Questo nuovo supercomputer è più intelligente dell’intera popolazione umana 

Andrea Fabbri

31 Ottobre 2025 - 05:57

Sta per entrare in funzione il computer più potente di sempre. Un colosso dalla potenza di calcolo superiore a quella di tutti gli abitanti della Terra sommati

Questo nuovo supercomputer è più intelligente dell’intera popolazione umana 

Ogni giorno leggiamo decine di notizie su innovazioni tecnologiche, nuovi dispositivi ultra avanzati e passi avanti nello sviluppo dell’intelligenza artificiale.

La novità arrivata qualche giorno fa dagli Stati Uniti, però, rischia di far impallidire tutte le altre. Il Georgia Institute of Technology è pronto a inaugurare un nuovo supercomputer con una capacità di calcolo più grande di quella dell’intera umanità.

Stiamo parlando di un dispositivo in grado di effettuare trilioni di calcoli complessi al secondo e che è stato progettato per accelerare le innovazioni in campi come la medicina, la tutela ambientale e l’intelligenza artificiale.

Il suo nome è Nexus ed è destinato a rivoluzionare la storia della conoscenza umana.

La potenza di Nexus

Con la capacità di eseguire circa 400 biliardi di operazioni al secondo, Nexus è la macchina più potente mai realizzata. Per fare un paragone, è come se ogni essere umano attualmente presente sul pianeta fosse capace di fare 50 milioni di calcoli al secondo senza mai fermarsi.

La buona notizia è che il supercomputer non sarà una macchina fine a sé stessa e nata soltanto per alzare l’asticella della potenza tecnologica. Nexus nasce con l’ambizioso obiettivo di essere impiegato per la realizzazione di nuovi farmaci, per la predisposizione di modelli climatici in grado di rallentare la crisi planetaria e per dare nuovi impulsi allo sviluppo della robotica e dell’intelligenza artificiale.

Un progetto da 20 milioni di dollari e una nuova filosofia

Nexus è frutto di un progetto ideato dal Georgia Institute of Technology ed è stato finanziato per circa 18,4 milioni di euro dalla National Science Foundation (NSF).

Le previsioni più ottimistiche parlano di una piena efficienza a partire dalla primavera del 2026. Il tempo necessario per preparare un’architettura impressionante fatta di 330 terabyte di memoria e di 10 petabyte di storage flash.

La vera rivoluzione, però, non è quella della potenza di calcolo, bensì quella della filosofia alla base del progetto. Infrastrutture di questo tipo, seppur meno potenti, esistono già ma spesso sono un’esclusiva di pochi centri di eccellenza sparsi per il mondo.

Nexus ribalta il concetto e nasce, al contrario, con l’idea di rendere accessibili a tutti, scienziati, accademici e istituzioni, gli strumenti di AI più potenti mai realizzati. Il tutto attraverso un processo di richiesta gestito in prima persona dalla NSF.

Gli obiettivi di Nexus

Nexus sarà quindi uno dei mezzi di punta per la ricerca e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale negli USA e nel resto del mondo.

Tramite un’interfaccia semplice e intuitiva garantirà l’accesso a una potenza di calcolo e a una mole di informazioni mai viste prima. Una vera e propria conoscenza condivisa che potrà essere utilizzata in decine di settori diversi.

A spiegare meglio il concetto è stata recentemente Katie Antipac, l’attuale direttrice dell’Advanced Cyberinfrastructure Service della National Science Foundation.

"Il nuovo approccio del sistema Nexus, ha commentato Antipac, combina il supporto per servizi scientifici persistenti con il calcolo ad alte prestazioni e permetterà nuovi flussi di lavoro scientifici ed esperienziali che ridurranno i tempi delle scoperte scientifiche”.

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