Una tendenza che si vede sempre più spesso: gli albergatori stanno riducendo gli spazi nelle camere: ecco perché.
C’è una tendenza sorprendente che sta emergendo negli ultimi tempi: gli hotel che offrono meno servizi e propongono tariffe più economiche stanno ottenendo profitti superiori rispetto a quelli di lusso. Un albergo a tre stelle può arrivare a guadagnare fino al 20% in più rispetto a una catena di fascia alta. Le ragioni di questo fenomeno sono diverse e rispecchiano i profondi cambiamenti in atto nel settore turistico e nel comportamento dei consumatori.
La prima riguarda un cambiamento nelle abitudini dei viaggiatori. Oggi, quando si prenota una camera d’albergo, non ci si concentra più tanto sui servizi offerti o sul numero di stelle, ma piuttosto sulle recensioni e sulle opinioni di chi ha già soggiornato. Le valutazioni pubblicate sui principali portali o su Google sono diventate decisive nella scelta. Di conseguenza, gli hotel con meno stelle ma con un buon rapporto qualità-prezzo risultano spesso preferiti da chi viaggia per lavoro o per piacere.
Addio armadi e sempre maggiore attenzione al bagno
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Un altro aspetto che consente alle strutture più piccole di generare maggiori profitti è la riduzione dei costi e la gestione intelligente degli spazi. Sempre più spesso gli alberghi di media categoria dispongono di camere con due letti separati che, all’occorrenza, possono essere uniti per formare un matrimoniale, spostando semplicemente il comodino dal centro al lato. Questa soluzione consente di creare stanze flessibili, adattabili a ogni esigenza e tipologia di ospite. Anche l’arredamento sta subendo cambiamenti: l’armadio, ad esempio, sta scomparendo, sostituito da grucce a vista fissate alla parete. In questo modo si ottiene più spazio e si riducono i tempi di pulizia, rendendo la manutenzione più rapida ed economica. Sempre più di rado si trova anche una scrivania, eliminata per ottimizzare gli ambienti di piccole dimensioni e facilitare le operazioni di riordino quotidiano.
Un capitolo a parte riguarda il bagno, l’elemento più importante nella scelta di una camera. Gli albergatori lo sanno bene e per questo effettuano regolarmente manutenzione e ristrutturazioni. È risaputo che un ospite può tollerare un arredo datato, ma non transige sulla pulizia e sulla qualità del bagno, che deve essere sempre impeccabile e funzionale.
Anche il minibar sta lentamente scomparendo: il consumo di energia del frigorifero acceso 24 ore su 24, insieme al rifornimento e alla pulizia, rappresenta un costo non giustificato, visto che pochi clienti acquistano le bevande disponibili.
Molti hotel di piccole dimensioni stanno rinunciando persino al bar, sostituendolo con distributori automatici, che garantiscono profitto senza la necessità di personale fisso. Alcune strutture stanno perfino eliminando la reception tradizionale, spostando la registrazione degli ospiti direttamente al bar o digitalizzando completamente il check-in. Questa scelta non solo riduce le spese, ma rende l’ambiente più accogliente, moderno e dinamico, in linea con le esigenze dei viaggiatori contemporanei.
Le nuove abitudini dei consumatori e l’evoluzione della domanda di alloggi richiedono una costante ottimizzazione degli spazi alberghieri. Con un buon design, una strategia aziendale efficace e l’uso intelligente della tecnologia, gli operatori del settore possono aumentare in modo significativo i propri profitti e migliorare l’esperienza complessiva dei clienti, confermano gli esperti.
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