Quanto guadagna un farmacista? Gli stipendi in Italia

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29 Ottobre 2025 - 16:50

I guadagni netti e lordi di un farmacista in Italia: ecco a quanto ammonta lo stipendio tra titolari e dipendenti e come fare a intraprendere la professione

Quanto guadagna un farmacista? Gli stipendi in Italia

Tra le professioni più stabili e rispettate del panorama sanitario italiano, quella del farmacista continua a essere una figura di riferimento per milioni di cittadini. Oggi, con oltre 20.000 farmacie attive in tutta Italia e circa 4 milioni di ingressi giornalieri, la farmacia rimane un presidio fondamentale per la salute pubblica e la consulenza di prossimità.

Secondo i dati più recenti di Federfarma, le farmacie non sono più soltanto punti vendita di medicinali, ma veri e propri centri di servizi sanitari. Eppure, dietro al banco, le differenze di reddito tra titolari e dipendenti rimangono significative.

Ma quanto guadagna davvero un farmacista in Italia? Dipende da molti fattori: ruolo, esperienza, area geografica e tipo di contratto. Scopriamo insieme come si compongono gli stipendi e cosa incide sui guadagni di una delle professioni più longeve e cruciali del nostro sistema sanitario.

Quanto guadagna una farmacia (e come fa a guadagnare)

Avere una farmacia non significa percepire uno stipendio fisso: è un’attività imprenditoriale complessa, con entrate, spese e rischi da gestire.

Nel 2024 il fatturato medio per farmacia in Italia ha superato 1,2 milioni di euro all’anno, secondo il report Federfarma 2024.

I ricavi derivano principalmente dalla vendita di farmaci convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, ma anche da prodotti da banco, parafarmaci, cosmetici, integratori e dispositivi medici. Solo il mercato degli integratori, ad esempio, ha generato nel 2023 un valore di oltre 4,5 miliardi di euro, con quasi l’80% delle vendite realizzate nelle farmacie.

Accanto agli introiti, però, ci sono i costi: stipendi del personale, affitto o mutuo dell’immobile, tasse, aggiornamenti tecnologici e obblighi normativi. A questi si aggiungono le nuove attività legate alla farmacia dei servizi, come la telemedicina o le prenotazioni CUP, che hanno coinvolto il 73,8% delle farmacie italiane nel 2024 secondo Cittadinanzattiva.

In sostanza, una farmacia guadagna quanto riesce a mantenere efficiente la propria gestione. Un punto vendita in centro città può generare utili netti anche significativi, ma in aree rurali o con basso afflusso i margini possono ridursi. È un equilibrio delicato tra imprenditorialità e servizio pubblico, dove la competenza del farmacista resta il motore principale del successo economico.

Quanto guadagna un farmacista titolare?

Essere titolare di farmacia significa essere un imprenditore a tutti gli effetti. I guadagni non derivano da uno stipendio fisso ma dagli utili dell’attività, che variano in base a posizione, fatturato e gestione economica.

Attualmente, i dati ufficiosi stimano che un titolare possa percepire mediamente tra 6.000 e 10.000 euro lordi al mese nelle grandi città, dove l’afflusso di clientela e la vendita di prodotti a margine più alto garantiscono un volume d’affari rilevante.

In zone rurali o a basso traffico, i guadagni possono essere inferiori, spesso compresi tra 3.500 e 5.000 euro mensili. Tuttavia, il titolare deve affrontare costi importanti: stipendi, forniture, tasse, manutenzione e investimenti.

Il vantaggio principale è la possibilità di reinvestire gli utili per ampliare i servizi o migliorare la redditività, scegliendo come e dove far crescere l’attività. Il guadagno del titolare dipende, quindi, dal successo dell’impresa: chi gestisce in modo efficiente può ottenere margini elevati, ma chi subisce la concorrenza o le flessioni del mercato deve accontentarsi di introiti più modesti. In ogni caso, il farmacista titolare è il cuore gestionale e strategico della farmacia.

