Questo marchio automobilistico francese rischia la rovina

Ilena D’Errico

9 Ottobre 2025 - 00:01

Tempi duri per questo marchio francese, rischia quasi la rovina senza un intervento. Ecco cosa potrebbe fare.

Questo marchio automobilistico francese rischia la rovina

Non è un buon momento per il settore automotive. La spinta alla transizione energetica e l’aumento dei costi avevano già creato un clima incerto prima che i dazi di Trump e l’instabilità dello scenario geopolitico complicassero ulteriormente le cose. Così, è tempo di grandi cambiamenti, anche e soprattutto per i marchi più imponenti. Tra le numerose novità di Stellantis, secondo le indiscrezioni apparse sui media francesi, c’è anche la reintegrazione di Ds Automobiles in Citroën.

Altrimenti il marchio francese rischia la rovina, sotto il peso di vendite sempre inferiori e concorrenti di esperienza troppo lunga per competere sullo stesso piano. Ds Automobiles era nato come segmento indipendente premium, ma non sembra da solo riuscire a tenere il passo. Tornando in Citroën, invece, potrebbe colmare il divario e beneficiare dell’ottimizzazione delle risorse. Al momento pare che si tratti soltanto di una proposta in discussione, ma è inutile negare che sembra piuttosto convincente.

Il marchio francese rischia la rovina?

I portavoce ufficiali di Ds Automobiles non hanno finora fornito alcuna conferma ufficiale sulle voci riguardanti il ritorno in Citroën, ma le voci sempre più persistenti sul punto aprono almeno a qualche dubbio. La storia stessa del marchio fa apparire verosimile un eventuale cambio di strategia in questo senso, che non sarebbe nient’altro che un ritorno al passato. Inizialmente Ds era infatti una linea di vetture della gamma Citroën, seppur fin dall’origine concepita in maniera distinta, con caratteristiche più elevate e un posizionamento di mercato superiore al resto del brand. Nel 2014 è poi diventata a tutti gli effetti autonoma rispetto alla casa madre, prima in Cina e poi in Europa, entrando a far parte di Stellantis nel 2021 come marchio indipendente.

Nel corso degli anni, in una situazione non esattamente propizia, Ds Automobiles ha affrontato diversi ostacoli, scontrandosi via via con altri marchi che dei modelli premium avevano fatto un cavallo di punta già tempo addietro, fra tutti Bmw e Audi. Ds si è effettivamente posizionato come brand premium ben diversificato da Citroën, grazie a un design sofisticato e a tecnologie all’avanguardia maggiormente ricercati rispetto alla casa madre. Nonostante ciò, la differenza a livello tecnico rispetto ai veicoli Citroën non ha consentito l’adozione di un livello di prezzo consono, risultando per molti clienti marginale.

Così, Ds ha fatto sempre più fatica a rincorrere i competitors, soprattutto negli ultimi tempi quando l’attenzione è tutta sulla mobilità elettrica. Una difficoltà su cui si può discutere a lungo, ma che è evidente nei dati. Dopo un inizio dell’anno piuttosto promettente, quando Ds era tra i primi marchi premium in molti Paesi europei (compresa l’Italia), il 2025 si è rivelato invece disastroso. Nella prima metà dell’anno le vendite di Ds Automobiles hanno subito un calo importante in tutta l’Europa, risentendo soprattutto della crisi del mercato interno. In Francia le vendite hanno subito una flessione quasi del 40% (e circa della metà in Italia), imponendo un cambio di rotta.

Ds Automobiles torna da Citroën?

Il cambiamento necessario a rilanciare Ds potrebbe effettivamente essere il ritorno in Citroën. Una mossa che consentirebbe di mantenere l’identità premium della linea, ridurre i costi e unire gli sforzi con la condivisione di componenti, sistemi e tecnologie. Ds potrebbe così continuare a rappresentare un segmento avanzato della casa madre beneficiando però della solidità di Citroën, un’iniziativa che permetterebbe maggiori risultati nell’elettrico (a cui soprattutto Citroën sta dedicando già notevole impegno) e migliore competitività a entrambe.

Come già detto, l’idea sembra convincente, ma non ci sono conferme ufficiali in tal senso, perciò tutto potrebbe accadere. Indubbiamente, questo periodo sta chiedendo notevole flessibilità e capacità innovative a Stellantis, che sta valutando il futuro di molti marchi.

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