La professione dell’osteopata in Italia presenta, indubbiamente, interessanti prospettive economiche: ecco la retribuzione media degli osteopati.
Quanto guadagna un osteopata in Italia? Lo stipendio medio si aggira intorno tra i €2.000 e i €2.200 netti al mese, equivalenti a circa €40.000 lordi all’anno (o qualcosa in più). Questa professione presenta, però, un’ampia variabilità retributiva: si parte da un minimo di €1.300 fino a superare i €4.500 netti mensili per i professionisti più affermati.
In media, un osteopata appena laureato può aspettarsi di guadagnare tra i €15.000 e i €20.000 annui, mentre con l’esperienza questo importo sale considerevolmente.
Secondo i dati di Indeed, lo stipendio medio annuale di un osteopata (€18.500) risulta inferiore a quello dei fisioterapisti (€25.400) e simile a quello dei massaggiatori (€17.500).
Inoltre, il guadagno varia significativamente in base al tipo di impiego: un osteopata privato che lavora in proprio ha prospettive economiche diverse rispetto a chi è impiegato in strutture ospedaliere o centri riabilitativi.
In questo articolo, analizzeremo dettagliatamente quanto guadagna un osteopata in Italia, esaminando le differenze salariali basate sull’esperienza, la tipologia di impiego e la collocazione geografica. Faremo anche un confronto con gli stipendi degli osteopati all’estero, dove in Paesi come Regno Unito e Svizzera si raggiungono cifre decisamente più elevate.
Stipendio medio di un osteopata in Italia
Nel panorama attuale del nostro Paese, lo stipendio dell’osteopata presenta variazioni significative in base a diversi fattori. Per quanto riguarda la retribuzione media, possiamo fare una stima sommaria che però rispecchia le aspirazioni salariali della professione.
Quanto guadagna un osteopata in media al mese?
Come accennato, la retribuzione media mensile di un osteopata in Italia si attesta sui 2.100-2.200€ netti. Questo dato è particolarmente rilevante se confrontato con la media nazionale degli stipendi: risulta superiore di circa 600€, equivalente a un +42% rispetto alla retribuzione mensile media italiana.
Per comprendere meglio questi numeri, è utile considerare che un singolo trattamento osteopatico della durata di circa 50 minuti ha un costo base di almeno 40-50€. Questo prezzo può arrivare fino a 100€ in base alla durata della seduta e all’esperienza del professionista. Pertanto, uno studio ben avviato che gestisce circa 50 clienti a settimana potrebbe generare incassi di circa 1.600€ settimanali.
Stipendio lordo e netto annuale
A livello annuale, un osteopata guadagna mediamente tra i 40.000 e i 45.000€ lordi. Tuttavia, esistono dati contrastanti: secondo Indeed, la retribuzione media annuale si aggira intorno ai 18.500€ netti, mentre altre fonti indicano che per un osteopata con esperienza tra i 5 e 10 anni, lo stipendio oscilla tra 20.000€ e 25.000€.
Questa discrepanza si spiega considerando che il guadagno varia notevolmente in base alla mole di pazienti trattati e alla struttura presso cui il professionista opera. Inoltre, non essendoci ancora in Italia norme che regolamentano completamente l’attività, risulta complesso stabilire con precisione un fatturato standard.
Distribuzione salariale: minimo, medio, massimo
La distribuzione degli stipendi degli osteopati presenta una forbice sostanziosa.
- Stipendio minimo: circa 1.250-1.300€ netti mensili (circa 23.000€ lordi annui)
- Stipendio medio: 2.150-2.200€ netti mensili (circa 44.000€ lordi annui)
- Stipendio esperti: 3.800€ netti mensili (circa 84.000€ lordi annui)
- Stipendio massimo: 4.500€ netti mensili (100.000€ lordi annui)
In casi particolarmente favorevoli, un osteopata con uno studio ben avviato potrebbe arrivare a guadagnare fino a 6.000€ mensili o addirittura 6.500€ netti al mese nelle fasce più alte.
Secondo statistiche di settore, i diplomati in osteopatia riescono generalmente a diventare economicamente autonomi entro 3 anni dall’inizio dell’attività, confermando come questa professione possa garantire, nel tempo, guadagni considerevoli (e crescenti).
Guadagni in base all’esperienza professionale
L’esperienza professionale rappresenta uno dei fattori più determinanti per i guadagni di un osteopata. Il percorso economico di questa figura sanitaria evolve significativamente nel corso della carriera, con incrementi sostanziali legati all’ampliamento del portfolio clienti e al perfezionamento delle competenze.
0-3 anni: osteopata senza esperienza
I primi anni di carriera sono caratterizzati da guadagni più contenuti. Un osteopata neolaureato può aspettarsi uno stipendio iniziale che varia dai 20.000€ ai 30.000€ lordi annui. In questa fase, il professionista generalmente lavora come dipendente o collaboratore presso strutture già avviate, percependo circa 1.300€ netti mensili.
Durante questo periodo, è fondamentale costruire una solida base di clienti fidelizzati. Molti osteopati alle prime armi applicano tariffe più basse per attrarre pazienti, partendo da 35-40€ per trattamento rispetto ai 50-60€ richiesti dai colleghi più esperti.
4-9 anni: fase intermedia
Dopo aver superato la fase iniziale, i guadagni aumentano considerevolmente. Nella fase intermedia della carriera, lo stipendio medio si attesta intorno ai 40.000€ lordi annui, equivalenti a circa 2.000€ netti mensili. In questo periodo, molti professionisti avviano uno studio proprio o entrano in partnership con colleghi, incrementando progressivamente il numero di pazienti seguiti.
