Scuola, assunzioni 2023 senza concorso? La proposta di Valditara

Teresa Maddonni

24 Gennaio 2023 - 16:08

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Scuola e assunzioni dei precari: via il concorso con accesso diretto da Gps. Il ministro Valditara invia la proposta alla Commissione Ue per la fase transitoria del nuovo sistema di reclutamento.

Scuola, assunzioni 2023 senza concorso? La proposta di Valditara

Per la scuola si accelera sulla questione reclutamento con la possibilità delle assunzioni a tempo indeterminato nel 2023 senza concorso. La proposta, come riporta Italia Oggi, è stata elaborata e inviata alla Commissione europea dal ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara che pensa alla fase transitoria prima di far entrare a regime il nuovo sistema di reclutamento pensato dal governo Draghi.

Per le assunzioni degli insegnanti, con la regolarizzazione dei precari storici chiesta da tempo dai sindacati e anche nel confronto avvenuto con il Mim nel nuovo anno, serve l’approvazione dell’Europa essendo, quello del reclutamento, un tema di riforma all’interno del Pnrr.

Le assunzioni a tempo indeterminato, secondo la proposta di Valditara, dovrebbero avvenire direttamente dalle graduatorie per le supplenze, ma gli insegnanti dovranno avere determinati requisiti.

Per le annunciate assunzioni dei 70mila docenti attraverso i concorsi con il nuovo sistema di reclutamento con la formazione universitaria occorrerà così attendere il 2025 perché i tempi sono stretti. I dettagli della proposta di Valditara per le assunzioni 2023 senza concorso.

Scuola, assunzioni 2023 senza concorso con anno di prova: la proposta di Valditara

La proposta di Valditara indirizzata alla Commissione europea ha al centro le assunzioni 2023 senza concorso e con un anno di prova. Il meccanismo di reclutamento prevederebbe l’accesso all’anno di prova dei docenti inseriti nelle Graduatorie provinciali delle supplenze che al momento vengono assunti con contratto a tempo determinato perché non di ruolo.

Il meccanismo transitorio di reclutamento, in attesa della riforma vera e propria, dovrebbe essere in vigore solo per il prossimo anno scolastico 2023/2024 e interesserà i docenti supplenti precari della scuola, ma non tutti. Saranno assunti, qualora dovesse esservi il via libera dell’Europa, i precari:

  • con almeno tre annualità di servizio;
  • possesso dei 24 Cfu.

I docenti verrebbero assunti da settembre 2023 e l’anno scolastico fungerebbe da anno di prova e formazione. Durante la formazione verrebbero acquisiti ulteriori Cfu. Al termine dell’anno scolastico gli insegnanti con contratto a tempo determinato, per passare all’indeterminato ed entrare di ruolo, dovranno superare un test scritto e un colloquio.

Il sistema provvisorio per il reclutamento dei docenti precari riguardano la scuola secondaria di primo e secondo grado, quindi medie e superiori.

Sempre secondo quanto riporta Italia Oggi, se la Commissione europea dovesse dare il via libera al sistema transitorio per le assunzioni a tempo indeterminato nella scuola, le nuove regole dovrebbero rientrare nel nuovo decreto Pnrr atteso per la prima settimana di febbraio.

Scuola, assunzioni 2023: concorso straordinario bis nel Milleproroghe

Intanto Lega e Fratelli d’Italia hanno presentato al Senato degli emendamenti al testo in conversione del decreto Milleproroghe per modificare il concorso straordinario bis, intervenendo in particolare sul comma 9-bis dell’articolo 59 del decreto 73 del 2021.

La norma prevede un concorso su posti comuni per gli insegnanti con tre anni di servizio negli ultimi cinque e la creazione di una graduatoria regionale per titoli e prova senza punteggio minimo. I docenti assunti sulla base dei posti previsti svolgono un anno di formazione e prova. Al termine dell’anno, dopo il test finale, vengono immessi in ruolo nella medesima scuola dove hanno svolto l’anno di formazione.

Il concorso si è svolto nel 2022, ma non tutti gli insegnanti hanno iniziato l’anno di formazione per alcuni ritardi pertanto gli emendamenti del Milleproroghe vogliono portare a una proroga di coloro che sono inseriti nelle graduatorie concorsuali.

Ricordiamo che il decreto Milleproroghe prevede anche la pubblicazione del bando per il concorso scuola insegnanti di religione entro l’anno.

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