Recovery Fund, regalo all’Olanda in cambio dell’ok di Rutte

Mario D’Angelo

21/07/2020

18/06/2021 - 11:08

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Sconto sui contributi al bilancio Ue e garanzia su maggior gettito per l’Erario olandese: così Michel ha vinto la ritrosia di Rutte

Recovery Fund, regalo all’Olanda in cambio dell’ok di Rutte

Nella bozza del Recovery Fund un regalo all’Olanda per vincere l’ostilità del premier Mark Rutte. La nuova proposta di compromesso, in gergo la “negobox” realizzata dal presidente del Consiglio Europeo Charle Michel dopo quasi tre giorni di stallo, conterrebbe un sostanzioso sconto sul contributo olandese al bilancio comunitario.

Regalo all’Olanda in cambio di accordo su Recovery Fund

Il vertice sul Recovery Fund pare che si concluderà con cifre più vicine a quelle richieste da Italia, Francia e gli altri Paesi mediterranei. I sussidi scendono da 500 miliardi a 390 miliardi, ma in cambio i “frugali” (Paesi Bassi, Austria, Finlandia, Svezia, Danimarca) hanno ceduto il diritto di veto sui programmi di riforma delle singole nazioni.

Tuttavia, quando Rutte tornerà in patria, potrà presentarsi ai suoi elettori come vincitore (nel 2021 in Olanda ci sono le elezioni). Nella bozza del negobox sul pacchetto del MFF 2021-2027, infatti, è spuntato un regalino all’Olanda che le concede, tanto per cominciare, un corposo rebate: quasi 2 miliardi di euro l’anno in meno da versare all’Unione europea.

Amsterdam, in altre parole, per il prossimo Quadro finanziario pluriennale verserebbe meno di quanto ha versato finora al bilancio Ue. Lo stesso vale per Germania, Austria, Danimarca e Svezia.

NextGenerationEU, così Michel ha convinto Rutte

Non è tutto. Nella prima proposta si parlava di un abbassamento al 10% dei costi di raccolta delle risorse proprie Ue tradizionali, fra cui ci sono i dazi doganali. Sarebbe stato un brutto colpo per l’Olanda, che avrebbe visto una non indifferente riduzione del gettito all’Erario proveniente dal traffico merci del porto di Rotterdam (il più importante d’Europa).

Nel Mff attuale, segnala l’Adnkronos, si parla invece di un aumento dei costi di raccolta dal 20 al 25%. Se un Paese è efficiente nella riscossione, trattenerne un quarto può creare una certa liquidità.

L’Aja potrà quindi vantare un risultato economico dopo aver affermato il proprio ruolo politico in seno all’Ue insieme agli altri Frugali.

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