Siccità, la soluzione è cambiare stile di vita e ridurre i consumi: i risultati del sondaggio

Alessandro Cipolla

27/06/2022

27/06/2022 - 17:17

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I risultati del sondaggio di Money.it: il 67% dei rispondenti sarebbe disposto a cambiare il proprio stile di vita e ridurre i consumi per risolvere la crisi idrica dovuta dall’emergenza siccità.

Siccità, la soluzione è cambiare stile di vita e ridurre i consumi: i risultati del sondaggio

Siccità, la soluzione è cambiare stile di vita e ridurre i consumi. Questo è il responso del sondaggio lanciato da Money.it vista la difficile situazione in tutto il Paese, con la crisi idrica che oltre a inevitabili razionamenti potrebbe portare anche a un nuovo stato di emergenza come confermato da più fonti.

Come si può vedere dal sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo stato realizzato a campione, il 67% dei rispondenti si è detto disposto a cambiare il proprio stile di vita e ridurre i consumi per cercare di migliorare questa situazione.

Siccità Siccità Risultati sondaggio Money.it

C’è però un 12% dei rispondenti che, al contrario, ritiene non si debba fare nulla, visto che quella idrica dovuta alla siccità non sarebbe una emergenza reale.

Per il 14%, invece, dovrebbe essere il governo a dover prendere dei provvedimenti per far fronte alla crisi idrica, mentre il 6% sarebbe disposto anche a pagare più tasse per far fronte all’emergenza siccità.

Il sondaggio sulla siccità in Italia

L’esito del sondaggio lanciato da Money.it parla chiaro: una vasta fetta dei lettori sarebbe molto preoccupato per l’allarme siccità, dicendosi disposta anche a cambiare il proprio stile di vita per cercare di fare la propria parte di fronte a questa emergenza.

Del resto la situazione in Italia è molto difficile, con il governo che insieme agli organi preposti che starebbe studiando un dpcm dove il piatto forte dovrebbe essere la proclamazione di un nuovo stato di emergenza.

Abbiamo fiumi come il Po, per esempio, uno dei fiumi più importanti a livello nazionale per le vita che intorno a quel fiume si sviluppa - ha spiegato a Sky Tg24 il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio - Che ha portate fino all’80% in meno. Quindi abbiamo una situazione generalizzata di carenza di risorse idriche, quindi generale carenza di pioggia. In alcune aree diventa impattante in maniera assolutamente importante a livello agricolo, a livello ittico, produzione dell’energia elettrica. La situazione è generalmente complessa in tutto il Paese”.

Curcio poi ha sottolineato come “siamo a 40-50% di quantità di acqua piovuta in meno rispetto alle medie degli ultimi anni e fino al 70 per cento di neve in meno”. Di conseguenza “in alcune zone del Paese non è sicuramente escluso il fatto che il razionamento dell’acqua porti a una chiusura temporanea anche nelle ore diurne”.

Quella dovuta alla siccità sarebbe ormai una emergenza totale, con il nostro Paese che però pagherebbe anche il fatto di avere un sistema idrico colabrodo, con le reti che hanno una capacità di perdita del 39%. Un problema atavico che, nonostante le promesse da parte della politica, in questi anni non è mai stato seriamente affrontato.

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# Acqua

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