Le criptovalute spingono retailer e banche verso i stablecoin, minacciando la supremazia di Visa e Mastercard. Ma i giganti del credito resistono, per ora.
L’ascesa delle criptovalute sta scuotendo l’apparente stabilità del duopolio delle carte di credito negli Stati Uniti come non accadeva da anni. Dopo l’approvazione del Genius Act — la nuova normativa che potrebbe accelerare l’adozione dei stablecoin — i vertici di Visa e Mastercard, durante le ultime call trimestrali, hanno minimizzato il rischio. Ma i segnali provenienti dal mercato raccontano una realtà ben più complessa.
Il caso più evidente è Circle Internet Group, operatore leader nel settore dei stablecoin, che dopo la sua quotazione a giugno ha visto la valutazione schizzare oltre i 40 miliardi di dollari. Questo boom alimenta l’ipotesi che retailer e banche possano iniziare a bypassare le reti di pagamento tradizionali per puntare su sistemi più agili e decentralizzati.
Per ora, però, i due colossi tengono botta: Visa ha registrato un utile di 5,3 miliardi di dollari (+8% su base annua) nel terzo trimestre fiscale, mentre Mastercard ha chiuso il secondo trimestre con profitti in crescita del 14%, a 3,7 miliardi. La loro forza resta nell’ampiezza e affidabilità dei network: solo negli Stati Uniti processano circa il 70% di tutte le transazioni, secondo il Nilson Report. [...]
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