Libri, caffè e cioccolato senza Iva. Il Governo della Danimarca ha deciso di dare sollievo immediato ai cittadini abolendo il balzello da questi tre prodotti. Vediamo le motivazioni.
Un Paese europeo ha deciso di togliere l’Iva dal caffè, dal cioccolato e dai libri. L’Iva, l’imposta sul valore aggiunto, è una tassa invisibile applicata sul consumo. Non si tratta di un balzello che il contribuente deve pagare autonomamente, ma è un’imposta indiretta che si applica alla maggior parte dei beni e servizi che si acquistano gravando sul costo finale.
L’Iva ha un impatto diretto su tutti i contribuenti e pesa per tutti allo stesso modo. Non è progressiva, come l’Irpef, e non tiene conto dei redditi di chi deve sostenerne l’onere. Tra l’altro, essendo una partita di giro (professionisti, autonomi, commercianti e imprese portano in detrazione l’Iva versata da quella dovuta), pesa interamente sul portafogli del consumatore finale che non può portarla in detrazione.
Proprio per l’impatto che ha sui contribuenti, la Danimarca ha deciso di eliminare l’Iva sui prodotti il cui prezzo è aumentato di più nell’ultimo anno.
Addio all’Iva su alcuni prodotti
L’intento del Governo danese è quello di alleviare i costi delle famiglie che già devono affrontare l’aumento dei prezzi di moltissimi prodotti alimentari. Dopo aver eliminato l’Iva sui libri, l’annuncio del Governo è quello di abolirla anche su caffè e cioccolato.
Per quel che riguarda il caffè, il vice premier Troels Lund Poulsen (che è anche leader del Partito Liberale e ministro della Difesa), ha fatto notare che eliminando l’imposta un pacchetto di caffè costerà, in media, 0,66 euro in meno (circa 5 corone).
Diverso il discorso per il cioccolato, sul quale grava una tassa speciale che si applica a tutti i prodotti che contengono cacao e varia dai 3 ai 3,5 euro.
L’aumento dei prezzi e l’abolizione dell’Iva
Le statistiche danesi hanno evidenziato un aumento dei prezzi a luglio con un 25,3% di incremento su base annua per il cioccolato e un 35,5% per il caffè. Essendo prodotti di largo consumo un’abolizione dell’Iva, proprio a fronte dei prezzi decisamente più alti, consentirà alle famiglie di avere un sollievo economico tangibile e immediato.
Ovviamente la decisione comporta una perdita di gettito importante per le casse pubbliche della Danimarca stimata in 321 milioni di euro (2,4 miliardi di corone) che il Governo ha voluto sostenere per dare un segnale chiaro ai cittadini.
Per quel che riguarda i libri, invece, in Danimarca si registrava l’aliquota Iva più alta del mondo: il 25%. Per contrastare la crisi della lettura e invogliare i cittadini a leggere, il ministro della cultura Jakob Engel-Schmidt ha annunciato che nel disegno di legge di bilancio è stata prevista l’abolizione della tassa sui libri, un intervento che costerà circa 330 milioni di corone (44 milioni di euro). Per il ministro della cultura l’iniziativa è fonte di profondo orgoglio.
L’Iva in Italia su questi prodotti
In Italia l’Iva è al 22%, ma non su tutti i prodotti. Per i libri l’aliquota Iva è fissata al 4% e riguarda sia le edizioni cartacee che quelle digitali. Nonostante ciò, i dati sulla lettura restituiscono numeri impietosi: solo il 40% della popolazione legge almeno un libro ogni anno, ma nei giovani il dato sale. Tra gli 11 e i 24 anni, legge il 60% dei giovani (complici anche iniziative scolastiche).
Per quanto riguarda il caffè, l’aliquota Iva applicata dall’Italia è del 22%, mentre per il cioccolato e altre preparazioni a base di cacao è prevista Iva al 10%.
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