Quanto guadagna un farmacista dipendente?

Il farmacista dipendente ha una posizione regolata dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL Farmacie Private), che stabilisce retribuzioni e livelli in base all’esperienza e al ruolo.

Ai farmacisti viene applicato il CCNL di riferimento che sono tre: quello per le farmacie private urbane, quello per le farmacie private rurali e quello per le municipalizzate. Discorso a parte meriterebbero invece i farmacisti che lavorano nella Grande Distribuzione Organizzata ai quali viene applicato il Contratto Collettivo del Commercio.

In termini netti, un neolaureato può percepire tra 1.150 e 1.400 euro al mese, che diventano 1.600-1.900 euro dopo 15-20 anni di esperienza.

L’ISTAT segnala che nel primo trimestre 2025 le retribuzioni contrattuali del settore hanno registrato un aumento nullo rispetto all’anno precedente. In sostanza, gli stipendi sono rimasti invariati.

Ecco la tabella aggiornata delle retribuzioni lorde mensili per le farmacie private urbane.

LivelloFarmacie private urbane – Retribuzione lorda mensile
1S (Quadri) 2.345,37 €
1 1.969,97 €
2 1.747,88 €
3 1.659,50 €
4 1.542,75 €
5 1.421,37 €
6 1.327,25 €

Queste cifre si intendono al lordo, e vanno decurtate di imposte e contributi. Tuttavia, il farmacista dipendente può contare su maggiore stabilità rispetto al titolare, oltre a ferie, tredicesima, quattordicesima e tutele previdenziali previste dal contratto nazionale.

Lo stipendio di un farmacista all’estero

Può sembrare strano, ma in Italia c’è mancanza di farmacisti visto il netto calo (-20%) dei laureati negli ultimi anni. Secondo i dati dell’ente nel nostro Paese i farmacisti disoccupati sono l’1,6% del totale degli iscritti.

Secondo gli addetti ai lavori, uno dei motivi di questa calo degli iscritti è da ricercare negli stipendi considerati troppo bassi, soprattutto se rapportato al percorso di studi da dover compiere per poter praticare questa professione.

  • Negli Stati Uniti per esempio lo stipendio di un farmacista può superare i 10.000 dollari al mese. In Germania invece lo stipendio medio mensile è pari a 3.700 euro.
  • Nel Regno Unito invece i farmacisti a tempo pieno hanno percepito in media uno stipendio annuo lordo di 45.031 sterline (52.600 euro), superiore del 36% rispetto al salario medio d’Oltremanica.
  • In Svizzera, che è una realtà geograficamente anche più vicina a noi, un farmacista in media percepisce circa 6.500 euro al mese, in Olanda 3.300 euro e in Francia oltre 5.200 euro.

Come diventare farmacista?

Per diventare farmacista occorre studiare e conseguire una laurea. I percorsi di studio sono due ed entrambi di durata quinquennale: Farmacia o Chimica e tecnologie farmaceutiche.

Durante il percorso di studi l’aspirante farmacista è tenuto a seguire un tirocinio al termine del quale può conseguire l’abilitazione attraverso l’esame di si Stato. L’esame di Stato si compone di tre prove:

  • scritta;
  • orale;
  • pratica.

La prova scritta si svolge su un argomento di carattere professionale in chimica farmaceutica o tecnica farmaceutica e il candidato può scegliere tra tre tracce. Per lo svolgimento si ha tempo fino sei ore.

La prova orale accerta la preparazione in termini professionali dell’aspirante farmacista. Superato l’esame ci si può iscrivere all’Albo: si è finalmente farmacisti e si può così esercitare la professione.

La prova pratica, invece, si basa su:

  • riconoscimento e saggi di purezza di due farmaci;
  • dosare un farmaco noto.
    Per questa prova il tempo è di otto ore e si completa anche con la spedizione di una ricetta.

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