Altro sabato alla prese con la manifestazione dei gilet gialli a Parigi in cui nascono i primi scontri e muoiono altre due persone.
Per il quinto sabato di seguito tornano i gilet gialli a Parigi. Questa volta gli agenti della polizia impiegati per tenere sotto controllo la manifestazione sono molti di meno rispetto all’8 dicembre.
Quel che sembrava un corteo iniziato pacificamente si sta piano piano trasformando nell’ennesimo atto di violenza che ha portato addirittura alla morte di una donna rimasta coinvolta in un incidente.
Gilet Gialli a Parigi: il resoconto
La manifestazione tenutasi nella capitale francese ha nuovamente toccato le corde della violenza anche se stavolta i numeri sono inferiori rispetto a quelli stimanti lo scorso sabato, una giornata memorabile in termini di brutalità e di atti criminali.
Verso l’ora di pranzo si è appresa la notizia di una donna morta all’altezza del blocco stradale a opera dei gilet gialli. La stessa tragedia si è consumata nel pomeriggio. Infatti emerge un’altra vittima, un automobilista deceduto perché non è riuscito a frenare in tempo di fronte al rallentamento del camion che lo precedeva. Il camionista ha dovuto fermare il veicolo a causa della strada interrotta dai gilet gialli. Salgono quindi a 8 le persone che hanno perso la vita per colpa di questi blocchi.
Nel frattempo al corteo si sono aggiunte anche donne vestite da Marianne, simbolo della Repubblica francese, per protestare contro l’aumento del costo della vita a causa della elevata tassazione.
Quest’oggi sono state identificate 85 persone e 46 sono in stato di fermo, una cifra che sembra grande, ma che sparisce se messa in confronto con quella degli ultimi scontri.
Forse la “quasi” tranquillità che si è respirata in piazza è dovuta alla tragedia avvenuta a Strasbrugo, infatti i gilet gialli si sono riuniti all Place de l’Opéra verso le ore 13,00 per osservare un minuto di silenzio in onore delle vittime dell’attentato.
I primi scontri: muore una donna
Nonostante gli sconvolgimenti registrati lo scorso sabato a opera dei gilet gialli a Parigi, sono stati mandati in servizio 69 mila poliziotti contro gli 89 mila dell’8 dicembre. Una scelta che inizialmente sembrava risultare vincente in quanto alle prime ore del mattino la piazza era semideserta e sono stati identificati solo 8 fermi rispetto ai 300 dell’altra volta alla stessa ora.
In numero inferiore erano anche le protezioni poste davanti alle vetrine dei negozi e molti commercianti hanno deciso di aprire l’esercizio durante la giornata.
Tuttavia quella che sembrava finalmente essere una manifestazione pacifica si è trasformata in un nuovo conflitto tra i gilet gialli e la polizia. La tensione si è verificata nel momento in cui i primi hanno tentato di aggirare gli Champs-Elysees, tramite vie traverse, per arrivare all’Eliseo.
Di fronte allo scontro i manifestanti hanno acceso i fumogeni a cui la polizia ha risposto con i gas lacrimogeni, un gesto che ha fatto disperdere la folla facendo tornare la calma. Data la situazione di tranquillità una parte degli Champs-Elysees è stata aperta al traffico e anche anche l’Etoile, la grande rotatoria attorno all’Arco di Trionfo. Attualmente gli stati di fermo sono saliti a una ventina e 68 sono le identificazioni.
Nel frattempo a nord-est di Parigi un blocco stradale dei gilet gialli ha provocato un incedente mortale per una donna di 44 anni in moto con il compagno. L’uomo vedendo il blocco ha fatto inversione di marcia, ma i due sono rimasti travolti da una vettura che arrivava sull’altra corsia.
La donna è morta sul colpo. Si tratta della settima vittima in incidenti legati ai blocchi stradali dei gilet gialli.
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