Ecco qual è l’arma più potente del pianeta oggi (quale lo è stata) e chi ce l’ha.
Con i conflitti che crescono e si espandono, oggi parlare di armi ed eserciti è diventato comune e più che mai allarmante. Non si ragiona più per ipotesi o pura curiosità, ma guardando concretamente alle possibili minacce e agli strumenti di difesa. Nel frattempo, il confronto con il passato pesa e confonde. Molti si chiedono quale sia l’arma più potente al mondo, una domanda a cui è difficile rispondere e che purtroppo non comporta altrettanto semplicemente la previsione dell’andamento dei conflitti. Il confronto sulle armi mette in luce proprio questo meccanismo. Vediamo quindi qual è l’arma più potente del pianeta, in base alle conoscenze attuali.
Le bombe nucleari più potenti del pianeta
Se dovessimo individuare l’arma più potente al mondo a livello generale la scelta ricadrebbe sicuramente sul nucleare e nello specifico sugli ordigni a idrogeno. Queste bombe sono in assoluto le armi più potenti di sempre, indipendentemente dai criteri con cui si vuole quantificare la capacità offensiva. Le bombe a idrogeno (conosciute anche come bombe termonucleari o bombe a fusione) sono ben più temibili della bomba atomica, che non è certo una sciocchezza.
Le bombe a idrogeno sfruttano infatti il processo di fusione nucleare, la quale rilascia un quantitativo di energia molto più vasto della fissione (che invece alimenta le bombe atomiche). I bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki possono essere superati di molto, per intenderci. Gli accordi internazionali di non proliferazione limitano notevolmente l’esistenza delle bombe a idrogeno e nucleari in generale, ma non del tutto e soprattutto non da sempre.
La bomba a idrogeno più potente mai esistita a oggi è la bomba Zar, conosciuta anche come Tsar bomba, dell’Urss. L’ordigno è stato fatto detonare in Russia il 30 ottobre 1961 durante un test, che ha prodotto risultati spaventosi. Con una potenza esplosiva di 50 megatoni (in equivalente in Tnt), la bomba Zar supera di 6.700 volte la bomba atomica di Hiroshima e di 3300 volte la sua energia. La bomba dello Zar, più propriamente bomba a idrogeno RDS-220, avrebbe peraltro avuto una potenza doppia, ben 100 megatoni, che è stata dimezzata per l’esecuzione sicura del test nella baia di Mitjušicha.
Qui, ha generato un fungo largo 40 km e alto 64 km, radendo completamente al suolo un’area di 55 km di diametro (ma con conseguenze collaterali ben più estese) e generando un sisma di magnitudo vicino al 5. Nonostante ciò, il fuoco dell’esplosione non ha raggiunto il suolo grazie alla spinta dell’onda d’urto e il materiale radioattivo è stato contenuto, persino basso rispetto alle proporzioni. L’ordigno, che ha contribuito enormemente alla deterrenza dell’Unione sovietica, non è mai stato riprodotto.
L’altra bomba a idrogeno più potente al mondo faceva capo, invece, agli Stati Uniti. Si tratta della B-41 (conosciuta anche come Mk-41). Con una resa massima di 25 megatoni ha fatto parte dell’arsenale statunitense fino al 1976, quando è stata disattivata. Poi, il primato dell’ordigno più potente è andato alla bomba termonucleare B-53 (o Mk-53) da 9 megatoni. I numeri possono sembrare bassi rispetto agli esempi precedenti, ma si tratta pur sempre di un ordigno che avrebbe avuto la capacità di radere al suolo l’intera città di New York. è stata smantellata soltanto nell’ottobre 2011.
La bomba a idrogeno più potente oggi
Oggi, nell’arsenale statunitense resta la B-83, la cui detonazione rilascia un’energia pari a 1,2 megatoni di equivalente in Tnt. Sempre più di 80 volte superiore a Hiroshima, che rimane un triste metro di paragone.
Le armi più potenti (non nucleari)
Escludendo il nucleare (e quindi anche i missili), la classifica delle armi più potenti al mondo è difficilmente univoca. Bisognerebbe suddividere le armi per tipologia, con migliaia di classifiche specifiche differenti. A livello generale, però, spiccano i lanciagranate e i fucili d’assedio, come l’Rpg-71, gli Schwerer Gustav e Dora e il Railgun. In fase di conflitto sono proprio queste le armi che mietono più morti, paradossalmente. Considerando gli effetti potenziali in guerra, però, la classifica si differenzierebbe ulteriormente. Bisognerebbe includere armi biologiche e cibernetiche, per esempio.
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