S&P non cambia il giudizio sull’Italia, ma osserva i conti del Paese

Violetta Silvestri

22 Ottobre 2022 - 13:16

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L’agenzia di rating S&P ha deciso di lasciare invariato il suo giudizio sull’Italia. C’è attesa per le prime misure economiche del Governo Meloni, con il nostro Paese osservato su debito e crescita.

S&P non cambia il giudizio sull’Italia, ma osserva i conti del Paese

Non sono arrivate sorprese sull’Italia dall’agenzia di rating S&P Global: il nostro Paese, dove il Governo Meloni ha appena pronunciato il suo giuramento, rimane sotto stretta osservazione degli analisti, ma per ora nessun declassamento.

Già qualche settimana fa, comunque, erano giunte alcune considerazioni sulla necessità, per il nuovo esecutivo, di stare attento alla politica fiscale in vista di tassi di interesse più alti e di un debito pubblico da diminuire. La fiducia verso la stabilità finanziaria italiana è tutta da conquistare, considerando anche il momento assai caotico dei mercati obbligazionari: il Btp decennale ieri ha toccato un rendimento del 4,8%.

Per questo, c’è un crescente interesse da parte delle agenzie di rating e degli analisti sull’operato di Meloni e del suo ministro all’Economia Giorgetti. Il calendario prevede a breve i pronunciamenti anche di Dbrs e di Fitch.

S&P rating non declassa l’Italia. C’è attesa per il Governo Meloni

Tripla B con outlook stabile: questo il rating sul debito italiano, rimasto invariato nell’ultima nota di S&P del 21 ottobre.

Con la prospettiva sui titoli di Stato abbassata nel giudizio di luglio (era positiva, è passata a stabile), l’agenzia ha scelto di non modificare le stime sull’Italia, che resta comunque in osservazione soprattutto ora che si è insediato il nuovo Governo a guida Meloni.

Da ricordare, comunque, che non sono mancati moniti sui conti italiani in alcune valutazioni delle agenzie di rating nelle scorse settimane. Il 2023, infatti, non è visto positivamente, tanto che S&P vede un -0,1% nello scenario base e Fitch un -0,7%.

Il problema del debito non è da poco: va ridotto, ma allo stesso tempo c’è bisogno di intervenire per mitigare gli effetti del caro bollette, contro il quale proprio Salvini invocava un nuovo scostamento di bilancio.

Infine, la gestione del Pnrr è cruciale. Giorgia Meloni aveva parlato di possibile revisione del piano, ma le agenzie di rating hanno già avvisato: qualsiasi ritardo sarà fatale per la credibilità del Paese.

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