Sondaggi politici: bene PD e Lega, sarà tra Renzi e Salvini la sfida alle elezioni?

Alessandro Cipolla

23 Giugno 2017 - 11:52

Sondaggi politici: secondo l’istituto SWG il PD è la prima forza del paese mentre cresce la Lega Nord. Sarà tra Renzi e Salvini la sfida alle prossime elezioni?

Sondaggi politici: bene PD e Lega, sarà tra Renzi e Salvini la sfida alle elezioni?

Sondaggi politici: il Partito Democratico stacca il Movimento 5 Stelle come prima forza politica del paese, mentre nel centrodestra cresce Forza Italia ma soprattutto la Lega Nord. Sarà dunque una sfida tra Matteo Renzi e Matteo Salvini alle prossime elezioni?

Questa è la fotografia fornita dal sondaggio politico effettuato dall’istituto SWG, che delinea uno scenario sempre più incentrato sulla sfida tra i tre poli, con il Movimento 5 Stelle che però al momento sembrerebbe essere il più in difficoltà di tutti.

Nonostante infatti un leggero aumento rispetto allo stesso sondaggio effettuato una settimana fa, i pentastellati sono gli unici tra i grandi partiti a non aver fatto registrare un netto balzo in avanti.

La tendenza generale che ci suggerisce il sondaggio è quella di un progressivo indebolimento dei partiti più piccoli in favore delle forze più in vista. Le prossime elezioni quindi potrebbero essere più una sfida tra i grandi leader che tra i vari movimenti o coalizioni.

Sondaggi politici: bene PD e centrodestra

Aspettando i vari ballottaggi relativi al secondo turno delle elezioni amministrative, i vari politici oltre che alle votazioni locali guardano con grande interesse anche ai vari sondaggi politici.

Il sentore generale è quello di una crescita di tutto il centrodestra, mentre il Movimento 5 Stelle dopo il periodo favorevole in primavera sembrerebbe essere un po’ fermo al palo, facendosi scavalcare dal Partito Democratico come prima forza del paese.

Vediamo allora che percentuali attribuisce l’istituto SWG ai vari partiti nel suo sondaggio politico realizzato su un campione di 2.000 interviste. Tra parentesi poi andremo a indicare la variazione rispetto alla stessa rilevazione condotta sette giorni fa.

  • Partito Democratico 29% (+0,5%)
  • Movimento 5 Stelle 27,1% (+0,1%)
  • Lega Nord 14,2% (+0,7%)
  • Forza Italia 13,1% (+0,3%)
  • Fratelli d’Italia 4,2% (-0,5%)
  • Movimento Democratici e Progressisti 3,6% (-0,7%)
  • Alternativa Popolare 3,3% (+0,1%)
  • Sinistra Italiana 2,2% (-0,3%)
  • Rifondazione Comunista 1% (-0,2%)

Il Partito Democratico e la Lega Nord quindi sarebbero le forze politiche che secondo il sondaggio farebbero segnare la crescita maggiore. Le notevoli oscillazioni comunque fanno pensare a un elettorato italiano ancora molto indeciso.

La partita quindi sarebbe ancora molto aperta, con l’attuale legge elettorale che obbligherebbe poi a delle alleanze post voto visto che, anche in coalizione, nessuno sembrerebbe essere in grado di raggiungere quel 40% essenziale per ottenere il premio di maggioranza.

L’unica coalizione al momento fattibile sarebbe solo quella di centrodestra che, stando al sondaggio, assieme non andrebbe oltre il 31,5%. Anche quindi allargando l’alleanza a altre forze di destra o centriste, il 40% rimarrebbe comunque lontano.

La bassa soglia di sbarramento, al momento indicata al 3%, farebbe poi entrare in Parlamento secondo il sondaggio anche il Movimento Democratico e Progressisti, Alternativa Popolare e una eventuale forza unitaria della sinistra radicale.

Un’ampia rappresentanza che andrebbe a frammentare ulteriormente la composizione del prossimo Parlamento, rendendo anche più difficili le possibili alleanze post voto soprattutto al Senato.

Quando però entreremo in campagna elettorale a fare la differenza sarà anche la maggiore esposizione mediatica e social. Ecco perché si potrebbe verificare la crescita dei maggiori partiti a discapito dei piccoli, che a quel punto rischierebbero anche di finire sotto la soglia di sbarramento.

Sondaggi politici: una sfida tra Renzi e Salvini?

Con un Silvio Berlusconi che difficilmente potrà candidarsi in prima persona in quanto ancora interdetto, Matteo Salvini al momento è senza dubbio la personalità più forte e popolare del centrodestra.

Un altro ottimo risultato al ballottaggio delle amministrative potrebbe convincere Forza Italia a presentarsi con un centrodestra unito alle prossime elezioni. In fondo anche al termine del voto del 2013, vista la situazione di stallo alla fine poi ogni partito prese la sua strada dopo essersi presentati assieme.

Lo scoglio maggiore in questo caso sarebbe quello di convergere tutti in un unico listone, almeno alla Camera, rinunciando ai propri simboli. In quest’ottica bisognerà vedere quali modifiche verranno apportate all’attuale sistema elettorale.

Nel centrosinistra le divisioni invece al momento non sembrerebbero essere sanabili. Il Partito Democratico al massimo potrà inglobare qualche moderato e il Campo Progressista di Giuliano Pisapia, invocando poi il voto utile per rosicchiare consensi alla sinistra radicale.

In mezzo al guado c’è il Movimento 5 Stelle, fino a poco tempo fa considerato come il grande favorito alle prossime elezioni e che invece adesso sembrerebbe essere in una situazione di stallo.

Anche l’ipotesi di Luigi Di Maio come candidato premier lascia molti perplessi, visto che l’esponente pentastellato è stato diverse volte oggetto di feroci critiche e di taglienti ironie arrivate da un po’ tutti i fronti.

L’ideale sarebbe per il Movimento 5 Stelle trovare una figura dall’alto spessore che accetti di essere il candidato premier pentastellato, ma al momento non sembrerebbero essere emersi nomi a riguardo.

Alla fine quindi potrebbero essere i due Matteo, Renzi e Salvini, i grandi duellanti alle prossime elezioni. Un voto questo che si preannuncia essere già molto infuocato, con la lunga campagna elettorale che potrà spostare anche di molto gli equilibri in un paese mai come in questo periodo così indeciso su chi votare.

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