L’Isee 2025 sta per scadere: senza rinnovo si rischia di perdere bonus e agevolazioni. Ecco cosa sapere per evitare la sospensione dei benefici.
Tutti gli Isee attualmente in corso di validità scadranno il 31 dicembre 2025. Dal 1° gennaio sarà una corsa al rinnovo della Dsu per non perdere i bonus. Il rinnovo dell’Isee è un passaggio fondamentale per continuare a fruire dei bonus o per chiederne altri. L’indicatore della situazione economica equivalente è lo strumento che, ormai, è utilizzato per l’accesso alla maggior parte delle misure di sostegno al reddito e alle famiglie.
Bonus sociale per le bollette, bonus asilo nido, assegno di inclusione, assegno unico e tasse universitarie sono solo alcuni esempi dei bonus legati all’Isee che, senza rinnovo, si rischia di perdere da gennaio 2026.
Per avere l’Isee 2026 rinnovato si può procedere autonomamente o chiedere l’assistenza di un CAF, in ogni caso il prossimo anno nell’indicatore potrebbero entrare anche le modifiche previste dalla Legge di Bilancio 2026.
Rinnovare Isee in scadenza
Per avere diritto a numerosi bonus è necessario tenere l’Isee sempre aggiornato. Bisogna ricordare che, indipendentemente da quando l’Isee è stato elaborato, ha validità fino al termine dell’anno in corso. L’Isee richiesto nel 2025, quindi, scade a fine anno, anche se è stato chiesto soltanto qualche settimana fa. La scadenza del 31 dicembre è fissa e valida per tutti. L’Isee 2025 resterà valido solo per i bonus chiesti nel corso del 2025 e non ancora erogati (l’esempio può essere l’agevolazione per le mense scolastiche riconosciute al momento dell’iscrizione all’anno scolastico 2025/2026 che resterà valida sull’Isee 2025 fino a giugno).
Per chi sta usufruendo di bonus, per continuare a riceverli anche nel 2026 è necessario rinnovare l’Isee già a gennaio 2026. Per l’assegno unico, il bonus bollette, l’assegno di inclusione sarà necessario rinnovare la Dsu in tempi abbastanza stretti.
Quando rinnovare l’Isee per l’assegno unico?
Per richiedere l’assegno unico per figli nati nel 2026 è necessario essere in possesso dell’Isee 2026. Per chi fruisce già dell’assegno unico anche quest’anno, è necessario rinnovare l’Isee per continuare a ricevere l’importo spettante in base alla propria situazione economica.
La nuova Dsu per l’assegno unico va rinnovata entro il 28 febbraio: fino al mese di febbraio, quindi, l’assegno per i figli viene ancora erogato con il vecchio Isee. Per chi non rinnova l’Isee entro la fine di febbraio da marzo l’assegno unico è corrisposto con l’importo base, 58 euro al mese per ogni figlio.
Vengono corrisposti gli arretrati delle somme realmente spettanti se l’Isee è aggiornato entro il 30 giugno 2026. Per chi rinnova l’Isee dopo questa data, invece, non è più possibile recuperare le somme perdute.
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Gli altri bonus a rischio
Se l’assegno unico per i figli lascia una certa flessibilità nel rinnovo, ci sono altri bonus che richiedono di rinnovare l’Isee quanto prima per non perderli. I bonus a rischio sono:
- bonus sociale per le bollette di luce, acqua, gas e rifiuti;
- bonus asilo nido:
- carta acquisti;
- assegno di Inclusione;
- Supporto per la Formazione e il Lavoro;
- agevolazioni sulle tasse universitarie.
Come si rinnova l’Isee?
A partire dal 1° gennaio 2026 è possibile chiedere il rinnovo dell’Isee. Il nuovo indicatore si baserà sui redditi e i patrimoni di due anni prima (redditi e patrimoni 2024). Per compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) si può procedere in due modi:
- con Isee precompilato online messo a disposizione sul sito dell’Inps. Si deve accedere con le proprie credenziali Spid, Cie o Cns e accedere al servizio per rinnovare l’Isee. Scegliendo l’Isee precompilato si troveranno già inseriti tutti i dati già in possesso dell’amministrazione finanziaria. Le informazioni andranno integrate, modificate o confermate;
- in alternativa l’Isee può essere rinnovato anche avvalendosi dell’assistenza di Caf o patronati.
Novità nel calcolo Isee
Nel calcolo Isee 2026 entreranno anche le novità previste dalla Legge di Bilancio 2026, ancora in discussione. La manovra prevede un aumento della soglia di esenzione per l’abitazione principale da 52.500 a 91.500 euro (con aumento ulteriore di 2.500 euro per ogni figlio successivo al primo).
Nel calcolo Isee 2026 dovrebbe cambiare anche la scala di equivalenza, che dovrebbe prevedere delle maggiorazioni in presenza di due figli. Le novità non saranno applicabili ll valore Isee generale, ma solo per l’accesso a cinque agevolazioni: assegno di inclusione, supporto formazione lavoro, assegno unico, bonus asilo nido e bonus nuovi nati.
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