Lo slittamento della scadenza per il versamento delle imposte non riguarda tutti i contribuenti, vediamo chi deve versare entro il 30 giugno.
Quando devono essere pagati il saldo 2024 e il primo acconto 2025 dell’Irpef? Chi deve pagare entro il 30 giugno 2025? Il decreto fiscale del 18 giugno ha previsto lo slittamento della scadenza per il versamento delle tasse di giugno, ma solo per le partite Iva.
Con il decreto fiscale si è eliminata definitivamente la norma che prevedeva un disallineamento delle aliquote Irpef per il versamento del saldo Irpef e per l’acconto (il quale in mancanza di un intervento si sarebbe calcolato in base alle quattro aliquote Irpef in vigore fino al 2023), ma ha previsto anche uno slittamento al 21 luglio del termine ultimo per versare le imposte sul reddito. Vediamo le novità e chi ne è escluso.
Quando si versano le imposte sui redditi?
Le imposte sui redditi, a saldo e in acconto, si versano tutti gli anni entro il 30 giugno. Il decreto fiscale ha previsto uno slittamento della scadenza ultima al 21 luglio per i titolari di partita Iva soggetti a Isa e per i contribuenti forfettari.
Chi presenta il 730, con o senza sostituto di imposta, e chi presenta il modello Redditi e non è soggetto a Isa o non è un contribuente forfettario la data ultima per il versamento dell’Irpef o dell’imposta sostitutiva è fissata, come ogni anno, al 30 giugno.
L’acconto Irpef, inoltre, sempre per effetto del decreto 55/2025, dovrà essere calcolato in base ai tre scaglioni Irpef attualmente in vigore e non in base a quelli in vigore nel 2023.
Acconto Irpef, come si calcola
Con il Dlgs 216 del 2023 sono stati accorpati i primi due scaglioni Irpef ed è stata ampliata la no tax area per i lavoratori dipendenti, il tutto limitatamente al 2024. Proprio per questo, lo stesso decreto legislativo prevedeva l’obbligo di calcolare gli acconti 2025 in base alle vecchie aliquote (le quattro in vigore nel 2023).
Con la Legge di Bilancio 2025, le modifiche sono state rese strutturali e versare l’acconto maggiorato avrebbe rappresentato un aggravio ingiustificato visto che l’acconto avrebbe superato l’imposta. Per evitare un maggior carico fiscale il Dl 55/2025, entrato in vigore lo scorso 24 aprile, ha soppresso la maggiorazione dell’acconto e con la conversione in legge ha stabilizzato l’utilizzo delle sole tre aliquote in vigore nel calcolo dei versamenti in scadenza il 30 giugno (scadenza per tutti i soggetti esclusi dagli Isa e dal regime forfettario).
Le scadenze per il versamento delle imposte sui redditi, quindi, sono:
entro il 30 giugno per la generalità dei contribuenti (oppure entro il 30 luglio con maggiorazione dello 0,40%);
entro il 21 luglio per i soggetti Isa e i contribuenti forfettari (oppure entro il 20 agosto con maggiorazione dello 0,40%).
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