Rischiano danni ai motori: colpite oltre 600.000 auto

Ilena D’Errico

4 Luglio 2025 - 21:00

Più di 600.000 auto sono colpite da un maxi-richiamo. Rischiano danni ai motori ed è preferibile sottoporle a un controllo.

Rischiano danni ai motori: colpite oltre 600.000 auto

Oltre 600.000 auto sono state richiamate da Stellantis perché rischiano danni ai motori. I conducenti sono invitati a consegnare i veicoli per un controllo, avendo la possibilità di ottenere la riparazione o il rimborso per eventuali interventi sostenuti a proprie spese. Questa volta non si tratta di motore 3 cilindri PureTech, per il quale è attiva la piattaforma dedicata ai risarcimenti, bensì della potenziale usura prematura della catena dell’albero a camme, un componente essenziale per il funzionamento del motore a combustione interna, essendo responsabile della sincronizzazione dell’apertura e chiusura delle valvole.

Non si sa con precisione quanti veicoli sono interessati, trattandosi più che altro di una misura precauzionale. Il gruppo automobilistico ha infatti chiarito che l’eventuale anomalia non è riconducibile a incidenti o infortuni. C’è tuttavia un difetto di costruzione, in alcune vetture, che potrebbe causare un malfunzionamento del motore, più che altro come perdita di potenza, e un rumore insolito. È quindi preferibile verificare che tutto funzioni al meglio, soprattutto se si sente un rumore sferragliante durante la marcia. A tal proposito, vediamo quali sono le auto interessate e come funziona il ritiro.

Maxi-richiamo Stellantis per 600.000 auto

Stellantis ha disposto un richiamo per oltre 600.000 auto, per la precisione 636.000 secondo le indiscrezioni, anche se i numeri definitivi non sono stati ancora confermati. La misura riguarda tutte le auto equipaggiate con motore 1.5 BlueHdi prodotte tra il 2017 e il 2023 dei marchi:

  • Peugeot;
  • Citroën;
  • Opel;
  • DS;
  • Fiat.

Questi veicoli potrebbero avere un difetto di produzione alla catena dell’albero a camme, che potrebbe usurarsi prima del tempo previsto e non garantire performance ottimali alle auto. Ovviamente, non tutte le vetture in questione necessitano di interventi di sostituzione o riparazione. Presumibilmente, soltanto una piccola parte dei veicoli interessati dovrà essere sottoposta a qualche intervento.

Essendo stata rilevata un’anomalia, tuttavia, è doveroso che la casa automobilistica si sia attivata prontamente per correggere il problema. Si precisa comunque che i proprietari non sono obbligati a consegnare le proprie auto per il controllo. Il richiamo è del tutto facoltativo, non essendovi rischi per l’incolumità dei conducenti o per la sicurezza collettiva, ma chiaramente è conveniente.

Come funziona il richiamo per controllare danni ai motori

Al momento, Stellantis non ha fornito indicazioni precise sui veicoli potenzialmente a rischio di danni ai motori. Tutti coloro che sono in possesso di un’auto tra quelle interessate sono però invitati a contattare il prima possibile l’assistenza clienti della casa di produzione per pianificare l’intervento di verifica. Come già detto, non sono stati annunciati rischi, ma è utile attivarsi prontamente per inserirsi al più presto nella lista d’attesa. Verrà in ogni caso data priorità ai veicoli più vecchi, ordinando le richieste dei clienti in base alla data di produzione della vettura. La procedura di verifica dovrebbe comunque essere piuttosto rapida in base a quanto riportato dall’azienda e consentire di eseguire i controlli in tempi sopportabili.

Nel dettaglio, la fase di verifica dovrebbe prevedere un aggiornamento del software, la sostituzione dell’olio motore e un test specifico. Quest’ultimo sarà eseguito tramite un’applicazione sviluppata appositamente a questo scopo, messa a disposizione dei rivenditori autorizzati, che si basa sull’analisi acustica del motore. L’usura della catena dell’albero a camme comporta infatti suoni caratteristici, che consentono di rilevare con anticipo possibili anomalie.

Se ciò dovesse accadere l’autovettura sarà ritirata per la sostituzione preventiva del componente, altrimenti rilasciata. La stessa applicazione, peraltro, verrà implementata nei controlli periodici, ottimizzando la manutenzione dei veicoli. Viene inoltre prevista una garanzia completa per 10 anni o 240.000 chilometri per coprire la riparazione e la possibilità di ottenere un rimborso per interventi effettuati dai clienti e documentabili attraverso le ricevute di pagamento e le diagnosi del guasto.

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