Riforma della Pubblica Amministrazione: nella bozza del Testo Unico per il pubblico impiego è stata introdotta la soluzione al problema dei precari storici. Ma probabilmente saranno esclusi gli insegnanti.
Riforma della Pubblica Amministrazione, ultime novità: il Ministro Madia sembra aver individuato la soluzione per la stabilizzazione delle migliaia di precari della pubblica amministrazione.
Infatti, come possiamo leggere nell’ultima bozza del Testo Unico per il pubblico impiego, per combattere il problema del precariato le varie amministrazioni, qualora ce ne sia il fabbisogno, nel triennio 2018-2020 potranno assumere a tempo indeterminato il personale non dirigenziale che ha maturato almeno tre anni di servizio. Inoltre, i tre anni potranno essere anche non continuativi.
Quindi, gli statali precari con almeno tre anni di ruolo, e che hanno già superato il concorso, dovrebbero rientrare nel piano straordinario per le assunzioni previsto dalla riforma della Pubblica Amministrazione.
In questo modo l’Italia cercherà di soddisfare le richieste dell’Unione Europea che da tempo ha posto l’attenzione sul problema del precariato nella Pubblica Amministrazione in Italia.
Riforma della Pubblica amministrazione: come funziona il piano straordinario assunzioni?
Secondo le ultime anticipazioni sulla riforma della Pubblica Amministrazione, il piano straordinario per l’assunzione dei precari avverrà in una doppia fase:
- nella prima ci sarà l’assunzione per chi ha un’anzianità superiore ai tre anni;
- nella seconda, ai precari storici della Pubblica Amministrazione che non hanno superato una selezione, verrà riservato il 50% dei posti nei concorsi pubblici.
Quindi, coloro che già hanno superato un concorso avranno il meritato posto fisso senza doverne fare di nuovi, mentre per gli altri ci sarà una selezione in cui potranno contare su una riserva di posti.
Ci sono però ancora dei dubbi riguardo al piano straordinario assunzioni: ad esempio, bisognerà capire qual è la data entro la quale far rientrare l’anzianità minima. Secondo i sindacati il conto dovrà partire dal 2013, mentre altri vorrebbero andare più indietro fino al 2009.
Fino a quando non verrà chiarito questo dubbio, quindi, non si potrà fare un’ipotesi riguardo al numero dei beneficiari che rientrerebbe in questo piano assunzioni.
Sarà sufficiente questo piano per stabilizzare una volta per tutte le migliaia di precari della Pubblica Amministrazione? Probabilmente sì, ma c’è il rischio concreto che questa misura non riguarderà gli insegnanti, vediamo perché.
Piano straordinario assunzioni per la Pubblica Amministrazione: vale anche per la scuola?
Questa notizia farà molto felici i precari storici della Pubblica Amministrazione, tuttavia sembra quasi certo che nel piano straordinario assunzioni non rientrano i precari della scuola.
Infatti, per gli insegnanti è in programma un piano straordinario assunzioni con cui si libereranno circa 25.000 posti grazie alla trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto, ma difficilmente ci sarà spazio per loro nel Testo Unico della Pubblica Amministrazione.
Infatti, bisogna considerare che il numero dei precari storici della scuola è molto alto ed è difficile che lo Stato disponga delle risorse necessarie per la loro stabilizzazione nel prossimo triennio. Secondo le stime, in totale i precari della scuola dovrebbero essere circa 100.000 di cui circa la metà potrebbe avere un’anzianità di servizio superiore ai tre anni.
Insomma, vedremo cosa deciderà a proposito il Ministro Madia; la speranza è che anche i precari storici della scuola vengano inclusi in questo piano straordinario, poiché il loro problema andrebbe risolto preferibilmente prima dell’entrata in vigore delle nuove norme per il reclutamento degli insegnanti.
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