La spesa sostenuta per il riscatto laurea è interamente deducibile. Quanto si risparmia sul costo e quando si può avere diritto alla detrazione?
Il riscatto laurea è deducibile, ma quanto si risparmia grazie all’agevolazione fiscale? Solitamente il riscatto della laurea è utilizzato per anticipare la pensione o alzarne l’importo, ma in alcuni casi si richiede anche ai fini del Tfr (nel caso di dipendenti pubblici). Come funziona la deduzione del riscatto Laurea e quanto si risparmia sull’Irpef?
L’onere del riscatto degli anni di studio universitario è molto alto. Anche nei casi che si scelga la versione agevolata, che è disponibile solo per chi ricade nel sistema contributivo puro, il costo per ogni anno riscattato è di 6.123,15 euro. Chi decide di sostenere l’onere per il riscatto degli anni di studio universitario lo fa, nella maggior parte dei casi, perché è un passo necessario per accedere alla pensione con qualche anno di anticipo. Il riscatto della Laurea, però, può avere costi anche molto alti che possono essere spalmati anche in 10 anni, in un massimo di 120 rate.
La normativa fiscale, però, per questa tipologia di spesa riconosce una totale deduzione dal reddito (fino a capienza fiscale). Per questo motivo è necessario comprendere quando la spesa non conviene affrontarla in un’unica soluzione e quanto si risparmia realmente con il beneficio fiscale. Facciamo un po’ di conti per comprenderlo.
Riscatto Laurea, quanto costa?
Come abbiamo anticipato il riscatto degli anni di Laurea non è a buon mercato. Si tratta, pur sempre, di contributi previdenziali e con il riscatto che si paga si deve andare, appunto, a coprire un anno di contributi per ogni anno riscattato.
Se si sceglie il riscatto agevolato della Laurea, sicuramente, si potrà godere di un cospicuo risparmio. In questo caso il costo è pari, nel 2025, a 6.123,15 euro per ogni anno di studi che si riscatta: l’onere è pari, infatti al minimale contributivo annuo per gli iscritti alla gestione dei commercianti moltiplicato per l’aliquota di contribuzione in vigore per il FPLD (il fondo previdenziale dei lavoratori dipendenti) che è pari al 33%.
Se si procede con il riscatto ordinario, invece, può essere calcolato con il sistema contributivo/percentuale (e in questo caso si deve calcolare il 33% sull’imponibile previdenziale dei 12 mesi precedenti) o con la riserva matematica e il periodo si colloca nel sistema retributivo (in questo caso il calcolo è piuttosto complicato e varia in base alla categoria cui appartiene il lavoratore, al sesso e all’età).
Per una più semplice esecuzione del calcolo, quindi, prendiamo in considerazione il riscatto agevolato e quello ordinario contributivo (alla fine, infatti, il nostro calcolo serve solo a comprendere quanto si risparmia per renderci conto della convenienza o meno del riscatto stesso).
A quanto ammonta la deduzione fiscale del riscatto Laurea?
La spesa sostenuta per il riscatto Laurea è totalmente deducibile dal reddito complessivo, questo significa che va ad abbattere il reddito su cui si calcola l’imposta da versare. In questo frangente va sempre tenuta d’occhio la capienza fiscale perché il beneficio spetta solo fino a capienza fiscale. Se, ad esempio, si pagano 32.000 euro di riscatto, ma si ha un reddito complessivo di 28.000 euro, si potranno portare in deduzione solo 28.000 euro e si perderanno 4.000 euro di beneficio fiscale.
Attenzione: la somma pagata di riscatto non è quella che verrà «rimborsata» con il 730. A differenza delle detrazioni, che si sottraggono all’imposta dando vita, nella maggior parte dei casi, a un rimborso per il loro ammontare, la deduzione, abbassando il reddito complessivo non agisce direttamente sull’imposta, ma sull’importo su cui viene calcolata. La deduzione in ogni caso si trasforma in rimborso, ma non dell’intera spesa (d’altro canto neanche con la detrazione si ha diritto all’intera spesa sostenuta, ma solo a una percentuale).
