Spiaggia privata, cosa si può fare e cosa è vietato

Ilena D’Errico

13 Giugno 2025 - 00:28

Quali sono le spiagge private, cosa si può fare e quali divieti possono essere applicati ai cittadini secondo la legge.

Spiaggia privata, cosa si può fare e cosa è vietato

Ogni anno in procinto dell’estate si riaccende il dibattito sulle spiagge private o almeno quelle che vengono definite tali nel parlare comune. Si parla quindi delle spiagge interessate da una concessione balneare in favore dei lidi o adiacenti a una proprietà private. È vero che su queste spiagge, almeno su una certa porzione, gravano dei vincoli e delle regole particolari. Non si tratta tuttavia di vere e proprie spiagge private, perché né i lidi né i proprietari di immobili confinanti sono anche proprietari della spiaggia.

Quest’ultima è un bene demaniale, perciò appartiene in via esclusiva allo Stato per il godimento della collettività. In altri termini, le spiagge sono sempre pubbliche dal punto di vista giuridico. D’altra parte, per fermarsi nella spiaggia del lido è necessario pagare o effettuare delle consumazioni, mentre il proprietario può chiedere l’allontanamento dai confini delle persone a cui non ha autorizzato l’accesso. Per comune comprensione, quindi, è facile capire perché si distingue tra spiagge pubbliche e private, anche perché cambiano le regole da seguire. Ecco cosa c’è da sapere.

Posso passare da una spiaggia privata senza pagare?

Come anticipato, le spiagge fanno parte del demanio marittimo, che appartiene per definizione allo Stato. Tutti i cittadini possono farne uso, ma i lidi possono ottenere una concessione balneare per subordinare lo sfruttamento dell’area al pagamento di un biglietto, di norma insieme ad ulteriori servizi. In ogni caso, il solo passaggio dalla spiaggia non è vietato e non può esserlo, perché si tratta comunque di un’area pubblica.

Non è legale chiedere un pagamento per il transito, quindi ognuno può attraversare l’area del lido per raggiungere le acque del mare, la battigia o un’altra spiaggia. Se però ci si vuole fermare sulla spiaggia ci sono degli impedimenti da tenere in considerazione.

Passeggiare sulla battigia

È legale attraversare la spiaggia a pagamento o “privata” per raggiungere la battigia, perché quest’area non può essere sottoposta a vincoli o limitazioni. Giuridicamente si fa riferimento alla parte di spiaggia contro cui si infrangono le onde marine, la riva o il bagnasciuga in altre parole, con un’estensione di circa 5 metri dal limitare del mare. Per le spiagge più piccole il limite può scendere a 3 metri.

Insomma, nessuno può impedirvi una sana passeggiata o di far giocare i figli sulla battigia, proprio dove la sabbia resta sempre umida, e vi potete persino accedere dal lido interessato senza alcun problema. Attenzione però a non ostacolare il diritto di passaggio di altri bagnanti o impedire le operazioni di controllo e soccorso, perciò vanno evitate le soste prolungate.

Posso fare il bagno dove c’è una spiaggia privata?

Quanto detto per la battigia si applica anche, e a maggior ragione, alle acque marine. L’accesso al mare non può essere delimitato arbitrariamente e nessun lido ha questo diritto, quindi è del tutto lecito fare il bagno in prossimità dell’area a pagamento, sia che si arrivi da un’altra spiaggia, dal mare o passando per il lido stesso.

Molti servizi prevedono l’uso di alcune barriere in acqua per offrire ai bagnanti uno spazio libero da sporcizia, meduse e quant’altro, ma ciò non deve confondere: le acque restano un bene pubblico. Il lido che offre questo servizio ai propri clienti deve quindi sapere che qualsiasi altro cittadino può beneficiarne, anche senza aver pagato alcun prezzo.

L’articolo 11 della legge n. 217/2011 sancisce infatti:

Il diritto libero e gratuito di accesso e fruizione alla battigia, anche ai fini di balneazione.

Sostare nella spiaggia privata

Se la spiaggia è privata, nel senso comune del termine, non è possibile sostare senza aver pagato lo stabilimento balneare con regolare concessione, il quale ha diritto a pretendere l’allontanamento. Di pari passo, non è possibile sostare sulla spiaggia adiacente a un’abitazione senza il consenso del proprietario (che pur non avendo un’effettiva proprietà sul bene dovrebbe avere una certa licenza di utilizzo), mentre nessuno può impedire di stare sul bagnasciuga.

Non è però possibile installare sulla riva tende, ombrelloni e similari, perché si ostacola il servizio dello stabilimento balneare. Bisogna poi comunque tenere conto delle normali limitazioni sull’uso della spiaggia, poiché per essere un bene pubblico non può essere sfruttata in modo permanente da singoli cittadini.

Altri divieti in spiaggia privata

Chi sosta nell’area controllata dal lido o comunque “privata” deve rispettare le regole imposte dal gestore. Per esempio, potrebbe essere vietato:

  • ascoltare musica;
  • portare alimenti e bevande in certe aree;
  • giocare a pallone;
  • l’ingresso degli animali.

Divieti spesso imposti dalle ordinanze comunali, quindi validi anche sulle cosiddette spiagge pubbliche. In ogni caso, è opportuno seguire le indicazioni del lido che ha in concessione lo spazio, nei limiti di quanto la legge gli consente di regolare.

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