Sondaggi primarie centrodestra: Salvini supera Berlusconi, ma chi sarà il leader?

Alessandro Cipolla

9 Ottobre 2017 - 13:24

Sondaggi primarie centrodestra: secondo Index Research Matteo Salvini sarebbe il preferito dall’elettorato davanti a Silvio Berlusconi. Ma chi sarà il leader?

Sondaggi primarie centrodestra: Salvini supera Berlusconi, ma chi sarà il leader?

Sondaggi primarie centrodestra: tra i vari leader della coalizione, Matteo Salvini sarebbe il preferito dall’elettorato rispetto a Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, ma la partita è ancora tutta da decidere.

Questo è quanto emergerebbe dal sondaggio realizzato dall’istituto Index Research per conto della trasmissione di La7 Piazza Pulita condotta da Corrado Formigli, con il segretario della Lega Nord che sarebbe il candidato premier preferito nel popolo del centrodestra.

Nonostante che gli ultimi sondaggi politici ci raccontano di una Forza Italia in netta rimonta rispetto al carroccio, Silvio Berlusconi non sarebbe più il leader maggiormente apprezzato della coalizione.

Visto che le primarie per scegliere il candidato premier quasi sicuramente non si terranno, rimane dunque sempre attuale l’interrogativo su chi sarà la guida della coalizione. Una tematica questa che sarà centrale quando nelle prossime settimane si dovranno allestire quelli che saranno i punti cardine della alleanza.

Sondaggi primarie centrodestra: Salvini il preferito

Se nel centrosinistra italiano la spaccatura tra Renzi e Bersani è ormai insanabile, sul versante del centrodestra da tempo si ribadisce come la scelta di andare tutti assieme sia ormai inevitabile.

Non che Silvio Berlusconi e Matteo Salvini vadano d’amore e d’accordo, ma il fatto che i loro partiti soltanto assieme possono aspirare a vincere le elezioni è un dato che fa scivolare in secondo piano le divergenze esistenti.

Un punto che però finora è rimasto irrisolto è quello relativo al candidato premier del centrodestra alle prossime elezioni. Se la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo dovesse dare il via libera, allora anche Silvio Berlusconi sarebbe candidabile nel 2018.

Un sondaggio realizzato da Index Research su quale sarebbe, tra gli elettori di centrodestra, il loro candidato ideale ci mostra come negli ultimi tempi Berlusconi abbia ridotto il distacco da un Salvini che comunque rimarrebbe sempre in testa.

  • Matteo Salvini - 37,9%
  • Silvio Berlusconi - 35,4%
  • Giorgia Meloni - 18,5%
  • Non so - 8,2%

Secondo il sondaggio quindi ci sarebbe molto equilibrio tra i due principali leader della coalizione, ma le primarie al momento sembrerebbero essere soltanto un miraggio. Il discorso però sull’eventuale premier è tutt’altro che accantonato.

Chi sarà il candidato premier?

In questo momento Forza Italia e Lega Nord sono unite nel sostegno al Rosatellum-bis, il nuovo progetto di legge elettorale che invece in Parlamento vede la netta opposizione di Fratelli d’Italia, il terzo partito della coalizione.

Aggregando alle prossime elezioni anche altre forze minori di centro e di destra, pur non essendo previsto un premio di maggioranza con il Rosatellum-bis per vincere si dovrà anche qui, calcoli alla mano, arrivare almeno a una soglia vicina al 40%.

Il centrodestra al momento sarebbe in testa ma lontano ancora da tale percentuale. Se non dovesse verificarsi uno sprint in campagna elettorale, il pareggio elettorale è un’ipotesi inevitabile visto che le altre forze politiche non sembrerebbero avere la forza necessaria per scavalcare Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia assieme.

Finora il patto tacito nel centrodestra è che il partito che alle elezioni riuscirà a prendere più voti sarà quello che sceglierà poi, in caso di vittoria, il futuro premier. Oltre a Salvini e Berlusconi, è da escludere che ci potrebbero essere in ballo nomi terzi come quello di Tajani.

In caso però di un pareggio la coalizione allora si scioglierebbe e tutti i partiti avrebbero le mani libere per cercare di stringere accordi con altre forze politiche. Se quella del premier è una figura sulla quale si può ragionare anche in un secondo momento, il sentore è che la vera battaglia sarà sulla scelta dei vari candidati da presentare nei collegi.

Quelli che seguiranno quindi saranno mesi di grandi trattative, ma nonostante non manchino le problematiche alla fine il centrodestra si presenterà unito ma senza un solo leader già definito, rimandando ogni discorso a riguardo al post voto.

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