Questo Paese ha vietato le sedie in strada, addio a una tradizione storica

Ilena D’Errico

8 Giugno 2025 - 10:06

Vietato mettere le sedie in strada per due chiacchiere all’aria aperta? Il Paese che osa contrariare una tradizione storica, indignando i cittadini.

Questo Paese ha vietato le sedie in strada, addio a una tradizione storica

Mettere le sedie in strada per una chiacchierata all’aperto durante le giornate calde è un’abitudine diffusa al Sud Italia, anche se oggi limitata ai piccoli centri cittadini. Tuttavia, c’è un Paese in cui le sedie in strada sono una vera e propria tradizione locale, tanto da essere candidata all’Unesco come patrimonio immateriale. Eppure, ecco scattare il divieto, o in alcuni casi soltanto il richiamo al rispetto delle regole. Una situazione che ha generato un acceso dibattito tra i cittadini, che temono di perdere un’usanza locale storica e caratterizzante.

Ci spostiamo in Andalusia e in particolare a Santa Fe, nella provincia di Granada, dove il tweet della polizia locale che richiama all’ordine è diventato virale, suscitando forti proteste. La foto allegata dalle forze dell’ordine riporta l’immagine di un gruppo di signore sorridenti che conversano sedute sulle sedie in strada, sistemate nel marciapiede davanti alla casa di una di loro, proprio com’è prassi fare nelle giornate di caldo. Con tutta l’ironia o lo spirito polemico del web, si parla ora di “nonne fuorilegge”, scagliandosi contro l’amministrazione comunale non tanto per il freno a un elemento imprescindibile del patrimonio locale, quanto per l’ardire di rimbrottare le amabili signore.

Il tenore dei commenti sotto il post della polizia la dice lunga sulla reazione della popolazione spagnola, tanto che il sindaco Juan Cobo si è affrettato per calmare gli animi e chiarire le intenzioni del Municipio.

La polizia di Santa Fe contro le “nonne fuorilegge”

La polizia locale di Santa Fe ha condiviso un invito al rispetto delle regole e dell’ordine pubblico, in vista del crescente afflusso per le strade spagnole previsto con il caldo. I toni generici e l’immagine delle signore a “prendere il fresco” hanno però scatenato l’indignazione pubblica. La didascalia nel post delle forze dell’ordine è la seguente:

Sappiamo che portare in strada sedie o tavoli è una tradizione in molti paesi, ma la via pubblica è regolamentata, Se la polizia chiede di rimuoverli fatelo, per rispetto e comune convivenza. Per buon senso e senso civico non devono esserci disagi. Grazie per la collaborazione!

Poche righe che hanno messo in discussione una tradizione storica del Paese, in cui soprattutto gli anziani escono sui marciapiedi a tomar el fresco. Quest’ultima è proprio l’espressione con cui si indica questa abitudine, indicando l’azione di uscire all’aperto per trovare sollievo dal caldo, letteralmente “prendere il fresco”. Nulla di difficile comprensione per gli italiani, che di sedie per strada ne vedono parecchie durante l’estate. Sappiamo bene quanto queste abitudini siano importanti per la convivialità, un momento di socialità per gli anziani che si godono l’aria aperta nelle giornate più torride, a costo zero e contribuendo a un costume proprio delle zone.

I cittadini hanno quindi reagito con un certo fastidio, aumentando l’attenzione mediatica sull’episodio. Per avere un’idea, ecco uno dei commenti (ovviamente sarcastico) al tweet della polizia:

Colleghi, se avete bisogno di rinforzi per una missione così pericolosa, sarò lì… Basta impunità per le nonne che siedono fuori a godersi l’aria fresca. Tutto il peso della legge dovrebbe ricadere su di loro.

Così, è intervenuto pubblicamente il sindaco di Santa Fe, Juan Cobo, chiarendo che il Comune non ha intenzione di proibire agli anziani di scambiare qualche chiacchiera all’aperto né tanto meno di proibire la storica usanza locale. Il Municipio si rivolge invece a chi dà luogo a festeggiamenti, barbecue e similari in strada, provocando schiamazzi e disturbando il riposo delle persone. Insomma, le nonne andaluse si riappropriano dell’appoggio della legge.

Sedie in strada vietata, anche se è una tradizione storica

Il sindaco del Comune spagnolo di Santa Fe ha corretto il tiro con l’opinione pubblica, ma quanto dichiarato in precedenza dalla polizia non cambia e corrisponde al vero: le strade sono regolate e non si può occupare lo spazio pubblico senza permesso. Certo, in questo caso c’è una consuetudine ben consolidata che fa eccezione, almeno in assenza di regole precise. A livello statale, in Spagna si può essere sanzionati per l’occupazione abusiva dello spazio pubblico, per l’intralcio del traffico e del transito, ma anche per disturbo e molestie alla quiete pubblica.

Stare sull’uscio a prendere il fresco non rientra certamente in questa fattispecie, purché appunto si agisca con buon senso e grazie alla comune tolleranza alla pratica. Sul punto è però bene consultare le ordinanze locali. Nelle grandi città, come Madrid e Barcellona, le sedie in strada sono vietate e possono costare multe fino a 750 euro. D’altra parte, non si tratta di un’abitudine consolidata nei grandi centri urbani, che infatti sono più tolleranti. La componente della tradizione non deve essere trascurata, ma anzi preservata con cura, però allo stesso tempo le forze dell’ordine devono vigilare sulla sicurezza e l’accessibilità delle strade. Quanto all’Italia, la situazione è pressoché analoga, come pure le regole di riferimento. Tradizioni e tolleranza pacifica vincono, se non si scontrano con l’ordine e la sicurezza pubblica.

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