Questo classico Pixar è stato il primo film di animazione realizzato interamente in CGI. Ecco quanto ha guadagnato nel corso degli anni.
Sono passati (già) 30 anni dall’uscita nelle sale di Toy Story - Il mondo dei giocattoli, il primo capitolo della celebre saga della Pixar, storico reparto d’animazione di casa Disney. Uscito nelle sale nel 1995, Toy Story è stato il primo lungometraggio realizzato interamente in Computer-Generated Imagery (CGI) - “immagini generate al computer” - nella storia del cinema mondiale.
Il film ottenne un successo planetario al botteghino, incassando un totale di oltre 373 milioni di dollari (circa 317 milioni di euro) nelle sale di tutto il globo. E fu solo l’inizio. Vennero realizzati in seguito altri tre film, ognuno dei quali stabilì nuovi record al box-office: Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa (1999), Toy Story 3 - La grande fuga (2010) e Toy Story 4 (2019).
Da Steve Jobs alla Disney. La nascita e lo sviluppo del franchise Toy Story
La storia di Toy Story venne ideata da John Lasseter, un animatore presso gli studi della Disney. Nel 1986, Lasseter venne contatattato da Steve Jobs, storico fondatore e CEO di Apple scomparso prematuramente nel 2011. Dopo aver acquistato una divisione artistica della LucasFilm, casa di produzione del regista e produttore George Lucas - il creatore della saga di Star Wars - Jobs ribattezzò la società Pixar Animation Studios, con l’obiettivo di implementare lo sviluppo di software per la computer grafica.
Lasseter, da parte sua, non possedeva grandi conoscenze nel settore informatico, ma aveva un obiettivo ben chiaro: realizzare un lungometraggio animato interamente in CGI. Dopo aver supervisionato numerosi progetti in veste di vicepresidente esecutivo del Creative Department, Lasseter riuscì a convincere Disney a realizzare Toy Story in collaborazione con Pixar.
Il successo della pellicola consacrò ufficialmente la casa di produzione cinematografica che, dopo aver riscosso un successo planetario e vinto tre premi Oscar, iniziò a concentrarsi sulla produzione di altri film d’animazione. Il resto è storia. Negli anni a seguire, Pixar fece uscire nelle sale film cult come A Bug’s Life - Megaminimondo, Monsters & Co., Alla ricerca di Nemo, Gli Incredibili, Cars, Inside out, Up, oltre ai sopracitati sequel della saga di Toy Story.
I numeri del franchise
Attualmente, Toy Story si trova al 23esimo posto - e quarto tra i soli film di animazione - nella classifica dei franchise con più incassi nella storia del cinema. I quattro film sono stati prodotti con un totale di 520 milioni di dollari di budget, incassandone a loro volta oltre 3,5 miliardi di dollari nel mondo.
La cifra totale, tuttavia, sarebbe ancora più alta se si calcolassero i guadagni provenienti dai 5 videogiochi ispirati dalla saga - Toy Story, Toy Story 2: Woody e Buzz alla riscossa!, Toy Story Racer, Toy Story Mania! e Toy Story 3: Il videogioco - e il vasto merchandising disponibile negli store Disney.
Il secondo capitolo della saga, Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa (1999), ha incassato 487 milioni di dollari a livello mondiale, diventando il film d’animazione con il maggior incasso del 1999. A superarlo è arrivato poi il terzo film, Toy Story 3 - La grande fuga (2010), con un incasso globale di oltre 1 miliardo di dollari. La pellicola ha vinto due premi Oscar, Miglior film d’animazione e Migliore canzone, ma venne nominato anche per la categoria di Miglior film, diventando così il terzo film d’animazione nella storia a ricevere tale nomination.
Toy Story 4 (2019), l’ultimo capitolo (per ora) della saga, ha superato ulteriormente il suo predecessore incassando 434 milioni di dollari in Nord America e 639 milioni di dollari nel resto del mondo, per un incasso complessivo di circa 1,7 miliardi di dollari. Anche in questo caso, la pellicola ha vinto l’Oscar per il Miglior film d’animazione.
Di cosa parla Toy Story?
La saga di Toy Story racconta le avventure del cowboy di pezza Woody e di Buzz Lightyear, un astronauta giocattolo convinto di essere un vero eroe spaziale. Nel primo film, Woody deve affrontare la gelosia verso il nuovo arrivato e imparare a collaborare con lui per tornare nelle mani del piccolo proprietario Andy.
Nel secondo capitolo, il rapimento di Woody da parte di un collezionista mette alla prova il suo legame con i compagni e lo costringe a scegliere tra una vita da giocattolo da museo - accanto ai nuovi personaggi Jessie e Bullseye - o il ritorno a casa.
Toy Story 3 segna il passaggio all’adolescenza di Andy. Ormai cresciuto, l’amato proprietario di Woody decide di donare i suoi giocattoli a un asilo apparentemente sicuro che, invece, è controllato con durezza dal perfido orso Lotso. Tra fughe rocambolesche e momenti di grande emozione, i protagonisti riescono a salvarsi e a ricominciare da capo con Bonnie, una bambina pronta ad amarli come Andy aveva fatto in passato.
Infine, in Toy Story 4, Woody si sente messo da parte e accompagna il giovane Forky, un giocattolo “improvvisato”, alla scoperta della propria identità. In questo viaggio ritrova l’amica Bo Peep e sceglie, per la prima volta, di vivere una vita senza padroni.
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