Seconda ondata, le linee guida dell’Unione Europea per affrontarla

Martino Grassi

15 Luglio 2020 - 18:03

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Dall’Unione Europea arrivano una serie di linee guida da attuare nel caso in cui dovesse palesarsi una seconda ondata. Ecco cosa prevedono.

Seconda ondata, le linee guida dell’Unione Europea per affrontarla

La seconda ondata continua a spaventare gli esperti di tutta Europa, soprattutto adesso che la situazione epidemica stia migliorando in tutto il continente. Proprio per questo motivo è partita da Bruxelles la corsa per elaborare un piano da attuare in caso di un nuovo aumento dei contagi, che molto plausibilmente avverrà il prossimo autunno.

La Commissione europea ha deciso che gli Stati membri debbano prepararsi, in modo da essere pronti qualora si dovesse registrare un nuovo picco di contagi, dando il via all’elaborazione di alcune linee guida da seguire nel caso di una seconda ondata.

Seconda ondata, le linee guida dell’UE

L’Unione Europea ha deciso di sfruttare il tempo che resta fino all’autunno per elaborare una serie di linee guida per limitare una nuova possibile impennata delle infezioni, in modo da cercare di impedire anche un nuovo lockdown che potrebbe avere degli effetti devastanti sull’economia di tutto il continente.

Le prime misure che dovranno continuare a essere attuate sono quelle che ancora oggi si sono rilevate essere le più efficaci nel contenimento e nel contrasto del coronavirus, ossia l’obbligo d’indossare la mascherina, mantenere la distanza di sicurezza e lavarsi frequentemente le mani. Tra gli altri strumenti arriva anche il via libera alle app per il tracciamento dei contatti anche oltre i confini nazioni, ritenendoli uno strumento fondamentale per rintracciare i nuovi focolai e spegnerli sul nascere, mediante un stretta collaborazione tra i Paesi membri.

La Commissione europea garantirà inoltre la libera circolazione delle forniture mediche essenziali all’interno dell’Europa e stipulerà degli accordi con i produttori di vaccino al fine di garantire una produzione su larga scala. Da Bruxelles arriva anche la proposta di finanziare e facilitare il trasporto dei pazienti e delle equipe mediche tra i paesi dell’UE in modo da dirottarli nei Paesi in cui vi è maggiore necessità. Infine l’accento viene posto anche sulla necessità di attuare una vaccinazione di massa contro l’influenza stagionale che potrebbe ridurre notevolmente il carico di lavoro negli ospedali in caso di una seconda ondata.

Gli obiettivi delle linee guida

L’obiettivo di queste misure è proprio quello d’impedire una nuova chiusura in Europa che potrebbe essere devastante sia per il tessuto economico che per quello sociale. A spiegare le misure è proprio il vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, che ha affermato:

“Ora sappiamo di più riguardo al virus ma il nostro dovere è rimanere vigili e preventivi. L’insieme delle misure presentate oggi mirano a contrastare ulteriori possibili focolai della COVID-19. Attingendo alle lezioni degli ultimi mesi, noi stiamo pianificando in anticipo per evitare l’improvvisazione, rafforzando la nostra preparazione su tutti i fronti, preservando il mercato unico e le sue principali libertà e facilitando il percorso verso la ripresa economica e sociale in tutta l’Ue”.

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