Spese sanitarie detraibili 2024, bancomat o contanti? Come pagare caso per caso

Patrizia Del Pidio

20 Gennaio 2024 - 08:15

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L’obbligo di pagare le spese sanitarie con metodi tracciabili non vale sempre. Vediamo quando è possibile pagare in contanti caso per caso.

Spese sanitarie detraibili 2024, bancomat o contanti? Come pagare caso per caso

Spese sanitarie detraibili, bancomat o contanti? Nel 2024 la normativa al riguardo non cambia e rimane invariata rispetto all’anno precedente. L’obbligo di pagare le spese sanitarie detraibili con mezzi di pagamento tracciabili non vale per ogni spesa medica. Per alcune spese sanitarie, infatti, si può godere ancora della detrazione fiscale anche pagando in contanti.

Per quali spese mediche si deve fare i conti con l’obbligo di pagamento tracciabile? I pagamenti in contanti restano un metodo di pagamento possibile per il pagamento delle spese sanitarie, a prescindere dalla prestazione resa, se effettuati presso strutture pubbliche e private accreditate con il SSN.

Spese sanitarie detraibili: come pagare caso per caso

Ai fini della detraibilità in dichiarazione dei redditi, a partire dal 1° gennaio 2020 è previsto l’obbligo di utilizzare mezzi di pagamento tracciabili le spese indicate all’articolo 15 del TUIR, con alcune eccezioni.

L’obbligo di usare il bancomat non si applica in relazione alla detrazione di medicinali e altri dispositivi medici, mentre per le spese sanitarie detraibili è stato introdotto un doppio binario.

Resta possibile utilizzare, anche nel 730/2024, i contanti per pagare le spese mediche detraibili in relazione a prestazioni rese da strutture pubbliche e private accreditate con il SSN, Servizio Sanitario Nazionale.

L’obbligo di usare carte e bancomat si applica invece alle spese sanitarie detraibili pagate presso medici privati e non convenzionati. Si pensi, ad esempio, alle spese sostenute per il dentista o per l’oculista, qualora non accreditati con il SSN; in tal caso, usare carte, bancomat o bonifici diventa presupposto fondamentale ai fini della detrazione in dichiarazione dei redditi.

Tipologia spesa medicaModalità di pagamento
Farmaci Sia bancomat che contanti
Dispositivi medici (occhiali, prodotti ortopedici, ausili per disabili ecc..) Sia bancomat che contanti
Visite mediche presso strutture pubbliche Sia bancomat che contanti
Visite mediche presso strutture private accreditate con SSN Sia bancomat che contanti
Visite mediche presso strutture private o medici specialisti non accreditati con il SSN Solo bancomat, carta o bonifici
Ricoveri o interventi presso strutture private non accreditate Solo bancomat, carta o bonifici
Esami del sangue presso strutture private non accreditate Solo bancomat, carta o bonifici

Spese sanitarie detraibili, uso dei contanti in base al soggetto e non alla prestazione

A partire dal 30 aprile 2024, salvo proroghe dell’ultimo momento, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti il modello 730 precompilato 2024. Le spese mediche e sanitarie detraibili faranno parte dell’insieme di dati che il Fisco indicherà in dichiarazione dei redditi, dando ovviamente la possibilità al contribuente di modificarli e integrarli.

Il “doppio binario” bancomat-contanti deve essere considerato sempre in relazione al soggetto che eroga la prestazione, e non in base alla tipologia di prestazione fornita (se in convenzione o privatistica).

Non conta quindi se la prestazione resa sia o meno in convenzione. L’aspetto rilevante da considerare, ai fini di determinare quali sono le spese sanitarie detraibili, è se la struttura che eroga la prestazione è o meno convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale.

Quanto si recupera con le detrazioni delle spese mediche?

È possibile portare in detrazione dall’Irpef il 19% delle spese sanitarie (per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro di franchigia). In sostanza, la detrazione spettante è pari al 19% della differenza tra il totale della somma spesa e la franchigia di 129,11 euro.

Facciamo un esempio: se un contribuente spende annualmente 735 euro per medicinali e visite, può portare in detrazione al 19%
735-129,11= 605,89 euro

Il 19% di 605,89 euro è uguale a 115,11 euro, questa è la somma che recupera rispetto a quanto speso per medicine e visite mediche.

Se la spesa sostenuta è superiore a 15.493,71 euro in un anno, al netto della franchigia di 129,11 euro, la detrazione per le spese mediche può essere ripartita in quattro quote annuali di uguale importo. La scelta di rateizzare la detrazione o fruirne in un’unica soluzione va fatta al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi anche in relazione alla capienza fiscale del contribuente.

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