Scende il prezzo della benzina e sale quello del diesel, lo Stato quanto ci guadagna?

Patrizia Del Pidio

24 Ottobre 2025 - 10:01

L’intervento in Legge di Bilancio che equipara le accise della benzina con quelle del diesel non è un’operazione neutra e lo Stato ci guadagna. Vediamo quanto

Scende il prezzo della benzina e sale quello del diesel, lo Stato quanto ci guadagna?

La legge di Bilancio 2026 prevede un riequilibrio delle accise di benzina e diesel, ma a differenza di quello che si può pensare non si tratta di un’operazione neutra. Il prossimo anno l’operazione porta nelle casse dello Stato 600 milioni di euro.

Dal 1° gennaio 2026 l’accisa sulla benzina si riduce di 4,05 centesimi e quella sul diesel aumenta dello stesso importo. L’intervento prosegue quello già previsto nel 2025 (che aveva comportato una diminuzione dell’accisa sulla benzina di 1,5 centesimi e un aumento di quella sul gasolio dello stesso importo). Il percorso di riallineamento era stato inizialmente previsto da realizzare in cinque anni, ma con la manovra viene effettuato in una volta sola.

A prima vista, quindi, seppur sia un intervento che penalizza alcuni automobilisti, si potrebbe pensare che sia una partita che si chiude in pari: 4,05 centesimi in meno di qua, 4,05 centesimi in più di là, quale vuoi che sia la differenza?

Siamo propri sicuri che si tratti di una operazione del tutto neutra? Ovviamente si sottolinea che le maggiori entrate derivanti dalle accise sul gasolio serviranno a finanziare il Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri per il trasporto pubblico e in parte per il rinnovo del contratto dei dipendenti del settore trasporto. Le maggiori entrate sono state già destinate a priori prima dell’incasso, l’esecutivo si è fatto i conti ed è pienamente cosciente che maggiori entrate ci saranno.

Quando incassa di più lo Stato con il riallineamento delle accise?

Dopo la notizia dell’aumento delle accise del gasolio con diminuzione delle accise sulla benzina, noi di Money.it abbiamo voluto fare due calcoli su questa operazione. Ci siamo chiesti se il parco auto italiano prevede più auto a benzina o più vetture alimentate con il gasolio e la risposta, in parte ci ha sorpreso.

Pensavamo che fossero molto più numerose le vetture a gasolio rispetto a quelle alimentate a benzina. ma abbiamo scoperto che in Italia (dati relativi all’anno 2024) circolano circa 40,5 milioni di vetture di cui:

  • il 42% è a benzina (poco più di 17 milioni di veicoli);
  • il 40,9% a gasolio (16 milioni e 600 mila veicoli);
  • 5,3% sono auto ibride;
  • 6,5% sono auto alimentate a Gpl.

L’età media delle auto italiane è di 12,8 anni a riprova che il parco auto italiane è vecchio (un’auto su 5 ha più di 18 anni). Dopo questi dati verrebbe da dire che le maggiori entrate potrebbero non essere così alte dal riallineamento delle accise e con l’aumento/riduzione di 4,05 centesimi al litro. Ma siamo sicuri che sia così?

Le auto a gasolio sono usate di più

Il Codacons aveva fatto i conti dell’aggravio già dopo l’aumento del 2025, e noi li riproponiamo per quello previsto per il 2026. Per chi ha un veicolo a gasolio considerando un costo maggiore per ogni pieno di 50 litri di 2,025 euro, con un risparmio identico per chi ha l’auto a benzina, sempre per ogni pieno di 50 litri.

Ma noi vogliamo fare altri conti e la domanda successiva che ci siamo posti è: quanta benzina e quanto gasolio vengono consumati ogni anno? Solitamente chi viaggia molto con l’auto è portato a comperare un veicolo che consuma meno. Quello che abbiamo trovato in questo caso ci ha stupiti, ma alla fine neanche tanto. In Italia nel 2024 sono stati spesi 69,8 miliardi di euro in carburante e tra accise e Iva lo Stato ha incassato 38,5 miliardi di euro.

Lo scorso anno sono stati consumati:

  • 11,6 miliardi di litri di benzina;
  • 28,3 miliardi di litri di gasolio.

Sulla differenza tra queste due quantità si calcolano le maggiori entrate che il riallineamento delle accise comporta: 16,7 miliardi di litri è la quota in più di gasolio consumato rispetto alla benzina, sulla quale 4,05 centesimo a litro genera un’entrata maggiore di oltre 670 milioni di euro.

Se a questo gettito si sommano gli aumenti applicati nel 2025 per effetto del Decreto interministeriale del 14 maggio, che aveva portato le accise sulla benzina a scendere di 1,5 centesimi al litro, quelle del gasolio a salire di 1,5 centesimi al litro, l’entrata maggiore complessiva dell’operazione per il 2025 e 2026 è di 926 milioni di euro.

Argomenti

# Accise

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