Firmato l’accordo per rinnovare il Ccnl metalmeccanici (2025-2028). In arrivo aumenti e nuove tutele: ecco tutte le novità.
È stato firmato il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, grazie all’intesa raggiunta dalle sigle sindacali (Fiom, Fim e Uilm e Fedemerccanica-Assistal). Si compie così un ulteriore passo per tutelare oltre 1,5 milioni di lavoratori, per i quali il contratto collettivo era scaduto il 30 giugno 2024. L’accordo trovato dai sindacati prevede importanti aumenti salariali per adeguare gli stipendi all’elevato costo della vita, oltre a nuove misure di welfare. Le parole chiave del Ccnl 2025-2028 sono stabilità e sicurezza, con nuove disposizioni per contrastare la precarietà e i pericoli frutto di quasi un anno e mezzo di trattative e una massiccia mobilitazione. Vediamo quali sono le novità più importanti.
Aumenti di stipendio metalmeccanici
Una parte centrale del rinnovo di contratto per i metalmeccanici è come sempre l’aumento salariale, che vede una media complessiva mensile (C3 ex 5° livello) di 205,32 euro in più. Un risultato straordinario che supera persino l’inflazione prevista per gli anni di vigenza garantendo, per quanto possibile, una retribuzione equa e dignitosa. Certo, questo non fa che accentuare le disparità che affliggono altri rinnovi contrattuali nei quali l’aumento del costo della vita viene compensato soltanto in minima parte, ma per il settore metalmeccanico si tratta di un successo. Per quanto riguarda gli aumenti in busta paga, comunque, la prima rata è stata già erogata il 1° giugno 2025 per 27,70 euro. Seguiranno poi le rate dei prossimi anni:
- 53,17 euro il 1° giugno 2026;
- 59,58 euro il 1° giugno 2027;
- 64,87 euro il 1° giugno 2028.
Si ottiene così un aumento percentuale del 9,64%, superiore al tasso di inflazione Ipca previsto del 7,20%. Aumentano anche i Flexible benefit, che passano da 200 a 250 euro da erogare entro febbraio 2026. La salvaguardia dall’inflazione viene inoltre assicurata dalla conferma della struttura economica del contratto, con garanzia dell’adeguamento all’Ipca-nei per difendere il potere d’acquisto dei lavoratori anche da eventuali picchi inflattivi futuri.
Novità del rinnovo di contratto
Come anticipato, il nuovo contratto metalmeccanici introduce significativi miglioramenti anche dal punto di vista normativo. Si parte dall’orario di lavoro, con l’avvio di una sperimentazione per la riduzione affidata a una commissione apposita. Si prevede inoltre la riduzione di 8 ore per il personale coinvolto sui 21 turni.
Il rinnovo interviene anche sulla stabilizzazione dei contratti a termine, prevedendo una clausola minima del 20%, mentre per lo Staff-leasing viene introdotto il diritto all’assunzione presso l’azienda oggetto della missione dopo 48 mesi di lavoro, oltre alla regolamentazione delle causali per i rinnovi. Bisogna inoltre evidenziare le seguenti novità, che nel complesso garantiscono un ambiente di lavoro più sicuro e rispettoso dei diritti dei lavoratori:
- tutele rafforzate per le persone con patologie oncologiche e con disabilità;
- nuove politiche di genere;
- rafforzamento del ruolo delle Rsu;
- potenziamento della formazione degli Rls, con l’aggiunta di 8 ore, obbligo dell’analisi incidentale degli infortuni e anche della segnalazione dei quasi infortuni e dei rischi;
- 3 giorni di permesso retribuito per la malattia del figlio fino a 4 anni di età;
- un periodo di astensione per il ricongiungimento familiare dei lavoratori migranti da 1 a 2 mesi.
Per quanto riguarda i permessi retribuiti (Par) vengono ridotti il preavviso e la percentuale di assenza, prevedendo fino a 3 episodi di assenze senza preavviso per far fronte agli imprevisti personali. L’accordo interviene inoltre sulla gestione degli appalti, con un ampio rafforzamento dei diritti di informazione e partecipazione. Nell’insieme, i lunghi sforzi congiunti dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali hanno permesso di raggiungere un accordo cucito a misura sulle esigenze del personale metalmeccanico. La componente economica viene valorizzata ma senza trascurare i bisogni dei lavoratori del settore, con grande attenzione soprattutto per le esigenze legate alla famiglia e alla salute.
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