Vive al Sud e nelle Isole il 68% delle famiglie beneficiarie, anche se quelle settentrionali, meno numerose, ricevono in realtà più risorse per componente.
Coinvolge in gran parte le famiglie delle regioni meridionali, anche se a percepire il sostegno economico pro capite più generoso sono in realtà quelle settentrionali, perché hanno in media nuclei beneficiari con meno componenti. Si è chiuso il primo ciclo di erogazione dell’Assegno di inclusione, la misura che dal primo gennaio 2024 (insieme al Supporto per la formazione e il lavoro) ha sostituito il vecchio Reddito di cittadinanza. Chi ha iniziato a percepirlo a gennaio dello scorso anno, circa 360 mila nuclei familiari, pari a oltre 820 mila persone, adesso si è ritrovato al termine dei 18 mesi previsti dalla normativa e in teoria dovrebbe osservare un mese di interruzione del beneficio.
Nei fatti però già da luglio si potrà comunque fare domanda per il rinnovo del sostegno, per altri 12 mesi. Tra l’altro il governo ha anche previsto un contributo straordinario, riconoscendo a questi beneficiari una sorta di bonus “ponte” da 500 euro, per coprire il passaggio tra il primo ciclo di 18 mesi e la prima mensilità del nuovo ciclo, prevista ad agosto.
Dove sono i beneficiari dell’assegno di inclusione?
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