Questo piccolo Paese è secondo solo agli Stati Uniti per le esportazioni agricole

Alessandro Nuzzo

5 Ottobre 2025 - 16:35

Se nella classifica dei maggiori esportatori mondiali di prodotti agricoli al primo posto ci sono gli Stati Uniti, sorprende questo piccolo Paese europeo al secondo posto.

Questo piccolo Paese è secondo solo agli Stati Uniti per le esportazioni agricole

Gli Stati Uniti restano anche quest’anno il principale esportatore mondiale di prodotti agricoli. Al secondo posto, però, sorprende una nazione europea che, nonostante le dimensioni ridotte, secondo i dati dell’Università e della Ricerca di Wageningen, nel 2024 ha esportato prodotti per un valore di 14 miliardi di dollari. Si tratta dei Paesi Bassi, che impiegano circa metà del territorio nazionale per scopi agricoli e per la produzione di beni ad alto valore aggiunto come latte, uova, carne, formaggi e pomodori.

Se i Paesi Bassi esportano così tanto è anche grazie all’implementazione, nel corso degli anni, delle tecnologie più moderne, capaci di ottimizzare i processi produttivi e le coltivazioni. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, infatti, il Paese decise di porre la sicurezza alimentare in cima alle priorità nazionali. Questa scelta arrivò in seguito alla tragedia nota come «l’inverno della fame», durante la quale circa 20.000 persone morirono per la mancanza di cibo.

Da quel momento, il governo olandese comprese la necessità di aumentare la produzione agricola e avviò un processo di industrializzazione del settore, sovvenzionando produttori e ricercatori locali. L’Università di Wageningen divenne il fulcro di questo progetto, grazie a ricerche che hanno poi assunto rilevanza mondiale e vengono oggi applicate in oltre 150 Paesi.

Le serre di nuova generazione permettono di aumentare la produzione

L’invenzione più importante è stata quella delle serre di nuova generazione. L’area di Rotterdam vanta la più alta concentrazione di strutture di questo tipo al mondo. Grazie alle condizioni controllate che si ricreano al loro interno, le piante possono crescere fino a 30 centimetri a settimana. Nonostante le difficili condizioni climatiche, grazie a queste serre i Paesi Bassi riescono oggi a esportare 900.000 tonnellate di pomodori l’anno. Ci riescono grazie a speciali lampade a LED che forniscono la luce e la temperatura necessarie, imitando perfettamente l’azione del sole.

Queste lampade, sviluppate proprio all’Università di Wageningen, garantiscono il doppio della luminosità consumando la stessa quantità di energia delle lampade tradizionali. I ricercatori stanno ancora studiando l’impatto dell’intensità e del colore della luce sulle qualità nutrizionali e gustative dei prodotti, cercando al contempo di ridurre ulteriormente il consumo energetico.

Un’altra innovazione decisiva riguarda il sistema di irrigazione. Negli ultimi vent’anni le serre hanno ridotto il loro consumo d’acqua fino al 90%. Così, invece dei 200 litri necessari per coltivare un chilo di frutta, gli olandesi ne impiegano appena quattro.

Oltre ai pomodori, una coltivazione in forte espansione è quella dei peperoni: i Paesi Bassi ne producono 85 milioni l’anno, dodici volte la media mondiale. Questi risultati sono stati raggiunti grazie all’adozione di tecnologie avanzate, come i sistemi automatizzati di controllo di temperatura, illuminazione, irrigazione e logistica. Presto, inoltre, verranno introdotti strumenti capaci di analizzare in tempo reale i tipi di parassiti, migliorando ulteriormente efficienza e resa delle coltivazioni.

Il 60% dei peperoni viene esportato soprattutto in Germania, Regno Unito, Cina e Stati Uniti. Grazie a importanti hub logistici come il porto di Rotterdam, per i Paesi Bassi esportare è semplice e rapido.

C’è però un problema: la manodopera. Sebbene gran parte del processo sia automatizzato, l’intervento umano resta indispensabile. Il Paese sta affrontando una crescente crisi del lavoro, con due terzi delle aziende che faticano a trovare personale qualificato.

Oltre ai prodotti agricoli, i Paesi Bassi sono anche il maggiore esportatore di carne in Europa: ogni anno allevano circa 4 milioni di mucche, 13 milioni di maiali e 104 milioni di polli.

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