In Sardegna è stato appena inaugurato un impianto capace di convertire energia solare in idrogeno. Ecco perché è fondamentale per un futuro sostenibile
La Sardegna, grazie alla sua particolare posizione geografica, è stata una delle prime regioni italiane a puntare con decisione sulle rinnovabili.
Nell’isola non si contano gli impianti fotovoltaici e i parchi eolici e l’Amministrazione ha recentemente dichiarato di voler raggiungere il 100% di energia prodotta dalle rinnovabili entro il 2030.
Non sorprende, dunque, che proprio in questo territorio sia appena stato inaugurato un impianto destinato a riscrivere i parametri della sostenibilità. Il suo nome è Hyround ed è il primo impianto Power to Gas italiano capace di convertire l’energia prodotta dal fotovoltaico in idrogeno tramite l’elettrolisi dell’acqua.
L’importanza del progetto
Hyround è localizzato a Sestu, in provincia di Cagliari ed è nato con l’obiettivo di integrare le energie rinnovabili e le reti gas per accelerare il processo di decarbonizzazione in campi come i trasporti, l’industria e l’edilizia.
Estremamente innovativa la concezione: l’impianto è dotato di oltre 1.700 pannelli fotovoltaici che vanno ad alimentare un elettrolizzatore da 0,5 MW capace di trasformare l’energia in idrogeno verde. Idrogeno verde che, a sua volta, viene miscelato con il gas naturale e viene utilizzato per alimentare i bus e assicurare il fabbisogno energetico delle industrie casearie locali.
La capacità dell’impianto
L’impianto nelle fasi iniziali sarà in grado di produrre circa 21 tonnellate di idrogeno all’anno. Nei prossimi 3 anni la produzione dovrebbe salire fino a 70 tonnellate.
La struttura è costata circa 15 milioni di euro, 1,5 dei quali provenienti da fondi PNRR.
Dal punto di vista tecnico e legale, invece, le modalità di produzione e impiego dell’idrogeno vengono regolate da un Protocollo Operativo firmato da Italgas (che ha realizzato l’impianto), dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dal Comitato Italiano Gas.
Perché Hyround potrebbe rivelarsi fondamentale per la sostenibilità
L’impianto sardo è destinato a diventare un esempio fondamentale per le politiche volte alla sostenibilità. Sia a livello italiano che europeo.
L’obiettivo è ambizioso ed è quello di coniugare sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e controllo dei costi.
La Sardegna, in tal senso, è terreno ideale, grazie alla presenza di una rete gas già oggi in grado di gestire rinnovabili come, appunto, l’idrogeno, il biometano e il metano sintetico.
E c’è anche un altro motivo per cui Hyround è una struttura unica nel suo genere. L’impianto è infatti in grado di coprire l’intera filiera energetica, dalla produzione, passando per lo stoccaggio, fino ad arrivare all’inserimento nella rete distributiva.
L’idrogeno prodotto può essere usato in forma pura o miscelato con il gas naturale per essere utilizzato nelle case o nell’industria. Il tutto evitando sprechi e dispersioni.
L’impianto sardo è il primo passo verso la neutralità climatica
Il progetto Hyround è un primo passo fondamentale verso il raggiungimento della neutralità climatica fissato per il 2050. Un impianto che ha come punto di forza principale la versatilità e che è in grado di combinare idrogeno e rinnovabili per dare vita a un sistema energetico estremamente flessibile.
Una struttura che sarà capace di rispondere all’aumento della domanda di energia annunciato dagli esperti nei prossimi anni. Il tutto riducendo in maniera progressiva, fino allo 0 assoluto, l’utilizzo di fonti fossili.
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