Soldati USA arrivano in Italia: cosa sta succedendo?

Antonio Cosenza

31/07/2020

28/08/2020 - 11:38

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Italia: ad Aviano in arrivo uno squadrone di caccia statunitense, trasferitosi dalla Germania. C’è da preoccuparsi? Ecco cosa sta succedendo.

Soldati USA arrivano in Italia: cosa sta succedendo?

In arrivo dagli Stati Uniti - ma passando dalla Germania - un squadrone di caccia in Italia. Come noto qualche mese fa stava per iniziare la missione Defender Europe 20 con lo sbarco di 20.000 soldati americani sul territorio europeo: niente Italia però, in quanto le zone interessate erano principalmente quelle del Nord Europa, compresa la Germania. Tuttavia, lo scoppio della pandemia da COVID-19 ha ridotto la portata di questa missione con molti militari che sono rimasti negli USA.

Nonostante ciò il piano di riposizionamento delle forze statunitensi nel continente europeo va avanti e questa volta anche l’Italia sembra essere interessata.

Come dichiarato dal segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Mark Esper, infatti, uno squadrone di caccia si sta per trasferire dalla Germania all’Italia. Nessuna missione segreta e non c’è alcunché di cui preoccuparsi; facciamo chiarezza, allora, sul perché un nuovo squadrone statunitense sta per arrivare in Italia.

Militari USA in Italia: ecco perché

Gli Stati Uniti hanno deciso di ritirare 11.900 militari dalla Germania: una parte di questi tornerà in patria, mentre per altri ci sarà lo spostamento in altri Paesi, Italia compresa. Secondo le ultime indiscrezioni ci sono due motivi alla base di questa decisione: da una parte la necessità di rafforzare il fianco sud orientale, dall’altra quella di voltare le spalle alla Germania dopo che il Governo tedesco non ha mantenuto la promessa di stanziare il 2% del PIL per il Comparto Difesa.

Ad annunciarlo lo stesso Donald Trump, con un tweet con cui si lamenta delle mancate risorse stanziate dalla Germania per la NATO, ricordando di come però questi ogni anno paghino miliardi di dollari alla Russia per l’acquisto di energia. “Perché allora noi dovremo proteggere la Germania dalla Russia?” si chiede il Presidente degli Stati Uniti, autorizzando lo spostamento di una parte delle truppe - si parla di poco meno della metà degli 11.900 militari trasferiti dalla Germania - in Italia.

Ebbene sì: sarà il nostro Paese ad ospitare uno squadrone di caccia statunitense. Perché proprio l’Italia? Perché in questo modo sarà più vicino alla regione del Mar Nero e sarà in grado di essere impiegato negli schieramenti a rotazione lungo il fianco sud orientale della NATO. Questa unità, quindi, andrà a “contribuire alle attività di sicurezza nella regione del Mar Nero” così anche da aumentare la deterrenza e rassicurare gli alleati lungo il fianco sud orientale della NATO.

Le operazioni per il trasferimento dovrebbero essere completate rapidamente: nel dettaglio, il 480° stormo dell’aeronautica militare statunitense dovrebbe lasciare la base di Spangdahlem, in Germania, per poi trasferirsi in Italia, precisamente ad Aviano, nel Friuli Venezia Giulia. Il 480° stormo opera per missioni di supremazia aerea e per la difesa dello spazio aereo tramite l’utilizzo di caccia multiruolo F-16 Fighting Falcon.

Militari USA trasferiti dalla Germania: cosa cambia per l’Italia?

A seguito di questo trasferimento la base friulana diventa il caposaldo del nuovo fronte orientale, con l’Italia che assume un ruolo sempre più fondamentale per il futuro della NATO in quanto, come scrive Repubblica, “è l’unico alleato ritenuto veramente affidabile nella regione”. Un ruolo d’importanza fondamentale, in quanto il trasferimento dei soldati USA conferma che le operazioni americane sui Balcani dipendono sempre più dal nostro appoggio. Tuttavia c’è chi ritiene che l’indebolimento dei rapporti con la Germania possa rappresentare un assist all’opportunismo russo.

Questa operazione poi potrebbe portare a nuovi scontenti, specialmente tra i cittadini che si trovano nelle località vicine alla base NATO di Aviano. Già da giorni, infatti, questi si lamentano per gli aerei troppo numerosi e per i frequenti sorvoli; una situazione che con l’arrivo di nuovi militari, e apparecchi, potrà solo peggiorare.

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