Quando si risparmia con la deducibilità riscatto laurea agevolato?
Prendiamo l’esempio di un lavoratore con reddito annuo di 30.000 euro che dovrebbe pagare 7,140 euro di Irpef (il 23% sui primi 28.000 euro, il 35% sui restanti 2.000 euro) a cui sottrarre le detrazioni da lavoro spettanti pari a 1.736 euro per un Irpef netta da versare pari a 5.403 euro.
Il lavoratore vuole riscattare 4 anni di studio universitario con la modalità agevolata. Il costo totale che dovrà sostenere è pari a 6.123,15 euro moltiplicato per i quattro anno, ovvero 24.492,6 euro.
Con il riscatto Laurea quanto risparmia sull’Irpef? Consideriamo che al lavoratore spettano sempre detrazioni pari a 1.736 euro (si calcolano sul reddito complessivo, non su quello su cui hanno agito le deduzioni). Dal reddito complessivo di 30.000 euro, inoltre, deve sottrarre i 24.492,6 euro spesi per il riscatto agevolato. Il risultato è che il reddito imponibile si abbassa a 5.507 euro su cui dovrebbe pagare un’Irpef pari a 1.266 euro. Ricordiamo che ha diritto anche alle detrazioni per lavoro dipendente che sono più alte dell’imposta dovuta e, quindi la azzerano (infatti il lavoratore dopo la deduzione si ritrova nella no tax area).
Di fatto, in questo caso, con la deduzione del riscatto laurea per 4 anni, il lavoratore risparmia 5.507 euro di Irpef che avrebbe dovuto versare senza il riscatto Laurea e di fatto i 4 anni riscattati gli vengono a costare soltanto 18.985 euro.
Quando si risparmia con la deduzione del riscatto Laurea ordinario?
Se lo stesso lavoratore procedesse con il riscatto ordinario percentuale (contributivo), quanto costerebbe l’onere e quanto risparmierebbe dall’Irpef?
Considerando che l’Irpef dovuta e le detrazioni spettanti sono le stesse, vediamo quanto gli costerebbe il riscatto di 4 anni di Laurea.
In questo caso il calcolo si fa applicando l’aliquota del 33% al reddito dei 12 mesi precedenti e, quindi, il 33% di 30.000 euro, ovvero 9.900 euro per ogni anno riscattato per un onere totale pari a 39.600 euro. Appare ovvio che non ha capienza fiscale per dedurre tutta la cifra in un solo anno di imposta e, quindi, fraziona il pagamento in 2 anni (24 mesi) versando 19.800 euro per ogni anno di imposta.
Il calcolo del risparmio è presto fatto: 30.000 - 19.800 = 10.200 euro è il reddito imponibile per ogni anno. L’irpef dovuta sui 10.200 euro è pari a 2.346 euro a cui deve sottrarre le detrazioni di 1.736 euro. L’imposta netta dovuta è pari a 610 euro. Il risparmio è di 4.793 euro l’anno (5.403 - 610) per due anni per un risparmio totale di 9.586 euro totali.
Detrazione riscatto laurea, quando spetta?
Spesso si parla, senza cognizione di causa, della detrazione del riscatto laurea, ma vanno fatti opportuni chiarimenti al riguardo. Quando l’onere del riscatto è sostenuto per la propria persona spetta la deduzione dell’intero costo sostenuto (se si sceglie il pagamento rateale per il costo sostenuto nell’anno di imposta precedente).
Solo nel caso che si paghi il riscatto della laurea per i figli (o per un familiare fiscalmente a carico) non spetta la deduzione, ma la detrazione del 19% di quanto speso. Solo in questo caso l’agevolazione fiscale riconosciuta è la detrazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA