Quanto guadagna un insegnante: Italia fanalino di coda in Europa

Redazione Lavoro

18/09/2019

18/09/2019 - 11:13

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Gli stipendi degli insegnanti italiani rimangono i più bassi d’Europa, questo quanto emerge dal rapporto OCSE. Nonostante il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca, lo stipendio degli insegnanti è ancora lontano dagli standard europei.

Quanto guadagna un insegnante: Italia fanalino di coda in Europa

Quanto guadagna un insegnante? Il tema, sempre attuale, è tornato agli onori della cronaca dopo che il nuovo Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha confermato che l’impegno preso dal primo governo Conte verrà mantenuto e gli stipendi degli insegnanti verranno aumentati già a partire dal 2020.

Si perché, e non parliamo di nulla che non sia sotto la luce del sole, gli stipendi degli insegnanti italiani sono tra i più bassi dei Paesi europei e i dati del rapporto OCSE «Education at a Glance» confermano.

Diventare un insegnante non è semplice, anni di studio, formazione, precariato e un lungo percorso verso una cattedra di ruolo che non sempre arriva.

Una lunga trafila che se da una parte dà importanti soddisfazioni a livello professionale, perché si fa il lavoro che si ama, dall’altra vede sminuire la figura degli insegnanti che dopo tanto patire non ricevono la dovuta valorizzazione economica.

Neppure il nuovo CCNL Istruzione e Ricerca entrato in vigore nel 2018 è servito a colmare il gap con l’Europa; come lamentato dagli addetti al settore, infatti, gli aumenti di stipendio riconosciuti sono troppo “poveri” per sperare in un’equiparazione con le retribuzioni degli altri Paesi europei.

A fronte di una diminuzione del potere d’acquisto di oltre 800,00 euro negli ultimi dieci anni, il nuovo CCNL ha portato l’importo netto dell’aumento di stipendio a non supera i 52€ mensili, poco più di 600€ l’anno. Di conseguenza è poco probabile che nei prossimi anni i docenti italiani facciano un balzo in avanti nella classifica degli stipendi europei.

Ma quanto guadagna veramente un insegnante in Italia? E qual è la differenza con lo stipendio dei docenti in europa? Facciamo chiarezza.

Quanto guadagna un insegnante in Italia?

In molti, specialmente coloro che vorrebbero diventare insegnanti, sono curiosi di sapere quanto guadagna un insegnante oggi.

Naturalmente quando analizziamo lo stipendio di un insegnante italiano - che vi anticipiamo essere tra i più bassi in Europa - dobbiamo distinguere tra scuola elementare, media e superiore. Per i docenti universitari, invece, lo stipendio mensile è molto più alto ma non potrebbe essere altrimenti.

Di seguito vedremo nel dettaglio quanto guadagna un insegnante di ruolo, ma ci sarà spazio anche per i supplenti, visto che il numero di insegnanti precari in Italia è ancora molto alto e difficilmente la situazione verrà risolta a breve.

Ma andiamo con ordine e vediamo qual è lo stipendio medio per un insegnante di ruolo delle scuole elementari, medie e superiori.

Quando si parla di stipendio di un insegnante bisogna ricordare che questo dipende anche dagli anni di anzianità del servizio. Quindi, da più anni si ricopre una cattedra di ruolo e più lo stipendio è alto. Inoltre, bisogna distinguere in base alla categoria della scuola in cui si insegna.

Ecco una tabella con tutti gli stipendi tabellari degli insegnanti italiani aggiornati con le novità introdotte dal rinnovo del contratto 2016/2018:

Tipologia Insegnante Anzianità di servizio Importo lordo dal 1° gennaio 2018
Scuola dell’infanzia e primaria 0-8 19.996,27€
9-14 22.198,06€
15-20 24.136,06€
21-27 26.030,66€
28-34 27.888,89€
oltre i 35 29.275,99€
Scuola secondaria di I grado 0-8 21.693,22€
9-14 24.260,75€
15-20 26.511,29€
21-27 26.949,63€
28-34 22.869,87€
oltre i 35 32.444,07€
Scuola secondaria di II grado 0-8 21.693,22€
9-14 24.890,51€
15-20 27.319,69€
21-27 30.414,95€
28-34 32.444,07€
oltre i 35 34.052,17€

Come possiamo vedere dalla tabella, non c’è molta differenza tra lo stipendio di un insegnante delle medie rispetto a quello delle superiori. Le maestre delle scuole elementari, invece, sono la categoria più “svantaggiata”, al pari degli insegnanti della scuola dell’infanzia.

A queste retribuzioni poi bisogna aggiungere i 500€ annui del bonus insegnante, contributo che però può essere speso solamente per determinati acquisti, e gli eventuali compensi del bonus merito, il premio per i docenti che si sono contraddistinti nel corso dell’anno per la qualità del loro lavoro.

