Questa zona è ritenuta la più pericolosa del pianeta. Attenzione a dove prenotiamo le vacanze

Andrea Fabbri

4 Agosto 2025 - 11:20

Esiste una enorme regione del pianeta in cui la frequenza di eventi catastrofici è elevatissima. Ecco dove si trova e quali sono i Paesi più a rischio

Questa zona è ritenuta la più pericolosa del pianeta. Attenzione a dove prenotiamo le vacanze

Pochi giorni fa, il 30 luglio del 2025, un tremendo terremoto con magnitudo 8.8 si è verificato nella penisola della Kamchatka, zona della Russia tristemente nota fin dagli anni ‘50 a causa della sua pericolosità sismica.

Non è stato un caso. La Kamchatka si trova nel cuore di quello che viene chiamato Anello di Fuoco. Ovvero la zona a più alto rischio sismico e vulcanico di tutto il pianeta Terra.

Scopriamo di cosa si tratta, perché è una regione geografica unica nel suo genere e perché, purtroppo, ne sentiremo parlare ancora a lungo nei prossimi anni.

Cos’è l’Anello di Fuoco e perché è così pericoloso

L’Anello di Fuoco è una “cintura” di quasi 40mila chilometri che circonda l’Oceano Pacifico toccando le coste americane, quelle dell’Oceania e quelle dell’Asia più orientale.

Una zona in cui “convivono” 8 delle principali placche tettoniche terrestri e in cui sono stati contati più di 450 vulcani (tra attivi e inattivi), tra cui il Monte Fuji in Giappone e il Popocatepetl in Messico.

Un mix unico e, purtroppo, estremamente pericoloso: lungo l’Anello di Fuoco si verificano ogni anno il 90% dei terremoti mondiali e il 75% dell’attività vulcanica globale.

Gli eventi sismici più catastrofici si sono verificati in questa zona

Nel corso degli ultimi 73 anni 4 dei 5 terremoti dalla magnitudo più alta si sono verificati lungo la cintura.

Il primo in ordine di tempo è stato quello della Kamchatka del 1952: magnitudo 9.0 e uno tsunami con onde superiori ai 15 metri che, si stima, abbia causato quasi 10.000 morti.

Il secondo è datato 1960 è si è verificato in Cile, a Valdivia: 9,5 di magnitudo. Il più alto valore mai registrato nella storia da quando esistono le rilevazioni sismiche, quasi raggiunto 4 anni dopo dal terremoto che ha scosso l’Alaska (magnitudo 9.2).

Anche il terremoto che ha sconvolto il Giappone nel 2011 e che ha causato il dramma di Fukushima si è svolto in questa regione. Una catastrofe di 9.1 di magnitudo con conseguente tsunami le cui immagini rientrano tra i drammi più recenti della storia umana.

Quali sono i Paesi all’interno dell’Anello

Come è facile intuire, viste le sue dimensioni, l’Anello di Fuoco tocca moltissimi Paesi; alcuni di essi come il Giappone, l’Indonesia e gli Stati Uniti, tra i più popolosi del mondo.

Oppure tra i più visitati dai turisti come le Filippine, la Nuova Zelanda o la Papua Nuova Guinea.

A tranquillizzare i viaggiatori, per fortuna, ci sono le recenti dichiarazioni dei maggiori scienziati mondiali, interrogati in merito al recente terremoto in Russia.

Intorno all’Anello di Fuoco, per forza di cose, continueranno a registrarsi eventi sismici importanti ma le azioni di monitoraggio costante, i nuovi sensori avanzati e i sistemi di allerta precoce messi in campo nei Paesi più a rischio hanno notevolmente ridotto i pericoli per la popolazione.

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