Shein arriva nei negozi, centri commerciali preoccupati

Ilena D’Errico

13 Ottobre 2025 - 23:03

I negozi fisici di Shein preoccupano tanti, a cominciare dai centri commerciali che temono la concorrenza.

Shein arriva nei negozi, centri commerciali preoccupati

Shein arriva nei negozi fisici e se la notizia accoglie la gioia di milioni di clienti lo stesso non si può dire di altre categorie. I centri commerciali sono preoccupati per la concorrenza spietata che il modello di business dell’e-commerce cinese porterà, mentre le associazioni per i consumatori sono allarmate dall’estensione di alcune pratiche commerciali ritenute scorrette ai punti vendita. Non mancano poi le criticità, rilevanti sul piano normativo e sociale, in merito al rispetto dei diritti dei lavoratori e umani in generale, alle politiche in tutela dell’ambiente, alla sicurezza e alla salute.

Il problema dei negozi di Shein

Le circostanze su cui bisogna fare luce sono decisamente numerose, ma intanto non ci sono presupposti per impedire l’apertura dei punti vendita di Shein o l’avanzata stessa del negozio. Shein, difatti, nega ogni accusa che gli è stata mossa e, per quanto le numerose inchieste rivelino punti fumosi, senza la pronuncia delle autorità non si può dire altro di certo. Ciò che comunque è sicuro, però, è il problema che si pone adesso per tutte le altre attività del settore che operano nel territorio di apertura dei negozi di Shein.

Ciò però non significa che Shein possa agire discrezionalmente sul mercato europeo, dovendo invece attenersi alla normativa comunitaria. Soltanto nel mese di maggio, infatti, la Commissione europea ha intimato al brand di adeguarsi alla legislazione Ue, mentre l’indagine sulle potenziali pratiche scorrette a danno dei consumatori procede. Nel frattempo, le inchieste giornalistiche fanno emergere dettagli sempre più allarmanti sulle condizioni di lavoro del personale, anche se Shein dichiara di garantire ai dipendenti una retribuzione dignitosa e un impiego sicuro. Intanto, comunque, continua a crescere rendendo disponibili migliaia di nuovi capi ogni giorno e a prezzi stracciati.

Anche se le problematiche che affliggono il marchio non sono nuove a molte realtà dell’industria tessile e nel campo dell’abbigliamento, la maggior parte dei negozi non ha speranza contro l’ultra fast fashion di Shein. Anche nei punti vendita fisici non si compete alla pari, motivo per cui l’arrivo dell’azienda cinese può rappresentare un punto di non ritorno per piccoli e medi rivenditori.

Shein arriva nei negozi, ma è preoccupante

Era soltanto questione di tempo prima che Shein facesse un ulteriore passo in avanti e decidesse di arrivare, questa volta in modo permanente, anche nei negozi fisici. Nonostante le polemiche e le critiche, infatti, Shein ha collezionato un successo dopo l’altro in tutti questi anni. Gli straordinari risultati ottenuti con i pop up store hanno confermato all’e-commerce l’apertura dei consumatori al retail fisico, presto una realtà in molti Paesi europei.

Un’occasione di crescita per il brand, da un lato positiva anche per le città stesse che lo ospiteranno, capace di attirare clienti, turisti e soprattutto spese. I negozi di Shein sono anche un’occasione per movimentare i centri urbani, favorire gli spostamenti e l’economia, creando anche nuovi posti di lavoro.

La pressione sui brand locali, però, rischia così di farsi insostenibile. La concorrenza con i colossi dell’abbigliamento low cost è già opprimente, ma l’arrivo di Shein rischia di togliere ai negozi locali anche le poche armi rimaste loro. Le differenze di produzione e qualità non saranno più sufficienti a tenere in piedi le piccole realtà, che dovranno interfacciarsi con un livello di prezzi sempre più basso, dovendo ancora una volta ridimensionare le tariffe.

Per molte aziende questo vuol dire chiudere, non riuscendo a permettersi i bassi prezzi applicati da Shein con lo stesso profitto del gigante asiatico, anzi. Pur spostandosi nei negozi fisici, vale a dire con costi pari per quanto riguarda i locali, le utenze e così via, Shein resta comunque in vantaggio grazie al risparmio sulla manodopera e la produzione. Gli stessi punti di vendita fisici, peraltro, potrebbero essere adattati al modello di Shein come aree di esposizione e ritiro, per esempio, riducendo ulteriormente le spese.

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