I robot saranno impiegati in diversi ambiti e potrebbero sostituire l’essere umano.
La tecnologia sta compiendo enormi progressi. Negli ultimi anni, la creazione più significativa è stata senza dubbio l’intelligenza artificiale. Tuttavia, c’è un’altra innovazione di grande rilievo che potrebbe, in futuro, trasformare le nostre vite e il mondo del lavoro: si tratta dei robot.
I robot sono già una presenza concreta nella nostra quotidianità. In cucina, ad esempio, un robot può preparare i pasti al posto nostro. Un altro è capace di spazzare e pulire i pavimenti. In ambito commerciale, esistono già robot in grado di sostituire i camerieri, portando i piatti direttamente ai tavoli, e sono operativi in diversi ristoranti. Ma la vera rivoluzione consiste nello sviluppo di robot umanoidi: modelli a grandezza naturale con sembianze umane, progettati per svolgere una vasta gamma di attività quotidiane al posto nostro.
Alcune settimane fa, in Cina, è nata la Robo League: un campionato di calcio in cui a sfidarsi sul campo sono proprio robot umanoidi. Le richieste rivolte alle aziende produttrici di questi dispositivi stanno aumentando rapidamente, e il settore potrebbe esplodere nel giro di pochi anni. In Cina, uno dei Paesi più avanzati nello sviluppo della robotica, l’azienda Zhiyuan Robotics ha annunciato l’intenzione di produrre 1.000 esemplari entro la fine dell’anno.
Negli Stati Uniti si punta a costruire 100.000 robot entro 4 anni
Anche gli Stati Uniti sono fortemente coinvolti nello sviluppo dei robot. Una delle aziende leader nel settore, Figure AI, ha annunciato un’importante partnership commerciale per avviare la produzione su larga scala di robot umanoidi destinati all’impiego nella vita quotidiana. Si parla di un piano industriale volto alla realizzazione di 100.000 esemplari entro i prossimi quattro anni.
I dettagli dell’accordo non sono stati resi pubblici, ma l’amministratore delegato di Figure AI ha comunicato che il committente è una delle aziende più influenti del panorama statunitense. In precedenza, la stessa Figure AI aveva stretto una collaborazione con il colosso automobilistico tedesco BMW. Questo nuovo accordo contribuirà a ridurre ulteriormente i costi legati all’intelligenza artificiale e a incrementare la raccolta e l’elaborazione dei dati.
L’azienda si concentra su due ambiti principali: il mercato commerciale e quello domestico. Per il primo, mira ad attrarre clienti nei settori della logistica e della produzione; per il secondo, prevede applicazioni come il supporto nei traslochi o l’assistenza sanitaria, ambito particolarmente delicato.
Finora, Figure AI ha sviluppato tre versioni dei suoi robot umanoidi. Il primo modello, chiamato Figure 01, è stato presentato appena 31 mesi dopo la nascita dell’azienda. A questo è seguito Figure 02, mentre una terza versione risulta già in fase di test in laboratorio.
La prima versione, rilasciata a gennaio 2024, camminava al 17% della velocità media di un essere umano. L’attuale modello ha migliorato notevolmente questa performance, raggiungendo i 1,2 metri al secondo, equivalenti a circa 3,68 km/h.
A rendere possibile questo avanzamento è proprio l’intelligenza artificiale, che gioca un ruolo centrale nello sviluppo dei robot. «La scorsa settimana abbiamo avviato con successo l’esecuzione di una rete neurale end-to-end su un nuovo caso d’uso del cliente», ha spiegato l’azienda. «Affidarsi all’IA per apprendere il compito è l’unica strada praticabile, poiché scrivere manualmente delle euristiche sarebbe impossibile». La robotica, dunque, è destinata a evolversi in parallelo con l’intelligenza artificiale.
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