Steven Seagal chiude le sue attività in Russia e dice addio a Mosca. Una mossa inaspettata che segna la fine di un’alleanza politica ed economica alquanto discussa.
Il protagonista di Duro da uccidere, Steven Seagal, ha deciso di interrompere i rapporti con le sue ultime compagnie russe. Un duro colpo per il suo caro amico, il presidente Vladimir Putin.
La notizia, diffusa dai media russi, ha sorpreso molti, soprattutto per la storica vicinanza tra l’attore americano e il Cremlino. Seagal, 73 anni, ha infatti lasciato la carica di CEO della società Five Elements, fondata appena nel 2023 con suo figlio Dominic, e con questa decisione chiude ufficialmente l’ultima delle sue iniziative economiche attive in Russia.
Sebbene detenga ancora una quota di minoranza del 26% nella Gorki Holding Company, Seagal non risulta più coinvolto in ruoli operativi o decisionali in alcuna impresa russa. La mossa appare significativa, anche in considerazione del contesto geopolitico e delle crescenti pressioni legali e morali esercitate su figure pubbliche con legami economici con Mosca.
Per un personaggio che fino a pochi mesi fa veniva celebrato in Russia e decorato con onorificenze statali, il distacco sembra indicare un cambio di rotta radicale, se non definitivo: ecco cosa sta accadendo.
Steven Seagal, chi è e quali sono i suoi rapporti con la Russia
Attore, artista marziale e personaggio controverso, Steven Seagal ha goduto di una carriera hollywoodiana negli anni ’90 grazie a film d’azione cult come Trappola in alto mare, Giustizia a tutti i costi e Duro da uccidere. La sua immagine di eroe solitario e incorruttibile lo ha reso celebre, ma negli ultimi due decenni il suo profilo si è spostato sempre più su temi politici e internazionali.
Nel 2016, Seagal ha ottenuto la cittadinanza russa, un gesto simbolico che ha cementato la sua amicizia con Vladimir Putin, del quale si è dichiarato un “fratello spirituale”. Putin, noto amante delle arti marziali, ha trovato in Seagal un testimonial ideale per promuovere lo sport, la cultura orientale e l’immagine della Russia all’estero.
Negli anni, Seagal ha partecipato a numerose iniziative imprenditoriali sul territorio russo: dalla fondazione di società come Russian Fairs e Steven Seagal Group, alla promozione del Centro Internazionale per le Arti Marziali Orientali progettato dalla Gorki Holding. Il culmine del suo rapporto con Mosca è arrivato nel 2023, quando il Cremlino gli ha conferito l’Ordine dell’Amicizia, un’onorificenza riservata a chi contribuisce a rafforzare i legami tra la Russia e altri paesi.
Perché Steven Seagal ha interrotto i rapporti con Mosca
Il ritiro di Seagal dagli affari russi non è avvenuto in un vuoto politico o legale. Secondo fonti riportate dal quotidiano russo Kommersant, le attuali sanzioni imposte dagli Stati Uniti vietano ai cittadini americani di effettuare nuovi investimenti in Russia. Le conseguenze per chi infrange tali norme possono essere pesanti, fino a gravi sanzioni economiche e penali. Questo ha probabilmente spinto Seagal a prendere le distanze, formalizzando il suo disimpegno dalle società in cui era direttamente coinvolto.
Ma c’è anche un contesto reputazionale da considerare. L’attore è stato duramente criticato nel 2022, quando ha visitato una prigione nell’Ucraina occupata dai russi, dove erano stati uccisi oltre 50 prigionieri di guerra ucraini. La visita, legata a un presunto progetto documentaristico, ha sollevato forti reazioni internazionali, danneggiando ulteriormente l’immagine pubblica di Seagal in Occidente.
Oggi, il gesto di separarsi formalmente dalla Russia potrebbe essere un tentativo di riposizionarsi, o almeno di ridurre l’esposizione a pressioni politiche e giudiziarie. Sebbene conservi ancora alcune partecipazioni passive, Seagal non è più attivo in nessuna iniziativa russa. Il suo silenzioso addio segna la fine di un capitolo che, per anni, ha unito Hollywood al Cremlino in una delle alleanze più controverse della cultura pop moderna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA