Tutte le novità sulla fase transitoria: il TFA III ciclo si farà, presentato il decreto alla Camera per la fase transitoria. La riforma della scuola modifica il reclutamento insegnanti, ecco il testo del DDL.
La riforma della scuola è in via di attuazione ma il TFA III ciclo si farà. Proprio ieri è stato presentato il decreto alla Camera sulla fase transitoria: il testo, sottoposto a parere parlamentare, espone molte novità sia sul riordino della formazione iniziale dei docenti, che sull’accesso al ruolo per gli abilitati.
Il TFA III ciclo si farà, in quanto occorre coprire i posti vacanti e disponibili prima dell’inizio del nuovo sistema di reclutamento, che arriverà solo a partire dall’anno scolastico 2020/2021, come è sancito al primo comma del Capo V del suddetto DDL.
Il decreto appena presentato contiene notizie essenziali per tutti i docenti abilitati non vincitori dell’ultimo concorso scuola: chi ha svolto servizio in terza fascia, ad esempio, beneficerà di quote di posti e una via preferenziale al concorso. Vediamo cosa è previsto nel provvedimento.
Riforma della scuola: TFA III Ciclo si farà, ecco il testo del Ddl sulla fase transitoria
La riforma della scuola ha visto approvate otto leggi delega in questi giorni, alcune delle quali comportano cambiamenti decisivi riguardo a esami di maturità, prove INVALSI e diritto allo studio. Tuttavia, proprio ieri è stato presentato alla Camera dei Deputati un decreto sul riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale, nonché sulle nuove regole di accesso al ruolo per i docenti della scuola.
Il decreto annuncia la possibilità che venga indetto il TFA III ciclo (art. 17, comma 2), in quanto il numero dei docenti non abilitati, in attesa che entri in vigore il nuovo metodo di reclutamento, resta molto alto e la misura potrebbe effettivamente ridurre la “sacca” di precariato; destinata ad una crescita esponenziale.
Il TFA III ciclo si farà, bisognerà solo attendere l’uscita del bando. Le modalità di selezione difficilmente muteranno e molto probabilmente si manterrà lo stesso sistema: prova pre-selettiva (test a riposta multipla), esame scritto e colloquio finale. Vediamo, invece, in cosa consistono le novità per gli abilitati.
Riforma della scuola: il decreto e la fase transitoria per gli abilitati
Il decreto presentato alla Camera stabilisce che una quota dei posti disponibili per il concorso di accesso ai ruoli, sia della scuola secondaria di primo che di secondo grado, sia riservata ai soggetti in possesso di abilitazione all’insegnamento, ovviamente conseguita secondo la disciplina previgente, quindi sono compresi i TFA precedenti al III ciclo.
La fase transitoria, inoltre, prevede che tutti i docenti che alla data di entrata in vigore del presente decreto siano inseriti nelle graduatorie di terza fascia di istituto con almeno 36 mesi di servizio (anche non continuativo), godano della stessa riserva.
Il decreto, in aggiunta, prevede delle vie preferenziali per queste due categorie proprio nel concorso di accesso: i docenti abilitati dovranno sostenere soltanto il colloquio finale, i docenti in terza fascia, invece, dovranno superare la prova scritta e l’orale (comma 4). Invece, i vincitori di concorso potranno saltare il primo anno della nuova formazione triennale ed accedere direttamente al tirocinio lavorativo retribuito (comma 5).
Il TFA III ciclo a questo punto dipende dall’approvazione parlamentare, ad ogni modo alleghiamo il testo del documento trasmesso alla Camera dei Deputati, augurandoci che l’iter si svolga con rapidità.
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