Sconto carburanti: per l’Unione Nazionale Consumatori è insufficiente

Marco Lasala

27 Giugno 2022 - 10:54

condividi

Continua l’azione del governo italiano per calmierare i prezzi, la riduzione delle acide sul prezzo dei carburanti viene prorogata fino al 2 agosto 2022.

Sconto carburanti dal governo arriva una nuova boccata di ossigeno. Sarebbe scaduto l’8 luglio il decreto che consente di ridurre il prezzo dei carburanti grazie a una riduzione delle accise, in media a prescindere dalla tipologia di alimentazione, benzina o diesel, gli automobilisti italiani avranno così diritto a uno sconto medio di 30 centesimi al litro.

Il provvedimento è stato firmato da Daniele Franco, Ministro dell’Economia e Finanze e da Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica, lo sconto carburante si è reso necessario visto il continuo lievitare dei prezzi.

Un aumento indiscriminato in parte dovuto alla particolare situazione geopolitica che l’Europa sta vivendo, complice una guerra tra Ucraina e Russia, che sembra non conoscere fine, ma in parte dettato anche dalle speculazioni che le raffinerie stanno attuando sui prezzi del petrolio.

La scorsa settimana il MISE dava un prezzo medio della benzina di 2,063 euro al litro, poco meno quello del gasolio a circa 2 euro al litro.

Sconto carburanti insufficiente?

Stando alle dichiarazioni del Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, la manovra del governo non è sufficiente a tutelare gli italiani, la proposta da loro avanzata prevedeva un ulteriore sconto di 10 centesimi per il gasolio e una riduzione dell’IVA.

Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori ha dichiarato: “Sconto insufficiente e inadeguato a quella che oramai è un’emergenza nazionale! Limitarsi a prorogare il taglio delle accise di 25 cent, che poi diventano 30,5 considerando l’Iva, ha già dimostrato di non bastare per frenare i prezzi impazziti.
Da quando è iniziata la guerra, nonostante l’intervento del Governo, sia il gasolio che la benzina hanno già superato la soglia di 2 euro anche in modalità self, un litro di benzina, secondo i dati ufficiali del Mite, costa oltre 21 cent in più, con un rialzo dell’11,5%, pari a 10 euro e 68 cent per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è maggiore di oltre 28 cent al litro, con un balzo del 16,5%, pari a 14 euro e 18 cent a rifornimento.
Il Governo, se non voleva tornare ai prezzi amministrati come da noi proposto, doveva alzare la riduzione di almeno altri 10 cent, in deroga per il gasolio alla normativa europea, e ridurre l’Iva dal 22 al 10%
”.

Argomenti

# Diesel

© RIPRODUZIONE RISERVATA