La rivoluzione dei trattamenti dell’aria degli edifici pubblici grazie alle innovazioni nanotecnologiche

Domenico Letizia

10 Dicembre 2022 - 14:10

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Con i formulati e i trattamenti in nanotecnologia si possono intercettare e annientare batteri e virus per rendere più salubre l’aria degli ambienti pubblici.

La rivoluzione dei trattamenti dell’aria degli edifici pubblici grazie alle innovazioni nanotecnologiche

L’emergenza sanitaria e la pandemia mondiale da Covid-19 hanno riscritto la nostra storia contemporanea rilanciando il tema della salute, della sicurezza e della qualità dell’aria, a partire dagli edifici pubblici e dalle strutture caratterizzate da una grande concentrazione di persone. I meccanismi sociali, psicologici e sociologici innescati dalla diffusione dei virus hanno aiutato a far comprendere che la maggior parte della nostra esistenza scorre all’interno delle strutture pubbliche e nei grandi centri di aggregazione umana.

All’interno degli edifici, gli inquinanti dell’aria possono portare a importanti problematiche fisiche, quelli atmosferici sono spesso responsabili di cattivi odori, ma anche virus e batteri, nonché agenti patogeni aggressivi, come i virus influenzali, da considerarsi minacce importanti e gravi. Grazie ai formulati e ai trattamenti in nanotecnologia si possono intercettare e annientare batteri e virus e rendere più salubre l’aria degli ambienti confinati, con un prodotto utilizzabile sia negli ambienti domestici che perfettamente adatto anche negli ambienti professionali e pubblici.

La società 4ward360, con la presidente Sabrina Zuccalà, sta lavorando alla formulazione di un nuovo trattamento in nanotecnologia per generare un prodotto a base di biossido di titanio e in una soluzione fotocatalitica di ultima generazione per purificare sia l’aria degli ambienti interni che esterni, semplicemente trattando le superfici dei canali dell’aria degli impianti di areazione, con un rivestimento autopulente ed ecosostenibile. Il principio alla base del trattamento è quello della fotocatalisi, per il quale alcuni elementi, sotto l’azione di luce naturale o artificiale, danno luogo alla degradazione di sostanze indesiderate, anche se presenti in piccole quantità.

Assieme alle molecole d’acqua vengono catturate con successo anche polveri sottili, ossido di azoto, formaldeide, batteri, virus, spore, allergeni e altre sostanze inquinanti e contaminanti. Inoltre, il trattamento in nanotecnologie consente di superare anche la problematica della manutenzione periodica o del cambio di eventuali filtri o componenti degli impianti di aerazione, in quanto l’azione del formulato in nano-materia garantisce una durata nel tempo misurabile già dalla creazione e somministrazione del trattamento. Una rivoluzione per gli ambienti e le strutture pubbliche che sono soggette per legge all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione, rispettando gli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti pubblici e scolastici, in relazione al presente quadro epidemiologico e alle conoscenze sulla dinamica dei contagi da virus aerei.

Una rivoluzione imprenditoriale e sociale, in quanto la nascita di future startup legate all’innovazione e al trattamento di impianti per l’aerazione di ultima generazione consentirà di sviluppare soluzioni basate sull’utilizzo di nanomateriali innovativi per l’efficienza energetica, la salute, per la qualità degli ambienti, per il benessere delle persone e la protezione e conservazione delle merci. La qualità dell’aria negli ambienti chiusi - “indoor air” - svolge un ruolo di primo piano per il benessere delle persone. D’altronde, dopo l’emergenza sanitaria, nelle diverse abitazioni, strutture sanitarie, farmacie, parafarmacie, banche, scuole, poste, supermercati, aeroporti, stazioni e mezzi di pubblici, diviene utile promuovere processi che permettano di acquisire innovazioni di prevenzione della salute, attraverso il miglioramento della qualità dell’aria indoor.

In una prima fase dell’emergenza sanitaria, abbiamo assistito all’esplosione di azioni per la sanificazione periodica dei locali mediante l’utilizzo di tecnologie che utilizzano ozono, cloro, perossido o raggi UVC, che possono essere realizzate e praticate solo in assenza di persone e con personale qualificato, generando ulteriori problematiche per l’accesso ai servizi pubblici da parte dei comuni cittadini.

L’emergere della ricerca e dei trattamenti nanotecnologici consentono di sanificare l’aria, raggiungendo gli obiettivi di contenimento e rallentamento della trasmissione dei virus, rispettando le richieste istituzionali di arginare la diffusione dei contagi e lavorare alla protezione della salute dei cittadini. Nell’applicazione concreta della tecnologia di sanificazione dell’aria, negli ambienti indoor, tutte le reazioni, innescate dopo il trattamento con formulato in nano-materia, si generano sul filtro e solo le sostanze nocive presenti in aria, compresi i virus, vengono annientati, mentre nessun danno è generato per le persone presenti nell’ambiente.

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