Reddito di cittadinanza: i “trucchi” per aumentare l’importo

Antonio Cosenza

29/06/2020

13/04/2021 - 11:42

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Reddito di Cittadinanza: ecco come fare per avere più soldi alla fine del mese. ISEE corrente ma non solo, qui i consigli utili per i beneficiari del RdC.

Reddito di cittadinanza: i “trucchi” per aumentare l’importo

Reddito di Cittadinanza: è possibile aumentare l’importo in modo legale? In alcuni casi sì, ma è importante sapere come fare.

A tal proposito, in questo articolo vi spiegheremo non solo come aumentare il Reddito di Cittadinanza quanto come fare per incrementare l’importo del reddito familiare senza intaccare la misura. Il Reddito di Cittadinanza, infatti, è direttamente legato ai guadagni mensili della famiglia: più questi aumentano e più l’importo del sostegno si riduce.

Come anticipato, però, questo non vale sempre visto che ci sono dei casi in cui le entrate mensili non vanno ad influire sul Reddito di Cittadinanza. Ovviamente non parliamo di metodo illegali: ricordiamo, infatti, che la legge punisce severamente coloro che lavorano in nero e nel frattempo percepiscono il Reddito di Cittadinanza.

Tuttavia ci sono dei modi totalmente legittimi affinché i percettori del RdC possano incrementare le entrate mensili: vediamo quali sono questi “trucchi” e come possono far variare l’importo.

Reddito di Cittadinanza: l’importanza di avere un contratto di affitto

Ricordiamo che l’importo del Reddito di Cittadinanza si compone di due diverse quote. La prima consiste in un’integrazione del reddito familiare, mentre la seconda nel rimborso delle spese di affitto per un massimo di 280,00€.

Tuttavia, per avere diritto a questo rimborso è necessario che il contratto di locazione sia regolarmente registrato. Non conviene, quindi, essere degli affittuari in nero, sia perché la legge non lo permette che perché in questo modo ci sono delle penalizzazioni sull’importo del RdC. Anche se il proprietario di casa vi ha promesso un canone di affitto più basso perché senza contratto, a voi converrebbe essere regolarizzati così da poter beneficiare di un sostegno maggiore.

Reddito di Cittadinanza e ISEE corrente

Altro caso in cui si può intervenire direttamente per aumentare l’importo del Reddito di Cittadinanza è quello in cui si beneficia dello strumento ISEE corrente.

Grazie a questo strumento, infatti, il Reddito di Cittadinanza potrebbe essere calcolato tenendo conto di fattori reddituali più favorevoli rispetto a quelli indicati nell’ISEE ordinario.

Mentre con l’ISEE ordinario si tiene conto di redditi e patrimoni aggiornati a due anni prima dalla presentazione della DSU, infatti, con quello corrente si prendono in esame quelli dell’anno precedente. Nel caso in cui lo scorso anno abbiate avuto una situazione economicamente più svantaggiosa rispetto a quella del 2018 allora potrete approfittare di questo strumento per chiedere l’aumento del Reddito di Cittadinanza; ricordate, però, che l’ISEE corrente si può richiedere solo quando si verificano determinati eventi, come ad esempio la perdita del posto di lavoro, l’interruzione di un trattamento previdenziale, assistenziale e indennitario o comunque una rilevante variazione del reddito del nucleo familiare che deve essere almeno superiore al 25%.

Aumento del reddito familiare senza intaccare il Reddito di Cittadinanza

Come noto, nel caso in cui anche un solo componente del nucleo familiare percettore del Reddito di Cittadinanza trovi lavoro sarà necessario comunicare prontamente l’inizio della nuova attività all’INPS tramite il modulo SR181, in modo che l’Istituto possa ricalcolare l’importo del sostegno di integrazione al reddito familiare.

D’altronde quest’ultimo aumenta in quanto si aggiunge quanto verrà percepito grazie alla nuova attività e di conseguenza il Reddito di Cittadinanza si riduce.

Tuttavia ci sono dei casi in cui anche l’inizio di una nuova attività non comporta una riduzione del sostegno.

È il caso, ad esempio, del contratto di tirocinio: questo, infatti, consiste in un periodo di orientamento e di formazione svolto in un contesto lavorativo e volto all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Nonostante ciò non si configuri come rapporto di lavoro è pur sempre retribuito; quanto percepito, però, non va ad influire sull’importo del RdC. Quindi, il fatto che uno dei propri figli (under 30) possa iniziare un tirocinio non riduce l’importo del sostegno, pur incrementando le entrate mensili della famiglia.

Lo stesso vale per coloro che vanno a lavorare nei campi. Una delle novità introdotte nel periodo del COVID-19, infatti, è quella che permette ad ogni persona di andare a lavorare nei campi - per un periodo di 30 giorni prorogabili per altri 30 - e cumulare un reddito fino a 2.000 euro con il Reddito di Cittadinanza, senza ripercussioni su quest’ultimo.

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