Questi escursionisti hanno trovato un gigantesco tesoro d’oro, valore €300.000

Ilena D’Errico

3 Maggio 2025 - 10:49

Questi escursionisti hanno trovato un gigantesco tesoro d’oro, con un valore di almeno 300.000 euro che cela un pezzo di storia mondiale.

Questi escursionisti hanno trovato un gigantesco tesoro d’oro, valore €300.000

Per gli escursionisti più avventurosi non è così difficile imbattersi in scoperte inaspettate, ma quello che è accaduto in Boemia è davvero eccezionale. Uno dei ritrovamenti più sorprendenti nell’intera storia della Repubblica Ceca, non solo per il valore economico ma soprattutto per quello storico. Il gigantesco tesoro d’oro ritrovato dagli escursionisti, con un valore approssimativo di 300.000 euro, è infatti sicuramente legato ai momenti più bui e significativi per il Paese.

Monete d’oro e gioielli nascosti durante la fuga dall’occupazione nazista o nell’espulsione dei cittadini tedeschi alla caduta del Terzo Reich? Tra le ipotesi al vaglio degli studiosi c’è anche un altro momento saliente del Novecento ceco, vale a dire la riforma monetaria comunista del 1953. Al momento le indagini per determinare con sicurezza la storia di questo tesoro e il suo valore sono ancora in corso, un passaggio fondamentale per ricostruire le vicissitudini degli antenati (e calcolare la ricompensa dei fortunati ritrovatori).

Il gigantesco tesoro d’oro ritrovato dagli escursionisti

Come nelle migliori favole una semplice escursione in Boemia, precisamente sulle pendici del monte Zvičina nei pressi del confine polacco, ha portato all’inaspettato ritrovamento di un tesoro sotterraneo. Nella vita reale, però, non ci sono forzieri decorati né motivi mistici per premiare i ritrovatori. Solo una lattina e una scatola di ferro che hanno nascosto tutta la disperazione e la determinazione di chi, un secolo addietro, ha cercato di salvaguardare sé e la propria famiglia in momenti di terrore.

Gli escursionisti si sono imbattuti in questi oggetti semplicemente percorrendo un sentiero poco frequentato e notando la sporgenza dal suolo, decidendo immediatamente di contattare le autorità. L’intero tesoro è ora nelle mani del dipartimento archeologico del Museo della Boemia orientale (Muzeum východních Čech v Hradci Králové) che infatti pubblica ufficialmente le foto degli oggetti ritrovati.

La prima valutazione è stata compiuta da Miroslav Novak, a capo del dipartimento di archeologia, da cui proviene anche la primissima stima: almeno 300.000 euro secondo il valore attuale dei metalli preziosi. La semplice scatola di ferro nascondeva infatti numerosi oggetti di metallo giallo (un pettine, un portacipria, una catenina, 10 braccialetti), una borsa di filo e 16 scatole di tabacco da fiuto. Il vero bottino era però all’interno della lattina, protetto da un panno nero che ha garantito uno stato di preservazione ottimale: 598 monete d’oro massiccio in varie valute.

Come confermato da Radio Praga International (una delle stazioni radiofoniche più importanti della Repubblica Ceca, molto attenta alle scoperte archeologiche) c’erano monete coniate dal 1808 al 1915. Le diverse valute presenti (con monete francesi, turche, belghe, austro-ungariche, italiane, rumene e russe) avallano l’ipotesi di un tesoro nascosto per la fuga o come deposito di sicurezza.

Molto più di 300.000 euro

Il valore di 300.000 euro del tesoro è soltanto una stima iniziale e approssimativa, che potrebbe lievitare notevolmente a seconda del valore storico della scoperta. Ciò che è certo è che agli escursionisti spetta una ricompensa del 10% ai sensi della legge ceca, quindi almeno 30.000 euro per aver permesso al museo di entrare in possesso dei cimeli per conservarli e mostrarli al pubblico. Non resta quindi che attendere lo svolgimento delle indagini degli storici per scoprire la vera storia di questo tesoro e magari identificare i possibili proprietari originari. Come già anticipato, ci sono tre diversi contesti plausibili per questo genere di attività:

  • la fuga dall’occupazione nazista della Cecoslovacchia durante la quale molti cittadini nascosero tesori simili per proteggere i propri beni e recuperarli nel momento più opportuno;
  • le espulsioni dei cittadini tedeschi avvenute dopo la fine della Seconda guerra mondiale, anche in questo caso con la speranza di recuperare il bottino in un momento più sereno;
  • la riforma monetaria comunista che portò numerosi cechi a sotterrare tesori per la paura della svalutazione dei propri risparmi.

L’ipotesi della fuga sembra la più attendibile considerando l’insieme variegato di monete, adatte per essere spese anche in territori lontani. Secondo il Daily Mail la composizione del tesoro e le modalità sono molto simili a tanti altri episodi che hanno avuto luogo dopo la conferenza di Monaco del 1938, quando la maggioranza di ebrei sul territorio e oltre 200.000 cittadini cechi hanno cominciato a spostarsi cercando la salvezza. Non resta quindi che attendere l’esito delle verifiche storiche e archeologiche per scoprire la vera portata di questo ritrovamento.

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