Sciopero trasporti Roma 2 dicembre, a rischio stop bus, metro e treni: modalità, orari e fasce di garanzia

Stefano Rizzuti

2 Dicembre 2022 - 12:19

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Gli orari, le fasce di garanzia, le modalità e tutte le informazioni utili sullo sciopero dei trasporti a Roma di venerdì 2 dicembre.

Sciopero trasporti Roma 2 dicembre, a rischio stop bus, metro e treni: modalità, orari e fasce di garanzia

Sciopero di bus, metro e treni a Roma venerdì 2 dicembre. Per lo sciopero indetto a livello nazionale rischio di disagi per il trasporto pubblico locale anche nella Capitale. La mobilitazione porta a un rischio di stop dei servizi dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 alla fine del servizio.

Lo sciopero riguarda tutte le corse dei mezzi Atac, quindi metro, bus e tram, ma anche le linee Roma Tpl e Cotral, oltre alle ferrovie ex concesse, cioè Roma-Lido e Roma-Civitavecchia-Viterbo. Alla mobilitazione aderisce anche il personale di Fs, il che vuol dire che a rischio ci sono anche i treni. Ecco le modalità, gli orari e tutte le informazioni che è necessario conoscere in vista dello sciopero, a partire dalle fasce di garanzia.

Aggiornamenti sullo stato del servizio

A partire dalle 8.30, con l’inizio dello sciopero, è stata chiusa la linea A della metropolitana, come fa sapere Atac. Per la metro B si segnalano invece rallentamenti causati dallo sciopero, ma non la chiusura delle stazioni. In ritardo invece i treni Termini Laziali-Centocelle. Rallentamenti, con una riduzione delle corse, anche per alcuni bus e tram. Il servizio tornerà regolare tra le 17 e le 20, nella fascia di garanzia.

Quando ci sarà lo sciopero: gli orari

Lo sciopero dei trasporti a Roma è stato indetto per venerdì 2 dicembre. Gli orari della mobilitazione vanno dalle 8.30 alle 17 e poi dalle 20 a fine servizio.

Chi sciopera e perché

Lo sciopero è stato indetto da una serie di sigle: Usb, Cobas, Cub trasporti, Sgb, Alcobas, OrSA hanno aderito allo sciopero generale di 24 ore proclamato da Adl Varese, Cib Unicobas, Cobas Sardegna, Confederazione Cobas, Cub, Sgb, Sicobas, Usb e Usi-cit.

Lo sciopero è stato indetto per chiedere il rinnovo dei contratti con aumenti dei salari che si adeguino automaticamente al costo della vita. Tra le richieste c’è anche quella di introdurre un salario minimo a 12 euro l’ora, ridurre l’orario di lavoro a parità di salario e bloccare l’invio delle armi all’Ucraina.

Sciopero Roma 2 dicembre, modalità e fasce di garanzia

Lo sciopero riguarda l’intera rete Atac, compresi i collegamenti di altri operatori in regime di sub-affidamento e la rete bus dell’esercente privato RomaTpl scarl. Nella notte tra l’1 e il 2 dicembre non verrà garantito il servizio delle linee di bus notturne, mentre sarà garantito quello per le linee diurne con corse programmate oltre le ore 24.

Il 2 dicembre il servizio sarà garantito fino alle 8.29 e poi dalle 17 alle 19.59. Non sarà, invece, garantito il servizio sull’intera rete dalle 8.30 alle 17 e poi dalle 20 a fine servizio. Resta quindi la fascia di garanzia tra le 17 e le 20. Nella notte del 3 dicembre, invece, ci saranno le linee notturne mentre non saranno garantite quelle diurne con corse programmate oltre le 24. Lo sciopero vale anche per i bus Cotral e le ferrovie Roma-Lido e Roma-Viterbo con le stesse modalità.

Quali servizi saranno garantiti durante lo sciopero

Durante lo sciopero, all’interno delle stazioni metro aperte, non verranno garantiti i servizi di scale mobili, ascensori e montascale. Così come non verrà garantito il servizio delle biglietterie, pur restando attive quelle online. Aperti, invece, i parcheggi di interscambio.

Le adesioni agli scioperi precedenti a Roma

Per farsi un’idea del possibile tasso di adesione allo sciopero e dei conseguenti disagi per l’utenza, possiamo far riferimento agli ultimi due scioperi indetti da queste sigle. In particolare l’11 ottobre 2021 era stata indetta una mobilitazione di 24 ore da Cobas, Cup, OrSA, Usb con un’adesione del 35,7% per l’esercizio di superficie e del 20,6% per metro e ferrovie. L’8 marzo 2022 per uno sciopero di Cub, Cobas, Usb l’adesione era stata del 32,2% per l’esercizio di superficie e dell’11,1% per metropolitane e ferrovie concesse.

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