Ecco le regioni che passano in zona gialla, arancione e rossa a San Valentino

Emiliana Costa

11/02/2022

11/02/2022 - 17:21

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Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza con il cambio di colore delle regioni. Ecco chi passa in zona gialla, arancione e rossa dal 14 febbraio.

Ecco le regioni che passano in zona gialla, arancione e rossa a San Valentino

L’impatto del virus sulle ospedalizzazioni continua ad attenuarsi. Secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe, nella settimana 2-8 febbraio è stata registrata una riduzione dei ricoveri in area medica del 7,7% e dell’11,2% in terapia intensiva. In calo anche l’incidenza: secondo il monitoraggio Iss di stamane il dato si attesta a 962 nuovi casi ogni 100 mila abitanti rispetto ai 1.362 della scorsa settimana. Cala anche l’Rt a 0,89.

La situazione, dunque, migliora e da oggi 11 febbraio parte la road map delle riaperture: addio mascherine all’aperto e via libera alle discoteche. In giornata è arrivata anche l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza con il cambio di colori delle regioni a partire da lunedì 14 febbraio. C’è una buona notizia per la Sicilia. Entriamo nel dettaglio.

I colori delle regioni da lunedì 14 febbraio

Il virus inizia a frenare e si cominciano a vedere i primi effetti sul quadro dei colori delle regioni. Oggi, il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) certifica il passaggio della Sicilia dall’arancione al giallo da lunedì 14 febbraio. Il cambio di colore è possibile dopo 14 giorni consecutivi di terapie intensive stabilmente sotto la soglia critica del 20%. Stando ai dati Agenas, al momento le terapie intensive sono al 13%, mentre i reparti ordinari sono ancora al 36%.

Un altro passaggio di colore riguarda il Molise. In questo caso però la situazione è in peggioramento. La regione passa infatti dalla zona bianca a quella gialla. Il Molise infatti ha superato entrambe le soglie d’allerta per l’ingresso in zona gialla (10% area critica e 15% area medica). Al momento nella regione il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 15% e quello dei reparti ordinari al 24%. Da lunedì 14 febbraio restano dunque in zona bianca solo Umbria e Basilicata. Nessuna regione in zona rossa.

Lombardia verso la zona bianca

Buone notizie non solo per la Sicilia, i dati sono in miglioramento in quasi tutte le regioni. Il Piemonte, al momento in zona arancione, ha dal 2 febbraio numeri da zona gialla (16% intensive e 26% area medica) e tra una settimana potrebbe tornare in giallo.

Stessa situazione per Abruzzo e Valle d’Aosta, con parametri da zona gialla dal 30 gennaio: 15% intensive e 37% reparti ordinari per l’Abruzzo. Mentre 9% area critica e 30% area medica per la Valle d’Aosta.

Buone notizie anche per la Lombardia. Il tasso di occupazione dell’area critica è in calo costante. Al momento è al 10,1% (i reparti ordinari al 22%). Se dovesse scendere sotto al 10% per due settimane consecutive, scatterebbe la zona bianca.

Anche il Veneto non è lontano da un ritorno in zona bianca. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è dell’11%.

Ecco i dati Agenas dei ricoveri in tutte le regioni:

  • Abruzzo: 15% intensive 37% area medica
  • Basilicata: 8% intensive 27% area medica
  • Calabria: 11% intensive 32% area medica
  • Campania: 10% intensive 28% area medica
  • Emilia-Romagna: 15% intensive 24% area medica
  • Friuli Venezia Giulia: 22% intensive 32% area medica
  • Lazio: 20% intensive 31% area medica
  • Liguria: 14% intensive 36% area medica
  • Lombardia: 10% intensive 22% area medica
  • Marche: 20% intensive 30% area medica
  • Molise: 15% intensive 24% area medica
  • Bolzano: 10% intensive 23% area medica
  • Trento: 14% intensive 27% area medica
  • Piemonte: 16% intensive 26% area medica
  • Puglia: 14% intensive 26% area medica
  • Sardegna: 15% intensive 25% area medica
  • Sicilia: 13% intensive 36% area medica
  • Toscana: 16% intensive 24% area medica
  • Umbria: 10% intensive 31% area medica
  • Valle d’Aosta: 9% intensive 30% area medica
  • Veneto: 11% intensive 21% area medica.

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