Stipendio nell’Università

Nell’Università un ricercatore percepisce uno stipendio di circa 2.000€ lordi al mese, mentre per un professore ordinario si attesta a circa 5.000€ (ma molto dipende dalle ore di lezione e dall’anzianità).

Ecco a proposito la tabelle allegata al nuovo CCNL Istruzione e Ricerca nella quale sono indicate tutte le nuove retribuzioni tabellari a seconda della posizione economica d’appartenenza.

Quanto guadagnano gli insegnanti nel resto d’Europa?

Nonostante gli aumenti però siamo lontani dalle medie retributive degli altri Paesi, dove lo stipendio degli insegnanti è decisamente più alto. Ad esempio, in Lussemburgo lo stipendio minimo di un docente delle scuole elementari è di circa 70mila euro annui, in Germania è di 38.395 euro, mentre nel Belgio è 25mila euro.

In questa speciale classifica l’Italia si trova al 16° posto, bel al di sotto della media, ed è per questo che nei mesi scorsi l’OCSE ha posto l’attenzione sull’importanza di un rinnovo contrattuale per gli insegnanti del nostro Paese.

Infatti, il rapporto annuale dell’OCSE ha rilevato un calo del 7% dello stipendio degli insegnanti, in termine di valori reali, negli ultimi 4 anni. Tuttavia, come dimostrato dalle tabelle precedenti, il rinnovo del contratto non è servito per equiparare lo stipendio dei docenti italiani a quelli degli altri Paesi europei.

Ecco una tabella che mette a confronto gli stipendi degli insegnanti in Italia con quelli dei colleghi europei, dove è possibile notare la netta differenza tra le varie retribuzioni.

Paese Scuola Primaria (inizio e fine carriera) Scuola secondaria di I grado (inizio e fine carriera) Scuola secondaria di II grado (inizio e fine carriera) Anni occorrenti per la retribuzione massima
Italia 19.996/27.292 21.693/32.444 21.693/34.052 35
Germania 38.395/51.168 42.873/56.864 46.374/63.944 35
Francia 20.649/39.385 23.029/41.898 23.219/42.107 28
Spagna 30.061/42.625 33.662/47.190 33.662/47.190 34
Austria 26.426/50.738 29.074/61.181 29.074/61.181 34
Belgio 25.120/43.333 25.120/43.333 31.423/54.974 27
Portogallo 25.758/52.441 25.758/52.441 25.758/52.441 34
Finlandia 25.617/33.317 27.666/35.983 29.338/38.843 16
MEDIA UE 25.249/42.599 26.852/45.280 27.582/46.745 24

Le differenze sono evidenti già a partire dalla scuola primaria che vede l’Italia nelle ultime posizioni con uno stipendio medio di 27mila euro l’anno contro la Germania che arriva a superare i 50mila.

Il quadro non cambia se si guarda alle scuole medie, l’Italia è sempre ultima. Pensate che lo stipendio “finale” di un insegnante delle medie in Italia corrisponde a meno della metà di quanto percepito nei Paese in vetta alla classifica: in cima troviamo l’Austria che supera i 60mila euro l’anno.

Anche per le superiori In Italia, ma anche nel resto d’Europa, non c’è molta differenza con lo stipendio di un insegnante delle medie. Lo stivale rimane nella parte bassa della classifica e la Germania torna in vetta con i suoi 63mila euro annui abbondanti.

Quanto guadagna un supplente?

Se volete diventare insegnanti dovete sapere che prima del raggiungimento del ruolo dovrete sostenere alcuni anni di supplenza. In Italia però lo stipendio di un insegnante supplente è molto basso, anche se non c’è una cifra fissa.

I supplenti più fortunati, cioè quelli che riescono ad ottenere un incarico annuale in una scuola media o superiore, possono guadagnare fino a 1.300€ al mese. Ma non mancano le testimonianze di insegnanti che si devono accontentare di piccoli periodi di supplenza e che al massimo riescono a portare a casa uno stipendio di circa 600 euro al mese.

Senza dimenticare che per gli insegnanti non di ruolo non sono previsti alcuni benefici, come ad esempio il bonus da 500€ spendibile tramite la Carta del Docente o il bonus merito.

Infine, va ricordato che tra le deleghe governative che il Miur approvate nei mesi scorsi c’è quella che introduce delle nuove norme per il reclutamento degli insegnanti. Nel dettaglio, prima di ottenere una cattedra di ruolo bisognerà vincere un concorso (a cui potranno partecipare i neo laureati) e sostenere un tirocinio triennale nelle scuole.

Nel primo anno del FIT (percorso di formazione, introduzione e tirocinio) lo stipendio sarà molto basso - 400 euro al mese - ma negli anni successivi gli aspiranti docenti potranno aumentare la retribuzione grazie alla copertura di cattedre vacanti tramite supplenza.

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