Soccorritori di Rigopiano, ecco la beffa: eroi per tutti, ma lo Stato gli abbassa lo stipendio

Alessandro Cipolla

27 Gennaio 2017 - 12:02

Tutta l’Italia celebra come eroi i soccorritori di Rigopiano, ma ecco la beffa: dal 2017 scompare il bonus di 80 euro perché il Governo non ha ancora fatto il decreto necessario.

Soccorritori di Rigopiano, ecco la beffa: eroi per tutti, ma lo Stato gli abbassa lo stipendio

Beffa stipendio per i soccorritori di Rigopiano. Tra le drammatiche immagini che ci giungevano dall’hotel di Farindola, era impossibile non essere colpiti dall’inesauribile lavoro svolto dai Vigili del Fuoco, compiuto per di più in condizione climatiche quasi estreme.

Nella grande tragedia che è stata la valanga che si è abbattuta tragicamente sull’hotel, provocando 29 morti con 11 superstiti, i soccorritori di Rigopiano hanno dato una nuova grande prova di coraggio e senso del dovere.

Non che ci sia da meravigliarsi, i Vigili del Fuoco in ogni emergenza hanno sempre dimostrato quanto grande sia sempre il loro apporto. I soccorritori che scavavano sotto la neve e che con ogni mezzo raggiungevano le centinaia di persone isolate durante la neve record della scorsa settimana, sono gli stessi che hanno estratto dalle macerie tanti sopravvissuti dopo il tragico terremoto del 24 agosto.

Tutta l’Italia e non solo chiama giustamente eroi i soccorritori di Rigopiano ma ora, per loro così come per tutti i loro colleghi, questo inizio 2017 regala anche altro tipo di sorprese. Da gennaio infatti il loro stipendio è più leggero, a causa di un decreto che il Governo ancora non presenta. Vediamo di cosa si tratta.

Soccorritori di Rigopiano: la beffa dello stipendio diminuito

Per i soccorritori di Rigopiano c’è la beffa dello stipendio diminuito. Nella busta paga degli scorsi anni dei corpi di Polizia, del corpo dei Vigili del Fuoco e di quello delle Forze armate, era presente il famigerato bonus di 80 euro deciso dall’allora presidente Matteo Renzi.

Il bonus in teoria è stato riconfermato anche per questo 2017, essendo stato inserito nella legge di Stabilità 2017. Il problema però è che per erogare in busta paga gli 80 euro in questione c’è bisogno di un decreto del Presidente del Consiglio. Cosa che al momento non è ancora avvenuta.

Il risultato è quindi che per i Vigili del Fuoco, così come per tutti gli appartenenti agli altri corpi, al momento da gennaio lo stipendio è diminuito. Un ritardo dovuto a volontà o a semplici lungaggini burocratiche, che però sta comportando un torto ai settori difesa e sicurezza del nostro paese.

Una vicenda che naturalmente non è andata giù ai sindacati di categoria che sono sul piede di guerra.

Stipendio diminuito ai soccorritori: l’ira dei sindacati

Tutta la vicenda è sicuramente una beffa per i Vigili del Fuoco, un corpo che anche sotto l’aspetto pensionistico è fortemente già bistrattato. Il sindacato autonomo del corpo Conapo quindi ha pensato bene di scrivere una lettera al governo per cercare di smuovere la situazione.

La sospensione è un fatto di enorme gravità a fronte di una abnegazione al servizio delle nostre donne e dei nostri uomini che va sempre oltre i normali doveri istituzionali. Se poi ci aggiungiamo che i vigili del fuoco sono il corpo meno retribuito e più penalizzato in quanto a pensioni, il tutto appare ancora più grave. Per questi motivi chiediamo di provvedere alla decretazione che ripristini gli 80 euro già dal mese di febbraio 2017, con decorrenza retroattiva a gennaio.

Il Conapo quindi chiede al governo che il bonus degli 80 euro venga sbloccato al più presto, spingendo che questo avvenga già a partire dalla mensilità di febbraio. Ma la partita sembrerebbe essere in salita, visto che i fondi latitano e Bruxelles sembrerebbe essere pronta a chiedere all’Italia un’ulteriore manovra correttiva da 3,4 miliardi.

Il buon esito della vicenda è quindi tutt’altro che scontato, una situazione simile a quella del contratto delle forze dell’ordine che aspetta dal 2010 di essere rinnovato.

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