Le nuove aperture commerciali di Trump, dagli accordi con la Cina alla cooperazione con l’Arabia Saudita, spingono al rialzo questo settore. Sarà l’inizio di un nuovo ciclo epocale?
Sembrava l’inizio della fine. Il Liberation Day, per gli investitori, era stato vissuto come il preludio di un ritorno al protezionismo più duro degli ultimi decenni. L’amministrazione Trump aveva risvegliato gli incubi delle tariffe doganali, minacciando barriere simili a quelle che negli anni ’30 avevano aggravato la Grande Depressione. I mercati avevano reagito nel modo più prevedibile: panic selling, volatilità, fuga dal rischio.
Ma ecco il colpo di scena.
Nel giro di poche settimane, tutto cambia. Dagli accordi di Ginevra con la Cina al forum con l’Arabia Saudita, Trump sorprende tutti abbracciando un inedito tono di cooperazione commerciale. L’espansione prende il posto della chiusura, il dialogo sostituisce la sfida. Quello che sembrava un ritorno alle guerre economiche si trasforma in un’apertura strategica, con un chiaro obiettivo: rafforzare la leadership USA in settori chiave. [...]
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