Balzo improvviso della sterlina: che succede a Londra?

C. G.

11 Novembre 2019 - 15:06

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La sterlina inglese corre veloce grazie alle ultime notizie sulla Brexit e sulle elezioni britanniche. Cosa è successo?

Balzo improvviso della sterlina: che succede a Londra?

La sterlina inglese ha imboccato improvvisamente la via del rialzo sulla scia delle ultime notizie sulle elezioni politiche in arrivo e, di conseguenza, sulla Brexit.

Dopo aver scambiato senza oscillazioni degne di nota, la quotazione del GBPUSD ha premuto sul pedale dell’acceleratore e ha salutato con mano quota 1,27 per riportarsi minacciosamente verso 1,29.

A sostenere l’avanzata della sterlina inglese oggi sono state le ultime dichiarazioni di Nigel Farage, leader del Brexit Party e acceso sostenitore del divorzio tra Regno Unito e l’Unione europea.

Sterlina inglese: i motivi del balzo

Qualche settimana fa i termini della Brexit sono stati rimandati (per l’ennesima volta) al 31 gennaio del 2020. Le incertezze riguardanti il divorzio e le lotte intestine hanno spinto a convocare nuove elezioni politiche, previste per il prossimo 12 dicembre.

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Da quel momento in poi a Londra ha preso il via la campagna elettorale: i maggiori partiti hanno iniziato a lanciarsi guanti di sfida, mentre la sterlina inglese ha assistito inerme a ogni singolo sviluppo.

Oggi, lunedì 11 novembre, le dichiarazioni di Nigel Farage sono riuscite a tranquillizzare il pound che così ha ripreso prepotentemente la via del rialzo.

Il leader ha confermato che il suo Brexit Party non contesterà nessuno dei 317 seggi vinti dal Partito Conservatore alle ultime elezioni. Esso si scaglierà contro i laburisti e contro tutti gli altri gruppi pro-Remain.

Questa decisione potrebbe cambiare definitamente le carte in tavola e potrebbe dare a Boris Johnson la maggioranza necessaria per approvare senza problemi un nuovo accordo sulla Brexit. È questo il motivo che ha spinto la sterlina inglese a decollare.

E proprio il premier ha risposto con ottimismo alla scelta di Farage, giustificata con la necessità di evitare un secondo referendum.

Le critiche e i legami con Trump

Ovviamente, l’allineamento tra il Brexit Party e i conservatori non è stato esentato da critiche, giunte prevalentemente dai laburisti. Secondo il presidente di partito Ian Lavery, la decisione in realtà avrebbe un obiettivo nascosto.

“Questa è un’alleanza di Nigel Farage e Boris Johnson con Donald Trump, volta a vendere il nostro Paese e ad inviare £500 milioni a settimana dal nostro National Health Service alle società farmaceutiche statunitensi. ”

Le critiche comunque non hanno avuto alcun impatto sulla sterlina inglese, che è arrivata a guadagnare quasi un singolo punto percentuale ben oltre quota 1,28.

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