Recovery Fund: soldi in estate, ma a una condizione. Le ultime novità

Violetta Silvestri

12 Febbraio 2021 - 12:33

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Il Recovery Fund sempre più concreto: oggi è stato firmato il regolamento sui fondi. L’appello dell’UE è stato unanime: gli Stati devono fare presto con i loro piani.

Recovery Fund: soldi in estate, ma a una condizione. Le ultime novità

Recovery Fund: accelera il percorso di definizione del meccanismo per l’erogazione dei fondi europei.

Anzi, il regolamento è ormai definitivo, con la firma odierna del testo, già approvato in Parlamento UE, da parte di Ursula von der Leyen, David Sassoli e il presidente di turno Antonio Costa.

Tutto è pronto per avviare l’imponente struttura del fondo per la ripresa, tanto atteso dai Paesi. I miliardi contro la crisi aspettano solo la ratifica dei piani nazionali per essere erogati.

Bisogna fare presto: questa la condizione per iniziare a elargire le risorse. C’è già una data per i primi soldi del Recovery Fund, ma la von der Leyen ha ammonito i Paesi.

Recovery Fund: risorse pronte, gli Stati no

Il regolamento giuridico del Recovery Fund, che rappresenta la parte più importante del Next Generation EU, ha superato il suo ultimo ostacolo procedurale: i tre presidenti istituzionali europei (della Commissione, del Parlamento e della presidenza di turno) hanno firmato il testo del Recovery and Resilience Facility.

Ora la questione passa ai singoli Stati dai quali tutto dipende, specialmente i tempi di erogazione delle risorse.

Le parole di Ursula von der Leyen sono state chiare:

“tutti e tre, Commissione, Parlamento e Consiglio, chiediamo a tutti gli Stati membri di ratificare la decisione sulle risorse proprie il più rapidamente possibile. L’obiettivo è erogare i primi fondi a metà anno

Si tratterebbe dell’anticipo del 13% delle risorse spettanti al Paese.

Anche Sassoli ha insistito sul punto: “i cittadini e le imprese non possono aspettare, per questo lanciamo un appello ai parlamenti nazionali che possono accelerare e dare subito il via libera al piano, per una ripresa europea, di tutti”

L’auspicio è che marzo sia il mese definitivo per tutte le nazioni, affinché definiscano e approvino i loro progetti di riforme e investimento. In questo modo entro aprile la Commissione avrà tutti i piani e potrà avviare la valutazione.

Solo con questa condizione temporale, i primi fondi potranno arrivare a inizio estate.

I 27 Paesi sono stati avvisati. L’Italia in primis, con Draghi che proverà ad accelerare proprio sul Recovery Fund.

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