Quanto si guadagna con i distributori automatici h24?

Redazione Lavoro

13 Giugno 2025 - 12:54

Qual è il guadagno se si investe in distributori automatici h24? Tutto quello che c’è da sapere.

Quanto si guadagna con i distributori automatici h24?

I distributori automatici h24 sono sempre più diffusi in Italia: ma quanto si guadagna con questa attività?

La risposta non è univoca. Occorre considerare, infatti, diversi fattori considerati decisivi per definire il guadagno di chi vuole provare l’investimento. Per esempio, il luogo dove si posiziona il distributore e i prodotti che si sceglie di vendere sono aspetti da valutare con attenzione per favorire entrate migliori.

Il settore sta un po’ calando dopo il boom degli anni precedenti. Secondo l’associazione di categoria CONFIDA, nel 2024 il comparto ha registrato un calo del 3,74% nei consumi rispetto all’anno precedente. Anche nei primi tre mesi del 2025 la stima è stata di una diminuzione del 5% negli acquisti alle macchine automatiche.

Tuttavia, il settore vale miliardi di euro e in Italia ha un potenziale, visto che da sempre vanta una delle maggiori espansioni rispetto agli altri Paesi europei.

Se l’investimento in un distributore automatico h24 è una possibilità per avere un reddito extra, di seguito una spiegazione su quanto si guadagna.

Distributori automatici h24: qual è l’investimento iniziale?

Prima di parlare di guadagni, è necessario fare il punto sugli investimenti iniziali per rendere operativo un distributore automatico.

Esso può variare da poche migliaia a decine di migliaia di euro, in base alla scala del progetto, al tipo di distributore e alla location.

Per esempio, un distributore singolo in affitto in una buona posizione
richiede un investimento iniziale compreso tra 3.000 e 5.000 euro.

Per un mini punto vendita h24 composto da 3–5 distributori in un locale si devono investire tra 10.000 e 30.000 euro.

Un business strutturato di oltre 10 distributori in varie location può comportare un investimento di 40.000 euro, con un massimo di 100.000 euro.

Quanto si guadagna con i distributori automatici h24?

Il calcolo del guadagno dipende da quanti prodotti si riescono a vendere e dalla percentuale che si ottiene dalla loro vendita, esclusa quindi la spesa per l’acquisto dei prodotti.

In generale, si può affermare che l’incasso mensile lordo (per macchina): varia da 200 a 2.000 euro e il profitto netto mensile (per macchina) è compreso tra 50 e 800 euro.

Il margine di guadagno netto dipende da cosa si vende (snack, bevande, oggetti...) e dai costi fissi.

Facendo un esempio di tutte le spese possibili, si può dire che i guadagni dovrebbero aggirarsi intorno ai 40mila euro annui se si riesce a vendere un equivalente di 100-110 euro di prodotti al giorno.

A questo punto bisogna togliere costo dell’affitto del locale (se non di proprietà), per un valore di circa 500 euro al mese e la percentuale del franchising (se si è stipulato un contratto). In totale si arriva a guadagnare circa 26mila euro, da cui togliere la spesa dell’elettricità e le tasse.

Per esempio, un distributore di Snack/Bibite in una zona con buon traffico può generare incassi mensili di 1.200 euro. I costi (rifornimento, elettricità, affitto spazio, manutenzione) si aggirano sui 700 euro e il profitto netto mensile sui 500 euro.

Secondo alcune statistiche, i principali costi da considerare nel quantificare il guadagno sono:

  • prodotti da vendere: 40–50% dell’incasso;
  • affitto dello spazio: 50–200 € al mese (a seconda della zona);
  • manutenzione e ricarica: tempo, trasporto, eventuale personale;
  • ammortamento della macchina: 1.000–5.000 € per macchina, con vita utile di 5–10 anni;
  • eventuale licenza e permessi

Marchi di distributori automatici più usati in Italia

Per avviare l’attività può essere molto utile considerare i marchi più in voga di distributori automatici h24, spesso rinomati e garanzia di qualità.

Ecco alcuni esempi:

  • Necta (gruppo Evoca): caffè, snack, bevande;
  • Bianchi Vending: distributori multifunzione;
  • FAS International Innovativi e touchscreen;
  • Saeco: caffè e bevande calde;
  • Rhea Vendors con design personalizzato;
  • Dixie Narco, Crane: bevande fredde

Per quanto riguarda i prodotti da vendere, in generale i brand forti aumentano la percezione di qualità e la probabilità di vendita, soprattutto in location con pubblico esigente (uffici, università, cliniche).

Da considerare che in questo settore, i distributori stanno includendo anche categorie non alimentari come preservativi e articoli intimi, sigarette elettroniche e accessori, farmaci da banco (OTC) come Tachipirina, Moment, Imodium (solo in distributori autorizzati e blindati).

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