Gli osteopati con 5-9 anni di esperienza riescono generalmente a trattare da 15 a 25 pazienti a settimana, con tariffe che oscillano tra 50€ e 70€ per seduta.
10-20 anni: osteopata esperto
Con l’ingresso nella fascia degli esperti, l’osteopata può raggiungere guadagni mensili di oltre 3.500€ netti (circa 80.000€ lordi annui). In questa fase, oltre ad avere uno studio consolidato, molti professionisti espandono la propria attività attraverso collaborazioni con centri sportivi, cliniche private o attività di docenza.
Un osteopata esperto con uno studio ben avviato arriva a gestire fino a 50 clienti settimanali, applicando tariffe che possono superare i 70-80€ per trattamento.
Oltre 20 anni: fine carriera
Al culmine della carriera, un osteopata può guadagnare oltre 4.500€ netti mensili, raggiungendo in alcuni casi anche 6.000-6.500€ mensili.
A questo livello, molti osteopati scelgono di specializzarsi in nicchie particolari o patologie specifiche, permettendo loro di applicare tariffe premium che possono arrivare fino a 100-120€ per seduta. Inoltre, i professionisti con maggiore anzianità spesso integrano i guadagni con attività formative, conferenze e pubblicazioni scientifiche.
Confronto tra osteopata dipendente e autonomo
La scelta tra lavoro dipendente e attività autonoma rappresenta un fattore decisivo per determinare il guadagno di un osteopata. Le due modalità differiscono notevolmente non solo per il reddito potenziale, ma anche per costi, responsabilità e stabilità economica.
Quanto guadagna un osteopata in ospedale
Un osteopata che lavora come dipendente in strutture ospedaliere o cliniche private percepisce uno stipendio mediamente più basso rispetto ai liberi professionisti, ma gode di maggiore stabilità. La retribuzione minima si attesta tra i 18.500-25.000€ lordi annui, equivalente a circa 1.250-1.500€ netti mensili. Questo dato risulta inferiore rispetto alla media generale della categoria, probabilmente perché il professionista dipendente non deve sostenere i costi operativi tipici dell’attività autonoma.
Guadagni da studio privato e partita IVA
L’attività autonoma offre potenzialità di guadagno significativamente maggiori. Un osteopata con partita IVA che gestisce uno studio proprio può trattare tra 40 e 50 clienti settimanali, arrivando a guadagnare circa 1.600€ a settimana, potenzialmente superando i 5.000€ lordi mensili. I prezzi medi per trattamento variano considerevolmente.
- Prima visita osteopatica: da 55€ a 70€
- Trattamento singolo: da 35€ a 65€
- Pacchetti multipli: da 90€ per 3 trattamenti a 140€ per 5 trattamenti
Il regime fiscale scelto influenza notevolmente il netto percepito. Con il regime forfettario, applicabile fino a 85.000€ di ricavi annui, l’osteopata paga un’imposta sostitutiva del 15% (ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività) calcolata sul 78% del fatturato.
Costi operativi e margini di profitto
I costi da sostenere per un’attività autonoma includono:
- contributi previdenziali: 26,07% dell’imponibile netto versati alla gestione separata INPS;
- tasse: aliquote IRPEF dal 23% al 43% in regime ordinario, o l’imposta sostitutiva in regime forfettario;
- affitto studio, utenze e attrezzature;
- assicurazione professionale;
- formazione continua e aggiornamento.
Inoltre, l’osteopata autonomo deve considerare costi burocratici per l’apertura dell’attività: presentazione della Denuncia d’Inizio Attività al Comune, relazione tecnica sui locali e apertura della partita IVA con codice ATECO 86.90.29.
Nonostante i maggiori costi, l’attività in proprio risulta generalmente più redditizia, con margini di profitto che possono superare il 60% del fatturato per professionisti affermati, a fronte di investimenti iniziali relativamente contenuti.
Confronto internazionale e con professioni simili
Gli stipendi degli osteopati variano notevolmente tra l’Italia e gli altri Paesi europei, così come esistono differenze significative rispetto ad altre professioni sanitarie affini.
Analizzando il panorama europeo, emergono disparità retributive evidenti.
- Nel Regno Unito, particolarmente a Londra, un osteopata guadagna tra 40.000 e 60.000 sterline annue. Secondo Glassdoor, lo stipendio medio a Londra si attesta sui 32.000 sterline, con punte massime di 45.000 sterline annue.
- La Francia presenta stipendi simili all’Italia, con guadagni che variano dai 30.000 ai 50.000 euro all’anno nelle grandi città come Parigi.
- La Svizzera offre le retribuzioni più elevate: dai 40.000 agli 80.000 franchi svizzeri annui, sebbene occorra considerare il più alto costo della vita.
- In Spagna, escludendo grandi centri come Madrid e Barcellona, un osteopata guadagna tra 20.000 e 40.000 euro annui, cifre inferiori rispetto al mercato italiano.
Questo trend conferma quanto riportato dal Sole 24 Ore: l’Italia «gratifica» meno i propri professionisti rispetto al resto d’Europa. Non sorprende, quindi, che molti osteopati italiani scelgano di lavorare all’estero, in paesi come Regno Unito, Malta, Svizzera, Australia e Nuova Zelanda.
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