Queste banche sono nei guai. Dure conseguenze per i clienti

Ilena D’Errico

14 Luglio 2025 - 20:13

Dure conseguenze per i clienti di queste banche, che subiscono perdite importanti a causa del taglio dei tassi di interesse.

Queste banche sono nei guai. Dure conseguenze per i clienti

La Banca centrale svizzera - Swiss National Bank (SNB) - ha portato a 0 i tassi di interesse e non si possono escludere ulteriori tagli. Misure necessarie per contrastare la salita del franco e impedire la deflazione, ma nocive per le banche. Gli istituti di credito dovranno infatti fronteggiare la diminuzione degli introiti legati agli interessi, aumentando presumibilmente i costi a carico dei clienti. Un esito nient’affatto imprevedibile e non del tutto negativo, ma desta ovvia preoccupazione tra i correntisti. Di fatto, subiranno dure conseguenze.

Il taglio degli interessi della SNB colpisce le banche svizzere

La Banca centrale svizzera ha deciso di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, per l’appunto azzerandoli. Alcuni economisti avevano previsto addirittura un taglio doppio, possibilità che la stessa SNB non ha escluso. Portare i tassi al negativo potrebbe rendersi necessario a rimodulare la forza del franco svizzero che ha portato l’inflazione sotto lo zero.

L’intervento della SNB si è rivelato necessario dopo il trambusto scatenato dai dazi degli Stati Uniti, che ha portato gli investitori ad assalire i beni rifugio, facendo così salire notevolmente il franco svizzero. La riduzione dei tassi di interesse serve quindi a contrastare la discesa dell’inflazione, causando alle banche una consistente diminuzione delle entrate. Un tema su cui si stanno concentrando le analisi di molti esperti, tra cui Daniel Geissmann, dirigente senior presso la società di consulenza finanziaria svizzera Zeb.

Secondo Geissman, la perdita delle banche svizzere di quest’anno a seguito dei due tagli degli interessi operati dalla Banca centrale ammonta ad almeno 660 milioni di franchi svizzeri (poco più di 700 milioni di euro). Nel corso del 2024, infatti, pare che le banche abbiano incassato circa 20 miliardi di franchi svizzeri soltanto dagli interessi.

Dato che la Svizzera ha già affrontato criticità legate alla deflazione, l’analista ha condotto le sue indagini guardando anche alla storia economica e finanziaria del Paese. Per esempio, ha fatto notare che tra il 2011 e il 2015, con tassi di interesse vicini allo 0, il margine d’interesse netto delle banche svizzere è sceso dall’1,4% all’1,1%, colpendo gli utili. Soltanto tra il 2011 e il 2014, così, le banche svizzere hanno perso quasi 4 miliardi di franchi svizzeri. Oggi, è probabile che la perdita sia più contenuta perché gli istituti di credito partono da livelli inferiori di margine. L’impatto sarà in ogni caso diverso a seconda della banca, ma si attendono comunque ripercussioni sui costi dei clienti, che assorbiranno parte della perdita tra credito e servizi bancari. Si aggiungono inoltre le conseguenze sul mercato immobiliare, a causa dell’elevatissima domanda, insieme a nuove difficoltà di ottenimento dei prestiti.

Dure conseguenze per i clienti di queste banche

Tutte le banche svizzere saranno colpite dall’azzeramento dei tassi di interesse, ma in diversa misura. Secondo Geissmann, in particolare, le banche di risparmio e di credito avranno le ripercussioni più gravi. Gli istituti dediti principalmente alla raccolta dei depositi e alla concessioni di mutui (come Raiffeisen e Valiant), infatti, generano quasi il 70% delle entrate proprio attraverso i tassi di interesse. Gli istituti di credito diversificati e ancor di più i gestori patrimoniali, invece, sono più tutelari e subiranno una perdita modesta, nella migliore delle ipotesi inferiore al 10% degli introiti annuali. Conseguenze ridotte, quindi, per istituti come Julius Baer, Vontobel, ZKB e UBS. Quest’ultima, però, deve affrontare regole più stringenti dopo l’acquisizione di Credit Suisse nel 2023, che stanno contribuendo a una notevole incertezza.

Per misurare effettivamente il possibile effetto sulla clientela, tuttavia, bisogna capire per quanto tempo resteranno in vigore tassi di interesse irrisori o del tutto nulli come adesso. Chiaramente, più il tempo si allunga più dure le conseguenze si faranno per i clienti delle banche, che dovranno far i conti con criticità maggiori. Non resta quindi che attendere l’affinamento delle previsioni degli analisti, per quanto le decisioni della SNB rimangano indipendenti.

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