Rimborso Irpef modello Redditi (ex Unico), quando arriva?

Simone Micocci

18 Agosto 2023 - 12:24

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Quando arriva il rimborso del credito Irpef per chi ha inviato la dichiarazione dei redditi con modello Redditi (ex Unico)? Facciamo chiarezza.

Rimborso Irpef modello Redditi (ex Unico), quando arriva?

Chi ha utilizzato il modello Redditi PF per la dichiarazione dei redditi - o comunque lo farà entro la scadenza del 30 novembre - dovrà attendere più tempo per ricevere un eventuale rimborso Irpef rispetto a chi invece ha utilizzato il modello 730 (anche senza sostituto d’imposta).

Di conseguenza, questo modello è meno utilizzato rispetto al 730/2023, con il quale si ha la garanzia di ricevere in tempi piuttosto brevi un eventuale credito emerso dalla dichiarazione dei redditi.

Con il modello 730, infatti, quando viene indicato il sostituto d’imposta il rimborso viene effettuato direttamente in busta paga, in quanto viene anticipato dal datore di lavoro, nel periodo compreso tra luglio e novembre, in base alla data in cui è stata inviata la dichiarazione. Senza sostituto, invece, il credito viene pagato direttamente dall’Agenzia delle Entrate intorno al mese di dicembre e comunque non oltre il mese di marzo dell’anno successivo a cui è stata inviata la dichiarazione.

Più lunga, invece, l’attesa per chi ha utilizzato il modello Redditi Pf (ex modello Unico).

La dichiarazione con modello Redditi PF

Come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, laddove dalla dichiarazione dei redditi inviata attraverso il modello Redditi emerga un credito, sarà dovere del contribuente compilare il quadro RX specificando se preferisce:

  • un rimborso;
  • utilizzare il credito in compensazione per il pagamento di altri tributi;
  • riportare il credito nella dichiarazione dell’anno successivo.

Se non viene effettuata alcuna scelta si considera automaticamente la terza opzione.

Laddove invece abbia optato per la prima opzione, sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate a pagare il rimborso una volta eseguiti i normali controlli. Si ricorda, infatti, che le dichiarazioni dei redditi sono sottoposte al controllo automatizzato ai sensi dell’articolo 36 bis del d.P.R. n. 600 del 1973, finalizzato a verificare la correttezza dei dati esposti. Solo in seguito sarà possibile procedere all’accredito del rimborso spettante.

Inoltre, prima del pagamento l’Agenzia delle Entrate verificherà che il richiedente sia in grado di incassare le somme spettanti: ad esempio viene controllato se questo è ancora vivo e in caso contrario sarà necessario individuare gli eredi a cui volturare il rimborso.

Un’operazione che potrebbe richiedere molto tempo: a tal proposito l’Agenzia delle Entrate suggerisce - per velocizzare le procedure - di comunicare fin da subito il codice Iban del proprio conto corrente sul quale desidera che venga pagato il rimborso.

Quando arriva il rimborso del credito risultante dal modello Redditi Pf?

Come anticipato, le tempistiche per l’accredito del rimborso nel caso di chi ha presentato la dichiarazione dei redditi con modello Redditi Pf sono più lunghe rispetto a quanto previsto per il 730/2023, tant’è che in alcuni casi si può anche andare oltre marzo dell’anno successivo.

Tant’è che ci sono testimonianze anche di contribuenti che hanno ricevuto il rimborso da modello Redditi PF a dicembre dell’anno successivo. Insomma, non è possibile indicare una data precisa, visto che ci sono diversi fattori che possono incidere sulla data di pagamento. Ad esempio, solitamente quando si tratta di dichiarazioni di lavoratori autonomi i tempi sono più lunghi visto che sono soggette a dei controlli più accurati.

A incidere sulle tempistiche del rimborso può essere anche l’importo dello stesso: somme elevate, infatti, richiedono una serie di controlli ulteriori, con l’Agenzia delle Entrate che si concentrerà in particolare su alcune delle detrazioni di cui si è usufruito (in questo periodo storico specialmente sui vari bonus edilizi, se goduti).

Se si vuole avere la certezza di ricevere il rimborso in tempi brevi consigliamo quindi di utilizzare sempre il modello 730/2023 (per il quale c’è tempo fino al 2 ottobre), anche quando non è presenta il sostituto d’imposta, visto che l’Agenzia delle Entrate gli riconosce una sorta di precedenza rispetto al modello Redditi, specialmente quando si prevede che dalla dichiarazione dei redditi ne risulti un importo molto alto.

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